FESTA DI S. GIUSEPPE

19 marzo 1919

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Dunque oggi è la festa di S. Giuseppe. S. Giuseppe è un Padre della Chiesa, un Padre giusto. L'han detto tutti che era giusto. Ed infatti è il più gran giusto dopo la Madonna e N. Signore. Era giusto in quattro cose: giusto nell'osservanza della legge; giusto nelle parole; giusto nelle opere; giusto nei giudizi. Giusto vuoi dire Santo. Osservava esattamente la legge: i Comandamenti di Dio ecc.; era giusto nelle parole: diceva sempre le cose con precisione (non si sente che abbia parlato S. Giuseppe).

Era giusto nelle opere: infatti tutte le sue opere furono buone; ordinarie sì, ma tutte ben fatte; e poi soprattutto era giusto nei giudizi: guardava di giudicare sempre bene. Quelle due dita di testa le ha date tutte al Signore, e bene. Quindi in compenso di quelle due dita che voi volete vendergli (riferendosi al monologo pronunciato da una sorella) oggi, vi aiuterà ad imitarlo.

 

Questa sarà la memoria che terrete di questo giorno: cioè che sentendo dire e gridare: Justus, justus... (come incominciava la Messa stamattina) pensíate a queste quattro cose. Oh! se fossimo giusti così! Lui aveva tutte le virtù. Questo è il pensiero che vi deve dominare. Domandategli questa giustizia, che vuol dire: santità. - M'è piaciuto questo monologo: si dice la verità in regola...

Pregate sempre S. Gíuseppe che continui le sue benedizioni su di voi.

Ho ricevuto tante lettere: tutti mi hanno scritto. Anche i quattro missionari in viaggio hanno scritto. Han proprio scritto tutti. Anche il Procuratore da Roma, e dice che gli rincresce non essere qui in questo giorno, ma fa volentieri questo sacrificio. Adesso vi darò un'immaginetta e voi mi darete?... (Una lettera, Padre - rispondono tutte ad una voce - e lui sorride, poi continua:) E’ un'immagine che si può tenere nel libro: non ha valore perché

adesso...

 

SR. EMILIA TEMPO

 

S. Giuseppe si chiama uomo giusto. Ed infatti è il più gran giusto dopo N. Signore e la Madonna. Fu giusto in quattro cose: giusto nell'osservanza della legge, giusto nelle parole, giusto nelle opere e giusto nei giudizi. Giusto vuol dir santo.

 

Quelle due dita di testa le ha date tutte al Signore e bene. Quindi in compenso di quelle due dita di testa che voi volete vendergli oggi (allude al monologo) vi aiuterà ad imitarlo.

Questa sarà la memoria che terrete di questo giorno: cioè che sentendo dire e cantare: Justus, justus (come incominciava la Messa stamattina) pensiate a queste quattro cose. Oh, se fossimo giusti così! Lui aveva tutte le virtù. Quest'è il pensiero che vi deve dominare. Domandategli questa giustizia che vuol dire santità.

giuseppeallamano.consolata.org