LA FEDE

2 maggio 1920

 

XV. 19

Abbiamo detto l'ultima volta che la virtù dell'umiltà è il fondamento delle virtù, della vita cristiana e religiosa. V'è però ancora un altro fondamento, e fondamento primario, la virtù della Fede. L'umiltà è il fondamento negativo; la fede il positivo (Ved. Quad. VIII p. 4, e XIV p. 12).

VIII. 4 e XIV. 12 [vedere al 17 novembre 1918]

 

 

SR. CARMELA FORNERI

Dunque che cosa fate? Guardate il tempo come passa! Questo ritiro mensile è già in preparazione agli Esercizi che farete alla fine del mese. Quindi già disporvi fin da adesso all'esame di coscienza. Pensare al passato; scrivere poco sui fogli, ma molto in testa.

Del resto l'altro giorno vi ho detto che l'umiltà è il fondamento della vita spirituale e anche della vita cristiana. Se non c'è l'umiltà non c'è niente: fabbrichiamo sopra la rena e il castello della nostra santificazione un bel giorno andrà per aria; un bel giorno una bufera di vento lo manda a spasso...

Oltre l'umiltà c'è anche un altro fondamento, e qual è? E’ la fede. Guardate, la nostra santificazione è come una casa! Immaginate la fabbrica del nostro Istituto. Qui c'era un campo (io l'ho visto); prima di fabbricare hanno cominciato a dissotterrare e portar via tutto quello che c'era ed hanno fatto un profondo scavo. Qualcuno avrebbe detto: perché scavare tutto quello? Fabbrichiamo sopra. Bob! e poi la casa andava in aria...

Invece si andò giù parecchi metri sottoterra finché si trovò il terreno solido. Allora si misero giù pietre grosse, calce e tutto il necessario per fare un fondamento solido che reggesse tutto il fabbricato. Vedete, l'umiltà è lo scavo. Dicono gli ascetici che l'umiltà è il fondamento negativo della fabbrica della santificazione; la fede invece è il fondamento positivo. Con l'umiltà si scava la superbia; gettare via tutta quella superbiaccía, tutta quella terra cattiva.

 

Su questo fondamento positivo si fabbricano poi tutte le virtù. S. Agostino lo dice chiaro; dice che la fabbrica spirituale (e tanto più quella che dobbiamo fare noi) si fabbrica con la fede, si erige con la speranza e si perfeziona con la carità. L'uniiltà è necessaria per incominciare qualunque virtù; dopo viene la fede su cui si deve posare tutto l'edificio. Questa fede è necessaria? Oh, altro! L'abbiamo ricevuta nel S. Battesimo e il Signore ce l'ha data senza nessuna nostra cooperazione, senza nessun nostro merito: eravamo bambini, non avevamo mica cognizione. E Lui ce l'ha infusa col Battesimo. Possiamo perderla? Oh, sì! Possiamo aumentarla, farla vivere? Oh, sì! ed è questo che dobbiamo fare. Ce ne sono che han perduto la fede! Non dobbiamo perderla, dobbiamo conservarla, accrescerla: è un dono di Dio; dobbiamo tenerla fresca questa fede. Senza la fede non si può piacere al Signore. Finché siamo stati senza Battesimo, avendo il peccato originale, siamo stati in disgrazia di Dio, anche senza saperlo. In quel tempo, si dice qualche volta, eravamo ebrei, eravamo senza vita.

Tutti i neri d'Africa che cosa sono prima del Battesimo? Se uno non è stato battezzato coll'acqua e collo Spirito Santo non può entrare in Paradiso. Direte: ma allora tutti questi pagani che non hanno ricevuto il Battesimo vanno all'inferno? Qualcuno lo dice, ma non è vero. Non vanno all'inferno, ma neppure in Paradiso. Possono andare all'inferno se fanno dei peccati propri, ma per la sola ragione che sono senza Battesimo non vanno. Dove vadano non si sa, il Signore non ha voluto soddisfare alla nostra curiosità.

Il Signore disse: « Chi non è rinato nell'acqua e nello Spirito Santo non può entrare in Paradiso ». E son parole di fede. Possono fare dei peccati propri. sì; ne facciamo noi che siamo battezzati e quelli lì altro che ne possono fare...

