COMMENTO ALLE COSTITUZIONI - IL FINE DELL'ISTITUTO

18 gennaio 1920

XV. 17

Parte I (Vedi Quad. IX p. 10 e Cod.J.C.).

 

Parte I c. 1=Fini dell’Istituto (V.Quad.IX pp. 12-15)

 

IX. 10-13 [vedere al 16 novembre 1913]

IX. 14-15 [vedere al 7 dicembre 1913]

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Come passano i giorni!... e guai a non seminarli di opere buone!... Mia intenzione è di dire qualche cosa sulle Costituzioni; avete da osservarle, quindi dovete capirle. Le nostre Costituzioni sono di una Congregazione religiosa che ha i voti semplici e non solenni. La nostra si chiama «Congregazione» o «Istituto`, che vuol dire lo stesso, e non si chiama «Ordine".

Congregazioni sono quelle che hanno i voti semplici e gli Ordini quelli che hanno i voti solenni. Che diversità passa dunque tra questi voti? La sostanza è la medesima: (voti di castità, povertà ed obbedienza); negli Ordini c'è maggior solennità nel fare questi voti (qui il nostro Ven.mo Padre ci spiega la diversità di violazione del voto semplice e del voto solenne).

Vi sono poi anche diversità tra le Congregazioni, cioè: Congregazioni di diritto pontificio e Congregazioni di diritto diocesano. I Missionari sono di diritto pontificio, e voi siete ancora solo di diritto diocesano. Ma questo col tempo verrà anche per voi; anch'essi prima dipendevano solo dalla Diocesi; ora invece dipendono dal Papa.

C'è ancora un'altra diversità: « Congregazione clericale» e « Congregazione laicale". Sono clericali quelle in cui buona parte dei membri hanno il sacerdozio; sono religiose laicali quelle che non l'hanno, come i Maristi, i Fratelli delle Scuole Cristiane ecc. Le Costituzioni sono per le case dove vi sono superiori e superiore; le Regole sono per gli Ordini dove vi sono gli Abati, i Provinciali, i Guardiani e che so io!... Vedete, hanno altri termini!

 

Il nostro Istituto è composto di religiose che si chiamano « suore"; che hanno Costituzioni e non Regole; che hanno le loro case con superiori e superiore. E tutto questo è per tutte le Congregazioni che, direi, sono più moderne. Il nostro Istituto si chiama: « Istituto Missionarie della Consolata ». Questo è il nostro titolo. Uno che voglia prendere il titolo di un altro Istituto non può. Il genere del nostro Istituto è: "Istituto della Consolata"; cioè noi siamo della Consolata, e tra quelli che sono della Consolata siamo i Missionari. Il titolo di «Missionari» è quello che determina il nostro Istituto.

 

I titoli di Ordini o Congregazioni si prendono o dagli attributi di Dio come: Suore della Provvidenza ecc.; o dai misteri di N. Signore, come i Redentoristi, i Religiosi del Prezioso Sangue; o dalla Madonna, come: la Visitazione, Suore di Maria Ausiliatrice ecc.; o dai santi, come: le Giuseppine ecc.; oppure da qualche fine speciale che ha l'Istituto. Noi abbiamo il titolo della «Consolata» e lo scopo delle «Missioni", quindi si può dire che abbiamo due titoli: Consolata e Missionari, che è il fine per cui ci siamo.

Le Costituzioni sono l'essenza della vostra osservanza. Nel formarle ci devono essere certe norme; devono contenere certe cose e non certe altre; non devono avere alcuna prefazione, chiacchierate e tutte queste robe; niente, niente, niente. Devono essere semplici; devono contenere solo le leggi costitutive dell'Istituto. Se sono approvate dal Vescovo non si può togliere nulla senza il permesso del Vescovo; se sono approvate dal Papa, non si può toccar nulla senza il permesso del Papa.

 

Le Costituzioni una volta fatte non si cambiano più se non d'accordo con chi le ha approvate. Le Costituzioni per voi sono tutto; sono le norme che vi devono dirigere. Per voi sono come il Vangelo: sono la legge e i profeti.

Mons. Gastaldi diceva: Le Costituzioni sono quelle su cui dovrete essere giudicati.

Il Direttorio o Regolamento non è che una spiegazione delle Costituzioni, e può avere delle modificazioni fatte da noi. Vedete che piccolo volume è questo? (sfoglia le Costituzioni) non c'è niente... eh, ben, osservatele bene e poi ci sarà tutto.

 

S. Agostino e S. Benedetto han fatto delle Regole per i loro Ordini che sono appena di tre o quattro pagine, eppure quelle regole quanti santi han fatto!... Poche parole, poche cose, ma!...

