NOVENA DELL'IMMACOLATA

30 novembre 1920

 

XVI. 34

Nel concepimento Immacolato di Maria SS. il Signore Le concesse cinque privilegi (V. Siniscalchi - Il giorno santiflcato p. 235 e Quad. XI p. 16).

Non è raro il caso di sentire dire: Vorrei amare Maria, vorrei aver amore al S. Cuore di Gesù, al SS. Sacramento, alla Passione del Signore ecc. Altri sentono entusiasmo..., io no... Eppure vorrei anch'io... La vera divozione non consiste nel sentimento, ma nella volontà pronta di praticare ciò che appartiene al servizio di Dio, all'onore della SS. Vergine ecc. La tenerezza è un'aggiunta non necessaria, che neppure ebbero sempre tutti i Santi (V. Schouppe Tratt. de Virt. Relig. p. 444, e Tarozzi: La pace interiore p. 209).

Volete avere la divozíone, praticate bene le pratiche, pregate... e l'avete.

XI. 16 [vedere all'8 dicembre 1915]

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Avete incominciato la novena dell'Immacolata? Deve essere una novena di rallegramenti, di congratulazioni alla Madonna e poi bisogna imitare le sue virtù. Sapete il privilegio dell'Immacolata Concezione? Contiene cinque cose:

1° L'esenzione dal peccato originale; 2° l'estinzione del fornite della concupiscenza. E’ confermata in grazia la Madonna, e fin dal suo concepimento ha avuto l'uso di ragione. 3° Abbondanza di grazia tale che in principio sorpassava già tutti i santi. 4° Aveva la piena cognizione, l'uso di ragione. 5° Era confermata in grazia, non poteva peccare. Guardate se non c'è da rallegrarsi. Il Signore ha messo in lei tutto quello che poteva fare. Non era ricca, non aveva molte cose umane, ma di cose spirituali era colma addirittura.

 

1° - Esenzione dal peccato originale. Lei sola ha avuto questo privilegio; lei sola fu libera dal peccato originale prima di nascere. S. Giovanni fu libero da questo peccato, ma quando Maria SS. andò a visitare S. Elisabetta; fu libero per la presenza di N. Signore e della Madonna, ma è stato concepito con questo peccato... Solo la Madonna in vista dei meriti della Passione di N. Signore fu preservata dal peccato originale. Infatti noi diciamo: Sia benedetta la santa Immacolata Concezione della Madre di Dio. Questo è il gran privilegio che fu definito con dogma di fede.

La Madonna era quella che veniva a distruggere la potenza del demonio, che doveva schiacciargli la testa: era possibile che potesse, anche solo per un istante, essere sua schiava? Tota pulchra es, Maria, et macula originalis non est in Te [ sei tutta bella, o Maria, e in Te non c'è la macchia originale ]... Come è bello! Una volta sentii cantare questo versetto; lo cantavano così bene! Elettrizzava a sentire... Aver una Madre così bella, così pura! Dobbiamo avere una santa superbia. Bisogna che la lodiamo, che ci rallegriamo con lei per questo privilegio.

 

2° - Senza fomite della concupiscenza. Noi per mezzo del santo Battesimo siamo mondati dal peccato originale, ma ci resta tanta robaccia e siamo ancora inclinati alle passioni. Il Signore invece ha spento tutto questo nella Madonna; non aveva disordini in se stessa, nessun desiderio che non fosse tutto per il Signore. Non aveva la con- cupiscenza che la spingeva al male. Questo non è male per sé, ma intanto ci spinge.

 

3° - Fu arricchita di grazie, ma talmente che di lei si dice: Fundamenta eius in montibus sanctis [i suoi fondamenti sono sui monti santi ]... La sua santità, la sua virtù in principio della sua vita era già alla sommità. Contate tutte le grazie che hanno avuto i Santi, tutti assieme, non eguagliano ancora quelle che ha avute la Madonna al suo nascere. Possiamo dunque dire che è piena di grazie che non può più contenerne. - Se diciamo tante Ave Maria negli altri tempi, tanto più bisogna dirne in questa novena. Eh! diciamole bene. Questa è la terza cosa.

