S. GIUSEPPE

19 marzo 1920

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

S. Giuseppe! Questo santo è protettore di tutti. S. Bernardo dice che ricorrere subito alla SS. Trinità è una faccenda seria. La Maestà divina ci confonde e non ci sentiamo il coraggio di andare subito alle divine Persone a chiedere le grazie. Il Signore che sapeva la nostra debolezza ci mandò il suo Figliuolo, il quale sebbene sia Dio è anche uomo, e con un uomo si ha più fiducia. Ma tuttavia non bastava: N.S.G.C. è ancora Dio; allora ci mandò la Madonna, la quale naturalmente è una creatura come noi e non più Dio. Perciò noi andiamo alla Madonna con tanto trasporto e possiamo dirle tutto: Essa ci aiuta, ci consola. La Madonna è una creatura angelica, immacolata; ma noi che siamo così miserabili, che tutti i momenti ne facciamo una... (sorride) abbiamo ancora paura, perciò il Signore ci diede ancora S. Giuseppe il quale è un santo uomo ma non ancora come la Madonna; non si dice che sia stato concepito senza peccato. La divina Provvidenza ha disposto di farci passare su tanti gradini per giungere poi fino al Padre Eterno.

 

E’ vero che ci son stati dei santi che sono andati subito alla SS. Trinità, come per esempio S. Francesco Zaverio, il quale diceva sempre: 0 Beata Trinità! Sapeva il suo affare; ricorreva subito alla SS. Trinità. Al divin Figliuolo ricorriamo tutti: egli ci fa vedere tutte le sue piaghe, tutti i dolori che ha sofferto per noi, ci fa vedere il suo Cuore... E la Madonna è la Madre delle Misericordie. Tuttavia per noi ci vuole ancora S. Giuseppe. Egli è il Padre di tutte le grazie; non è fatto solo per ottenerne una, due o tre, ma le ottiene tutte, e quelle spirituali e quelle corporali. Bisogna che ricorriamo a lui un po' più sovente. La Madonna comparendo a qualche anima santa ha detto: Ricorrete troppo poco al mio santo Sposo; passate da lui, egli è il depositario di tutto.

 

S. Giuseppe anche in Paradiso ha un certo ascendente sul suo Figlio Gesù. Gli comandava quando era su questa terra e Gesù non ha dimenticato subito il dovere di obbedirlo. Andiamo da N. Signore sì, ed anche dalla Madonna, ma andiamo pure da S. Giuseppe che ha tanta voglia di farci delle grazie. S. Teresa sfida chiunque sia andato da S. Giuseppe e non sia stato esaudito, massime nel giorno della sua festa. Le grazie che non avete ricevuto negli altri giorni, nel dì della sua festa ve le darà. Essere fedeli come lui, giusti come lui. Prima di voi vi erano tante suore; voi non avete nessun motivo di essere. E perché il Signore ha voluto che foste anche voi? Perché foste molto sante, ma non basta « molto sante »; voi, senza dubbio dovete aspirare ad essere qualche cosa di più delle altre suore: questa non è superbia.

 

In questo mondo bisogna fare tutto quello che si può fare. E per darvi una spiegazione della vostra istituzione, della vostra esistenza: siete state fondate perché siate più sante di tutte le altre suore. Sante nella vita attiva, come ha detto la vostra sorella (allude alla let- tera lettagli da una sorella in questa occasione). Noi non dobbiamo fare grandi cose; S. Giuseppe non lasciava mica di lavorare per andare a pregare; eh! doveva procurare da mangiare a Gesù ed a Maria...

 

Santificare tutto, far sempre tutto alla presenza di Dio. Non era mica sempre lì inginocchiato S. Giuseppe, andava alla buona ... ; ma si è fatto santo, santo. S. Francesco di Sales dice che S. Giuseppe è in Paradiso in corpo e anima. Non c'è alcuna reliquia di S. Giuseppe, c'è solo quella del pallio, ma del corpo no. La Madonna è in Paradiso in corpo e anima, così anche S. Giuseppe. Quando il Signore è risuscitato, ha risuscitato anche S. Giuseppe e l'ha condotto in Paradiso. Non bisogna mai credere che S. Giuseppe si lodi troppo; bisogna dire tutto ciò che è bene dire. S. Alfonso dice che qualcuno ha paura di esagerare parlando delle prerogative della Madonna; no no, non la loderemo mai abbastanza. Così pure S. Giuseppe non si loderà mai troppo. Nei vostri lavori, massime voi che fate vita attiva, bisogna tener presente S. Giuseppe. In Africa la prima stazione è dedicata a lui.

 

Fate il proponimento di ottenere tante grazie e quelle più grosse che da tanto tempo aspettate; ché ve le darà anche. Andate con fiducia ed otterrete tutto. Narra un autore che c'era un giovanetto il quale viveva in mezzo ai rumori del mondo ed un giorno s'incontrò con un padre Gesuita, il quale notata la sua bell'aria l'interrogò e rimase stupito di trovarlo così pieno di spirito. « Dove hai potuto sapere queste cose? » gli disse. « Io sono molto devoto di S. Giuseppe » rispose il giovanetto.

 

Continuate a raccomandarvi a S. Giuseppe. Non basta pregarlo, bisogna imitarlo. Tutte possono imitarlo: quelle della cucina, dell'orto, del laboratorio, della calzoleria, della stireria ecc... Come farebbe questa cosa S. Giuseppe se fosse al mio posto? La farebbe bene, con perfezione. S. Giuseppe non andava mica in estasi; non si legge che sia andato in estasi, che abbia fatto dei miracoli in vita; a me piacciono questi santi qui. Raccomandatevi a lui per le. grazie spirituali ed anche corporali. Oggi ci benedirà.

Pensate che siete obbligate a farvi più sante di tutte le suore che sono nel mondo.

Ora mi darete la solita lettera; e l'immaginetta che vi darò io vi ricordi la festa del 1920. Mi dicevano i sacerdoti del Convitto: « Quest'anno facciamo la sua settantesima festa di S. Giuseppe ». Eh! certo... son nato in gennaio; questa è proprio la settantesima che faccio; nei primi anni non avevo ancora cognizione, ma intanto le ho fatte ugualmente.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org