Queste Costituzioni non sono venute dal cielo e neppure me le ha portate un Angelo. Non bisogna pretendere dei miracoli. Vengono da Dio e prendetele come se venissero direttamente dal Cielo. Una suora professa deve prenderle come cosa sacra. Siete ancor giovani (di fondazione) e siete fortunate, perché non ci sono ancora i mulanciù [persone fiacche] e neanche la brutta abitudine di prendere le cose un po' più o un po' meno...

 

Adesso veniamo al primo punto. (Legge l'articolo delle Costituzioni). 1° Fine dell'Istituto: dovete sapere che non siete solo obbligate ad osservare i tre voti, ma anche le Costituzioni. 2° Evangelizzazione degli infedeli. Vedete, il primo fine alle volte si scambia col secondo. Si domanda qualche volta a queste brave figlie perché vengono in questo Istituto, ed esse rispondono: Per farci missionarie. Tutto bene, ma prima bisogna farci santi; non possiamo salvar anime senza prima farci santi. Oh, poveri noi, salvare gli altri e noi star fuori del Paradiso!

Dunque il nostro primo fine è di farci santi e questo per mezzo dell'osservanza dei voti e Costituzioni. I voti, quelle che non li hanno ancora li osservino come se li avessero. Quel giorno che si fanno i voti non vien mica la grazia tutta in una volta... Bisogna prepararci, provare...

Siete qui per farvi sante e poi missionarie. Tenete bene in mente: per salvare gli altri prima dovete farvi sante voi.

Dovrò rendere conto di me prima di tutto e poi delle anime che il Signore mi ha affidate, ma se non sono santa... questo è il punto!... Chi non ha lavorato qui per acquistare la santità, c'è da sperare che lavori là? (in Africa). Con un po' di energia potremmo più frequentemente metterci a posto.

Ringraziate il Signore che ha avuto la bontà di suscitare questa Congregazione. Ciascuna di voi dovrebbe essere una colonna dell'Istituto. Che quelle che verranno possano vedere in voi un modello ed edificarsi; in modo che se si perdessero le Costituzioni ognuna di voi sia una costituzione permanente. Ciascuna di voi deve dire: Voglio fare che in me vi sia la pratica precisa, minuta, assoluta delle Costituzioni.

 

SR. EMILIA TEMPO

[La prima parte di questo sunto è uguale al precedente] -Le vostre Costituzioni non sono venute dal Cielo e neppure me le ha portate un Angelo. Non bisogna pretendere dei miracoli; ma una volta presentate sono come se venissero dal Cielo. Se il Signore mi avesse domandato: Le vuoi direttamente dal Cielo? avrei risposto: No no, le faccio anch'ío; illuminatemi solo! Sicuro! voi siete gente di questo mondo; avete bisogno di roba di questo mondo.

 

Una suora professa deve prenderle come cosa sacra. Siete ancor giovani (di fondazione), fortunate voi!... Non ci sono ancora quei mulanciun e neanche la brutta abitudine di prendere le cose un po' più un po' meno... siete ancor verdi.

 

Ora veniamo al primo punto.

1° - Fine dell'Istituto: santificazione propria; poi santificare gli altri. Voi siete obbligate ad osservare non solo i tre voti, ma anche le Costituzioni. Dovete prima farvi sante, poi quando sarete sante, vi farete missionarie; ma nello stesso tempo farete l'uno e l'altro. Questo è il punto. Molte volte dimentichiamo questo e quello, o si scambia il secondo col primo. Certe volte si domanda a queste brave figlie perché vengano all'Istituto e rispondono: Per farmi missionaria. Tutto bene; ma prima dobbiamo farci sante. Non possiamo salvar anime senza prima farci sante. Oh, poveri noi, salvare gli altri e noi star fuori del Paradiso!

Siete qui per farvi sante e poi missionarie. Tenete bene in mente: per salvare gli altri, dovete prima farvi sante voi.

Dovrò rendere conto di me prima di tutto, poi delle anime che il Signore mi ha affidate; ma se non sono santa... questo è il punto!... Chi non ha lavorato qui per acquistare la santità, c'è da sperare che lavori poi là?... Con un po' d'energia, potremmo più frequentemente metterci a posto.

Ringraziamo il Signore che ha avuto la bontà di suscitare questa Congregazione. Ciascuna di voi deve essere una colonna dell'Istituto: quelle che verranno si baseranno poi su di voi di modo che se per caso si perdessero le Costituzioni, non avrebbero che da guardare che cosa fa ciascuna di voi. Ognuna dev'essere una Costituzione perma- nente: una pratica precisa, costante, minuta, delle Costituzioni.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org