 

Questo vi dico perché prima di tutto stimiate molto la grazia del S. Battesimo e quella di essere nate tra i cristiani, tra buoni parenti che vi hanno 'fatto dare il Battesimo: ringraziate il Signore. Vi ringrazio o Signore ché mi avete fatta cristiana. Ditelo sovente questo, ditelo di cuore. In secondo luogo ringraziatelo ché vi ha dato l'occasione, come missionarie, di fare tanti cristiani. Tanti non sono cristiani: e voi darete la fede a quella gente; vedete che missione è la vostra?! Darete il Battesimo, darete la fede!!!

Conoscendo l'importanza della fede, quando sarete là dovrete scaldarvi per battezzarne più che si può. Lasciar di mangiare, di dormire... per dare il Battesimo ad un vecchio, ad un bambino: come fanno i nostri laggiù. Alle volte li mandano a chiamare ed essi lasciano il boccone... vanno nelle brughiere... presto, presto... si tratta di mandare un'anima in Paradiso... Ma questo (il lavoro di missione) è ancor lontano ed avete ancora tempo a prepararvi. Qui si va a scuola, si studia; s'impara anche medicina, ma tutto questo non è solo per guarire questi corpi miserabili, ma per poter salvare, battezzare tante anime. Se siete capaci a far miracoli... a guarire... tutta la gente corre da voi a farsi vedere e voi li battezzate tutti.

 

Quindi pazienza e sempre pazienza. Se non ne avete qui, c'è da sperare che ne abbiate poi là? Sei muschina [permalosa] tu? (rivolgendosi sorridendo ad una postulante). Certuni per niente fanno il muso; hanno un piccolo male, son subito insopportabili; non è possibile soffrire qualche cosa senza che nessuno lo sappia? Se c'è un po' di mal di capo si dice ai Superiori e poi basta, lo si sopporta per amor di Dio.

 

Ma ritorniamo a noi. Ah! l'importanza di dare la fede a tanta gente! Certe suore ban dato dei mille e mille battesimi. Vedete, eran tante anime che non avrebbero potuto andare in Paradiso ed invece andranno. Che bella cosa! Quelli lì saranno riconoscenti per tutta l'eternità verso quelle suore, quelle missionarie che non han detto: Vado poi domani. Se andavano domani forse non li battezzavano più. Gesù non era mai stanco, nemmeno sulla croce. Quando si ha zelo per le anime, ah! si sopporta tutto. Quando si pensa alla necessità del battesímo si supera tutto. Se doveste anche morire qualche anno prima eh, che cosa sarebbe quello? Ci pare che soffriremmo tanto volentieri il martirio..., ah! farci tagliar la testa!... e poi non ci svincoliamo quando abbiamo sanità. Siamo troppo lì 'n t'la bambasina [nella bambagia]...

 

Quando la minestra è lì che ci aspetta e vien fredda, si lascia venir fredda... e si va, si corre dove il dovere ci chiama. Costi quel che vuole, non ci costerà mai tanto come è costato a N. Signore. Bisogna incominciare. Siccome non avete la fortuna di poter avere il martirio come il B. Chanel, potete aver quello... moiri a cit feu [la morte a fuoco lento]. Il Signore è morto per queste anime e dovessi anche morire io, morirò. Non dire come quei tali: Lasciali stare, son stati tanti secoli senza religione, senza battesimo, e staranno ancora... Il Signore non li manda all'inferno. No che non li manda se per colpa non loro non ricevono il Battesimo, ma può mandarli per i peccati propri; così restano privi per tutta l'eternità del Paradiso. Vi pare una bella cosa? Sono eretici quelli lì!

Il Signore è partito dal Paradiso per venirle a salvare; poteva starsene là, e no: è disceso per darci il Battesimo; con il Battesimo la fede, con la fede il Paradiso. Dobbiamo ringraziare il Signore non solo di essere nate tra cristiani e di aver la fede, ma di poter anche portare la fede a quelli che non l'hanno.

