COMUNITA’ FORMATRICE

12 settembre 1919 - (Professe)

 

 

SR. FERDINANDA GATTI

Essendo da noi, possiamo parlarci più chiaramente. Anzitutto vi dirò che dovete essere d'esempio alle novizie e alle postulanti sia nel contegno che nelle parole. Voi lo sapete: i più giovani guardano i difetti e le virtù dei più vecchi, quindi ciascuna esamini se è loro di esempio. E’ bene che vi possano imitare in tutto, perciò se vi è da correggere si corregga. Bisogna che avvicinandovi possano vedere in voi tutte le virtù; certo na statua sa l'è auta [una statua se è alta] ,non si vedono i difetti, ma avvicinata che sia si scoprono subito.

Vi raccomando poi che vi esaminiate riguardo alla carità fraterna. Badare a parlar bene, perché una parola detta con mal garbo ferisce.

 

Poi dobbiamo occuparci di noi: Attente tibi [Bada a te stesso]. Una comunità in cui si cominci a parlare di questo e di quello è una comunità dissipata. Dopo la campagna, benché non siate andate in mezzo al mondo, si rimane un po' dissipati. (Da alcuni giorni siamo tornate dalla campagna). Bisogna raccoglierci: che la comunità appaia e sia veramente Comunità tipo. Mi raccomando massimamente riguardo alla carità. Certa gente sussurrona vedrà in Africa che cosa sarà!... Bisogna sempre interpretare bene, così il Signore ci benedirà.

giuseppeallamano.consolata.org