DOPO IL RITORNO DALLA CAMPAGNA

7 settembre 1919

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Adesso... ogni crava al so paluk [ogni capra al suo palo]! Là, ringraziate il Signore delle grazie che vi ha fatto e credete: non ve le ha mica fatte per la vostra bella cera [faccia] ... ! perché che cosa meritiamo noi? Ve le ha fatte perché siete missionarie e perché possiate poi far molto bene. Se foste suore Cappuccine che devono sempre star lì chiuse... per quelle lì fa lo stesso, ma le Missionarie hanno bisogno di essere robuste, di star bene, ed è per questo che il Signore vi manda la campagna, ma non per voi. Certo il Signore vi fece una bella grazia di cui vi chiederà poi anche conto, sapete. Se adesso, dopo tutto quello, non vi metteste ad attaccar l'asino al carretto... eh!... Quando si dorme è per star poi più svegli dopo, altrimenti siamo al mondo come gente inutile.

 

Il Signore fa questo in quanto che le Missionarie devono fare del bene. Adesso più nessun vizio, più nessun male; tutte prosperose, tutte robuste... più nessuna eccezione. 0 mangiar questa minestra, o saltar questa finestra... e finita. Se pigliassimo di nuovo i bubù [piccoli malanni] e allora che cosa si fa? Niente, tutte robuste, tutti colossi... - Oh! state tutte bene! (guardandoci), quindi il Signore vi aiuterà. L'aiuto materiale bisogna che serva per lo spirito, e quindi incominciate subito con una volontà di ferro, con una voglia non come le altre volte che andava giù, poco per volta scemando..., ma che sia stabile, che sia la volta del « nunc coepi »: adesso ci siamo, incominciamo. Ho visto che il Signore mi vuol proprio bene, mi vuol Missionaria.

 

S. Bernardo aveva ragione d'interrogar se stesso; ogni tanto si diceva: Ad quid venisti? Perché sei entrato in questa Certosa? Sei venuto per farti santo, per far santo te e gli altri, dunque su! - Dice che quando lo prendeva lo scoraggiamento, perché la sua era una vita piuttosto penitente (voi altre potrete aver malinconie ed altre cose), ebbene, in quei momenti chiedeva a se stesso: Ad quid venisti? Perché sei venuto qui dentro?. Certo si rispondeva: Son venuto per farmi santo; ed allora non guardava più a niente altro, non badava più all'amor proprio ecc.

 

E così anche quelle che da anni ed anni son qui, non fanno nessun male ad incominciare di nuovo. Se siete già ad un grado di perfezione (non so se è vero) allora..., ma prima che siate perfette come il Padre Eterno...

Incominciate. Quest'oggi fate ritiro mensile e questo è importante per incominciare bene l'anno. L'anno si incomincia adesso e bisogna proprio dire: Voglio incominciare di bel nuovo, come se entrassi adesso nell'Istituto. Incominciate adesso - anche le più anziane - il Signore vi darà la grazia di «incominciare di proposito". Ciascuna dica a se stessa: Devo farmi santa io. Io devo farmi santa.

 

Qualche volta si può usare la carità, ma la miglior carità è l'esempio. Non: guardare la festuca negli occhi degli altri e non vedere il trave che abbiamo negli occhi nostri. I difetti degli altri, oh, come vengon fuori! Invece: io sola son piena di difetti e gli altri o che non ne hanno o che il Signore permette che ne abbiano perché facciano santi gli altri. Quindi soffrire il carattere degli altri; quella là chiacchiera un po' troppo e mi dà sui nervi...

Un Santo diceva: Perché godi dei comodi della comunità e non vuoi godere di qualche incomodità? In Comunità c'è da mangiare, da dormire; non c'è quel che c'è nelle famiglie, non c'è da pensare a sbarcare il lunario...