 

4° - La quarta è che aveva l'uso perfetto della ragione. Noi da bambini cominciamo a balbettare e far qualche piccola cosa, ma va' a stabilire quando viene precisamente l'uso di ragione in noi! Invece la Madonna l'ha avuto perfetto fin dal suo primo istante. Noi ab- biamo perduto due o tre anni od anche cinque o sei. Lei nessuno; abbiamo perduto tempo; abbiamo dato gloria a Dío materialmente. La Madonna no. Questo è un gran dono.

 

- Ma non bastava non aver più possibilità di far peccati; non bastava essere piena di grazia; il Signore l'ha ancora confermata in grazia. Che cosa poteva fare di più per onorare ed arricchire sua Madre? Essendo N. Signore ricco, non poteva darle di più di quello che le ha dato. La Madonna dice: ... fecit mihi magna qui potens est [grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente]... Noi contentiamoci dello stato in cui Dio ci ha posti e preghiamolo a volerci aiutare ad astenerci dal peccato veniale volontario e, quello che non abbiamo in principio della vita, possiamo poi averlo in punto di morte. Domandiamo la grazia, noi che non abbiamo avuto da principio l'uso di ragione, d'averlo almeno d'ora innanzi.

 

Certi son sbadati, non pensano mai a quello che fanno. Stare attenti, usarla bene la ragione adesso che l'abbiamo: ragionare con spirito di fede. E poi, dire alla Madonna che ci confemi un pochino in grazia ... ; se non in grazia almeno un po' più nella stabilità; che possiamo essere più costanti: questo può farcelo. Aver solo un pochino dei privilegi della Madonna.

 

In questi giorni dovete sempre gridare, da una parte: 0 Maria concepita ecc.; dall'altra: 0 Maria piena di grazia... e tante altre belle cose alla Madonna. Mi pare che in Paradiso debbano fare questa confusione ... ; mi pare che da tutte le parti gridino. Voi fatelo da sole questo, fatelo nel vostro cuore; e poi, godere e non lasciarci andar giù.

Un giorno trovai una persona la quale mi disse: « A me fa tanto piacere sentir anime buone parlare della Madonna; nella sua festa sono tutte piene d'entusiasmo. Io non so, non sento questo entusiasmo; vorrei volerle bene, ma non sento lo slancio, l'ardore che hanno certi che godono proprio nelle sue feste ». Ed io, perché essa credeva che fosse un cattivo segno: « No, è uno sbaglio il suo, si può voler bene al Signore, alla Madonna, senza sentire, anzi essere gelati ». Perché, vedete, la devozione sensibile non è necessaria. La vera devozione consiste in che cosa? Nella volontà pronta, nell'essere decisi di darci interamente al servizio di Dio, e nella volontà di voler bene alla Madonna. La volontà ci vuole, non la sensibilità. Non bisogna confondere le cose.

S. Bernardo dice: « La vera devozione non consiste nel sentimento, ma nella volontà ». Se la volontà è pronta e desiderosa di darsi a Dio e di onorare la Madonna, anche se non si sente niente c'è devozione. Non è necessario sentire l'entusiasmo: è necessario solo aver volontà. Quando non sentite fervore nella preghiera pregate lo stesso; pregate un po' più adagio e se il fervore viene, bene, se non viene non fa niente. S. Teresa quanti anni è stata nell'aridità? Non bísogna disanimarci perché non sentiamo gusto nella preghiera, non bisogna lasciarla... se si lascia siam bell'e andati...

 

La preghiera fatta così, direi che ha ancora più merito, perché nel farla si fa penitenza. Non lasciate mai le preghiere quando siete lì così... Neppure quando siete un po' ammalate oppure c'è qualche peccatuccio che pesa!... In questi momenti abbiamo ancora più bisogno di pregare. Alle volte si sta lì a studiare, a ragionare su quel che si è fatto: tutto tempo perduto ... ; domandate perdono al Signore e poi avanti...

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org