FESTA DELLA NATIVITA’ DI MARIA SS.

7 settembre 1920

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

(A proposito del ritorno dalla campagna) Adesso bisogna dire: sto bene, son riposata e devo essere robusta tutto l'anno. Ora chiudiamo l'infermeria e più nessun entra... Voi non dovreste aver bisogno di vacanza, di campagna. Le suore della Visítazione non escono mai; le Cappuccine, le Carmelitane stan sempre là vicino al Po; dove sono sono; a nessuna viene l'idea di far campagna... e voi altre? Ringraziate il Signore. Questo è anche un mezzo per star poi bene spíritualmente. Corpo sano, mente sana. Quando siamo ammalati non siamo più buoni a far niente.

Mettetevi sotto il manto della Madonna, domani è la festa della sua Natività. Nel giorno onomastico del babbo o della mamma, si porta loro il buchet [mazzolino di fiori] e si dice qualche bella cosa; ed il padre, la madre danno in ricambio i bumbun [le caramelle], o qualche cosa che sorpassa sempre il dono ricevuto. Così fate voi: domani offrite tutti i vostri propositi, la vostra volontà, e rinascerete a nuova vita di fervore.

 

Bisogna sempre rinascere a vita nuova, sempre ricominciare. Domani in modo particolare domandate alla Madonna la conferma dei vostri proponimenti ed anche della salute per il maggior bene e per non disturbare. Ah! no, i malati non disturbano mai, anzi danno occa- sione di far dei meríti! Come missionarie non dovete venir ammalate; potete domandarla la salute.

 

Intanto ditele che vi faccia proprio rinascere con Lei. La Madonna dalla sua nascita ha sempre corso. Dovete rinascere ad una vita di fervore e tutti i giorni rinnovare i proponimenti. Eh! Siam sempre lì... Ego dixi: nunc coepi [io dissi: ora incomindo].

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org