Prima cosa è la carità fraterna, vicendevole che ci vuole; l'ho già detto: senza questa non c'è niente. S. Agostino, quel gran dottorone, quel teologo, filosofo, ebbene, quando morì chiamò i suoi figli e raccomandò loro la carità vicendevole e la pietà. Avrebbe potuto raccomandare che studiassero, che diventassero dottori come lui, e no: ha raccomandato la carità e la pietà. Di carità non ce n'è mai abbastanza. Un momento sembra che ci sia tutta e poi per una miseriuccia grossa così... non ce n'è più niente... - S. Giovanni aveva sempre la carità da raccomandare. E

 

Mons. Gastaldi invece di raccomandar lo studio, raccomandava di pregare.

Bisogna pensare al Signore notte e giorno e non aver mai paura di perder tempo a pregare. Un santo di quella natura lì, che raccomandava tutto, va bene, ma in modo particolare quelle due cose lì... In punto di morte pensava molto a queste cose e le stimava più di ogni altra. Fate anche voi così; ma bisogna incominciare proprio quest'oggi, fare proprio con queste intenzioni... in qualunque grado vi troviate. Prima di tutto considerarvi tutte per terra.... siete sempre in basso, perché anche vi credeste di aver mille ali, in un momento potete trovarvi giù...

Dunque siamo intesi: incominciate ciascuna a rinnovare, rivedere, e togliere la polvere ai proponimenti e dite: voglio farmi santa, grande e presto santa. Siamo qui per questo. E se sarete sante verrà poi tutto il resto.

 

SR. EMILIA TEMPO

[Questo sunto inizia come il precedente, poi: ]

S. Bernardo aveva ragione; di quando in quando si chiedeva: « Ad quid venisti? ». Sei venuto per farti santo, te e gli altri, dunque su... Quando lo scoraggiamento o simili lo prendeva, egli si ripeteva: Ad quid venisti? dunque... nunc coepi. Dunque incominciate anche voi, anche quelle che da anni son nell'Istituto; oggi ritiro mensile va bene, e per incominciare bisogna che ciascuna dica a se stessa: Devo farmi santa - io - io - e non altri; non guardiamo gli altri, non andare a guardare la pagliuzza nell'occhio altrui mentre abbiamo la trave nel nostro. Quindi soffrire anche il carattere delle sorelle... una un po' ciarliera ecc.

Un santo diceva: Ma se godi dei comodi della comunità, perché non sopporterai anche gli incomodi?

S. Agostino in punto di morte chiamò i suoi figli e raccomandò loro la carità vicendevole e la pietà. Di carità non ce n'è mai abbastanza. Un momento sembra che ci sia tutta, poi una miseriuccia grossa così... non ce n'è più niente.

 

S. Giovanni aveva sempre la carità da raccomandare; e Mons. Gastaldi invece dello studio raccomandava la pietà. Bisogna pensare al Signore notte e giorno e non aver mai paura di perder tempo a pregare. Un santo di quella natura lì, dottore ecc... non raccomandava altro in punto di morte che queste due cose: carità e pietà.

Incominciare, da qualunque grado siamo; meglio, siamo tutti per terra... Nessuna è alla perfezione dell'Eterno Padre... ma se anche volassimo, incominciamo: si vola meglio ancora...

 

SR. MARIA DEGLI ANGELI VASSALLO

Ora dovete ricominciare con una volontà di ferro, non come le altre volte che si andava poco per volta scendendo.

Ad quid venisti? naturalmente per farvi sante. Incominciate adesso, il Signore ve ne dà la grazia, ma incominciate di proposito, anche le più anziane.

Ognuna badi a se stessa senza guardare tanto le altre. Soffrire i caratteri delle altre - se godi dei comodi della comunità perché non soffrirne anche gli incomodi?

La prima cosa è la carità fraterna e la pietà. Un momento sembra che ci sia tutta la carità e poi viene una miseriuccia grossa così, e non c'è più niente di carità.

Quest'oggi bisogna incominciare, in qualunque grado uno si trovi; prima di tutto consideratevi tutte per terra, perché anche vi crediate di avere mille ali, in un momento potete trovarvi giù.

giuseppeallamano.consolata.org