Voi non siete solo destinate per curare i corpi come fanno le altre suore negli ospedali; non solo per educare la mente come fanno nelle scuole, ma siete proprio per illuminare le anime e dar loro il battesimo. Ricordatevi della preziosità di questa grazia. Ho detto che questo dono noi l'abbiamo ricevuto nel Battesimo e che dobbiamo conservarlo ed accrescerlo.

 

S. Paolo diceva a Tímoteo: Tu autem, homo Dei, haec fuge: sectare vero justitiam, pietatem, fidem, caritatem, patientiam, mansuetudinem. Ma tu, uomo di Dio, fuggi da queste cose; ma attienti alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mansuetudine (1 Tim VI, 11).

E noi come dobbiamo fare per conservare ed aumentare la fede? Non è vero che sentiamo qualche volta una fede più viva, specie nella S. Comunione? Ed invece alle volte è solo lì così?

. Per accrescere la fede ci sono due mezzi: l°Domandarla e pregare il Signore; 2° Studiare le verità della fede. Recitate sovente il Credo, recitatelo con gusto, anche quello di S. Atanasio, se volete: il Credo contiene le verità principali della fede. Le parole del Credo sono tante pietre preziose. Dite al Signore: Un po' di fede ad un poverello che ne ha bisogno!

 

Le verità della fede bisogna studiarle con umiltà, con semplicità e sotto la guida della Chiesa cattolica. A chi non studia con umiltà il Signore non dà la grazia di capirle. Quand'é Sacra Scrittura credete alla buona, non andate a cercare tante cose; è il díavolo che fa quello. Tutti gli eretici sono sempre stati suscitati dalla superbia: vogliono saperne più della Chiesa... L'Imítazione dice: Quid prodest tibí alta de Trinítate disputare, si careas humilitate, unde displiceas Trinitati? [che ti giova disputare profondamente sulla Trinità, se ti manca la umiltà in modo che tu non piaccia alla Trinità?] (Imit. 1, 1, 7).

S. Agostino diceva: Sorgono i non dotti e rapiscono il regno dei cieli e a noi con tutta la nostra dottrina non resta che la terra.

Andiamo avanti alla buona; crediamo quello che hanno creduto gli altri; sempre quella mania di vedere... Non sappiamo come cresce l'erba e crediamo bene! Quelli che non hanno mai visto Roma, non credono che c'è? Voi credetelo: l'ho vista io. Bisogna essere semplici; non bramare d'intendere per credere, ma credere per intendere. Non dire: Se il Signore si facesse vedere una volta, sì che crederei... Non è mica vero che si crederebbe. Il Signore ha fatto tanti miracoli quando era su questa terra, e gli scribi ed i farisei non han creduto, eppure li hanno visti.

 

Dunque, bisogna essere semplici; un po' folli, insomma. Non folli, là, ma non sempre voler sapere più degli altri. Quelli là che vogliono vedere più profondodeglialtri!... Una volta si parlava di un Bambino Gesù che si trovava al Cottolengo, il quale metteva fuori sangue. M'invitarono ad andarlo a vedere. Io risposi: 0 non è vero, e se è così non ho bisogno di vederlo; o è vero ed allora guardo il Crocifisso e mi basta. Si seppe poi che era una storia. Tanti dicono che sono cattolici e poi borbottano contro il Papa. Questo è un male, il Signore non li benedice.

Senza fede non è possibile piacere al Signore, e se non si piace al Signore che cosa facciamo?

 

SR. EMILIA TEMPO

[ Questo sunto è uguale al precedente ad eccezione di un breve tratto]

Quando si ha zelo per le anime, se si pensa che quell'anima non ha la fede, e colla fede la sua salvezza... ah!... non si sta lì nella bambagina... ah, via quella bambagina... I nostri laggiù, son magari lì che mangiano, e vengono a chiamarli... ma lasciano il boccone... Se si pensa: N. Signore è morto per quell'anima... dovessi morire anch'io ... Sì, morire anche qualche anno prima... Non per un po' di sonno ... Su, si dorme poi un'altra volta; anche il mangiare si lascia, si mangia poi domani... Si tratta di mandar un'anima in Paradiso. Se non tutte avrete la grazia di ricevere il martirio... ma questo martirio quando sarete in Africa...

Ma tutto questo è ancor lontano; avete ancora tempo a prepararvi.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org