FINE E PRINCIPIO

1° gennaio 1919

 

XIV. 17

Abbiamo ieri cantato il Te Deum; stasera il Veni Cr.; cioè abbiamo ringraziato il Signore dei benefici che ci elargì durante il 1918; ed ora lo preghiamo di benedirci il 1919.

Quanti benefici nel passato anno! Grazie nell'ordine naturale e nello spirituale. - La conservazione che è una continua creazione. Dio come ci creò una volta, ci crea nuovamente ogni mese, ogni giorno, ogni ora, ogni momento. Se un solo istante non pensasse a noi, ricadremmo nel nulla. Ci conservò in salute... Che se ci provò con qualche dolore, anche ciò nelle viste di Dio non fu un male; ma una grazia di Dio. Nello spirituale poi quanti Sacramenti, 360 Comunioni e i Sacerdoti più ancora per le Messe di Natale, dei Santi; prediche, letture spirituali e meditazioni; ispirazioni divine ecc. Numera stellas si potes. - Quid retribuam... Ma quale fu la nostra corrispondenza? Recogitavi annos meos in amaritudine animae meae. Domandar perdono.

Il Veni Creator è per ben incominciare il nuovo anno. Esso, speriamo sarà l'anno della pace, e del ritorno dei nostri cari a ricomporre la nostra famiglia. Colla grazia di Dio diamoci con animo a volerlo passare bene in tutti i nostri doveri, passarlo come se fosse l'ultimo per ciascuno. E potrebbe anche esserlo specialmente con questa epidemia. S. Bernardo: Si modo moriturus esse, hoc cogitares, hoc diceres, hoc faceres?

Secondo la pratica dell'Istituto vi dò per protettore dell'anno la Beata Margherita Alacoque, della quale speriamo in quest'anno la Canonizzazione. Essa fu una donna virile come S. Teresa, veramente da imitarsi, e con lei in questo anno aumenteremo in noi la divozione al S. Cuore. Praticheremo la virtù della mansuetudine secondo l'avver- timento di N.S.G.C.: Discite a me, quia mitis... Mansuetudine con noi stessi e col prossimo.

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Oggi è il Primo giorno dell'anno. Noi tutti l'abbiamo incominciato da letto, io però ho messo tante intenzioni prima di addormentarmi, caso mai a mezzanotte non mi fossi più svegliato. Perché vedete, bisogna fare tanti proponimenti per poi riuscire in qualche cosa lungo l'anno. Se noi, in principio dell'anno intendessimo fare tanti peccati quante saranno le nostre azioni, i passi che muoveremo ecc., noi li faremmo; se invece io voglio fare tanti atti di amore di Dio quante sono le stelle del cielo, le pietruzze sulla terra, ebbene io li farei. Vedete quanta roba ci resta addosso anche senza averla fatta!

Quest'oggi dobbiamo dire tante volte: Benedicam Domino in omni tempore [benedirò il Signore in ogni tempo]. Quest'oggí è pure il giorno in cui bisogna sistemare la nostra vita per tutto l'anno; bisogna anche pregare per tutti i morti dell'anno passato. Quanti morti!... Quanti dopo aver avuta una sepoltura magnifica, più nessuno li ricordò!

 

Bisogna che diciate al Signore: Voglio passare quest'anno tutto per voi! Lo termineremo noi? Speriamo. Quante grazie ci ha fatte e ci farà il Signore! A tutte queste grazie noi dobbiamo corrispondere. Nunc coepi [ora incomincio]...

 

Quest'anno avrete per protettrice la B. Margherita Maria Alacoque. Non la dovete imitare nelle estasi, ma nell'ubbídienza. Questa Santa delle cose straordinarie non ne faceva, ma era in continua unione con Dio e soprattutto dimostrava grandissima mansuetudine. Stava dinanzi a Gesù Sacramentato ore ed ore e si innamorò delle virtù del Sacro Cuore.

S. Alfonso dice che il Signore vuol essere imitato più nella mansuetudine che nell'umiltà, perché la mansuetudine aiuta l'umiltà. Dunque in quest'anno dovrete praticare questa virtù verso di voi medesime, verso la vostra anima e verso gli altri. Sembra sempre di essere pazienti, ma in realtà non lo siamo. Chi fosse paziente verso tutti, avrebbe una grande virtù. La nostra Beata, malgrado tutte le contrarietà che aveva da parte delle sue consorelle, era sempre mansueta.

 

Pazienti sempre, anche quando si è ammalati. Ci son di quelli che, quando sono in salute, vorrebbero fare ogni sorta di sacrifici, ma quando sono ammalati non son più capaci a niente... Bisogna pensare che si deve morire e ciò generalmente avviene dopo una malattia difficilmente si muore in piena sanità - ed allora, se facciamo / pazienze, malignità e simili, sì che ci prepariamo a ben moríre!...Dunque pazienti anche da ammalate e non fare la piturgnera [piagnucolona]...

Fate così e dite: Ego dixi [io ho detto]: nunc coepi; adesso sì che è a proposito e, quando avrete qualche cosa, mettetevi subito a posto.

 

SR. EMILIA TEMPO

Se in principio d'anno mettessimo l'intenzione che tutti gli atti che faremo durante l'anno siano tanti peccati, questi lo sarebbero, ma se mettiamo invece l'intenzione di fare tanti atti di amor di Dio, questí lo saranno pure. Dunque: propositi e buone intenzioni.

Oggi dobbiamo dire tante volte: Benedicam Domino in omni tempore. Dobbiamo pure sistemare la nostra vita per tutto l'anno; e così pure pregare per quelli che son morti nell'anno passato. Bisogna dire al Signore: Voglio passare quest'anno tutto per Voi! Lo termineremo noi?... Quante grazie ci ha fatte e ci farà il Signore!!... E a tutte dovremo corrispondere; dunque: Nunc coepi!

 

Quest'anno avrete per Protettrice la B. Margherita Alacoque. Non la dovete imitare nelle estasi, ma nell'ubbidienza. Essa era in continua unione con Dio e soprattutto dimostrava grandissima mansuetudine.

S. Alfonso dice che N. Signore vuol essere imitato più nella mansuetudine che nell'umiltà, perché la mansuetudine aiuta l'umiltà. Dunque quest'anno dovrete praticare questa virtù verso voi stesse, le vostre anime e verso gli altri. Chi fosse sempre paziente verso tutti avrebbe una grande virtù. Pazienti sempre, anche quando si è ammalati. Ci son di quelli che quando sono in salute vorrebbero fare ogni sorta di sacrifici, ma quando sono ammalati non son più capaci a niente. Dunque: pazienti anche da ammalate e non fare la píturgnera.

Fate così: Dite: Nunc coepi; e se vi succederà poi qualcosa, mettetevi subito a posto.

 

 

giuseppeallamano.consolata.org