B. GABRIELE DELL'ADDOLORATA

1l gennaio 1920

V. 14-15

Per due ragioni vi propongo a Protettore di quest'anno il B. Gabriele dell'Addolorata: 1) Perché compiuti i Processi presto, e probabilmente nel prossimo maggio verrà canonizzato. In questa occasione solenne siamo invitati dal Papa a venerarlo; ed Egli ci farà certamente grazie secondo i nostri bisogni.

2) Perché potrebbe dirsi un missionario. Tutti i Santi sono naturalmente missionari, perché hanno in vita zelato la gloria di Dio e la salute delle anime: Sanctificetur N.; - Adveniat R. t. Questo Beato in particolare, dice il P. Germano scrittore della vita: « Giubilava come di opera propria, quando risapeva che gli infedeli abbracciavano il Cristianesimo; pregava pei missionari, e specialmente per quelli che andavano a predicare il Vangelo ad infideles » (Vita cap. 12).

Il Beato Gabriele nato nel 1838 in Assisi, entrò nella Congregazione dei Passionisti nel 1856, e vi morì nel 27 Febbraio 1862 in età di soli 24 anni dopo sei anni di vita religiosa, e solo Chierico con Tonsura e Minori. Come S. Luígi consummatus in brevi explevít tempora multa. In vita non fece miracoli, anzi nel secolo ebbe un po' di mondano, e resistette alle voci di Dio, che lo voleva santo. Dopo morte operò ed opera tuttora tanti miracoli; per cui venne beatificato nel 1908, e verrà ora canonizzato. Quale fu il secreto di una santità così in fretta e sì perfetta? Il P. Norberto, che lo diresse per cinque anni sino alla morte, attesta: « In soli sei anni giunse a tanta virtù... (V. Vita cit. cap. 12)... al meglio ».

 

E noi entrando nell'Istituto abbiamo fatto un proponimento fermo ... ; lo abbiamo di mano in mano riconfermato? Oppure ci siamo contentati di semplici desideri, che caddero nelle piccole difficoltà e prove incontrate nella vita religiosa? Il Signore vuol anime forti e generose...

Imitiamo il Beato; e sempre rinnoviamo il proposito assoluto di farci santi. Almeno incominciamo oggi: Ecce dixi nunc coepi; - Ecce nova facio omnia. Venendo alla pratica imitiamo il Santo in questa virtù: Fare tutte le azioni ordinarie bene e con purità d'intenzione. Ci aiuti il Beato.

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

( Dapprima il nostro Ven. Padre fa leggere una lettera di ringraziamento del S. Padre per gli auguri fattigli in occasione del S. Natale, poi parla riguardo al nuovo Protettore dell'anno). L'anno scorso avevamo per Protettrice la B. Margherita Maria Alacoque, quest'anno abbiamo il B. Gabriele dell'Addolorata che devono far santo in maggio.

 

Quando ad un re fanno il cinquantenario o il venticinquesimo anniversario egli concede tante grazie; così il B. Gabriele manderà giù tante grazie quest'anno che lo canonizzeranno. Questo santo era un vero missionario. Dice la vita: « Giubilava come di opera propria quando risapesse di conversioni di anime, o che gli infedeli abbracciassero il cristianesimo, o che gli eretici tornassero al seno della Chiesa cattolica. Pregava per essi, per i missionari, e specialmente per quelli che andavano a predicare il Vangelo ad infideles [agli infedeli] » (Capo XII della Vita).

 

Anche voi se moriste prima di 24 anni, senza andare in missione, sareste missionarie. Tutti quelli che vogliono farsi santi sono missionari nell'anima. (Dopo qualche accenno alla vita del Beato) Dunque, state attente alla vita che ha fatto. In sei anni s'è fatto un santone. Era tanta la fame e la sete della virtù che non lasciava sfuggire occasione per praticarla. Non sapeva vivere che di virtù e di virtù spontanea. franca, vivace. E’ stato tenace subito entrando; subito con proposito e proposito fermo. Invece quante volte incominciamo con un po' di desiderio e non con quel proposito che porta via il pezzo... costi quel che vuole... vada la vita.

Buona volontà, propositi fermi e il Signore dà una grazia straordinaria. Noi facciamo dei propositi molli, appena viene una prova, un maluccio, ecco, il proposito si muove. Un proposito secco, fermo, incrollabile e poi tenerlo sempre; ma non solo un po' di desiderio, un po' di volontà.

Il B. Gabriele era pulitino; gli piaceva andar ben vestito, eppure andò dai Passionisti... con quell'abito e quei sandali... vedete, s'è attaccato ad un abito peloso. E noi stiamo attente a tante cose ... ; se una camicia è più bella o no...

 

Proposito dell'anno: fare le azioni ordinarie bene e con purità d'intenzione. Ci vuol così poco a farci santi e in quel poco siamo incostanti. Arrivati a mezzogiorno non ricordiamo più il proposito del mattino. Il Signore ci dice: « Sto in mezzo a voi, e non sapete chi io sia ».

S. Alfonso dice che se un re va a trovare un pastorello, e il pastorello non si degna d'andarlo a vedere è un ingrato. Così Gesù è in casa per voi: dovreste essere tutte sacramentine col cuore.

Un prete è andato a farsi Passionista. Questo poveretto lo mandarono a far lettura in tempo di tavola. Sbagliò, e il maestro dei novizi giù a lavar la zucca in regola. Direte: era solo una prova. Quel povero sacerdote non resistette. Mi diceva: « Bisogna andar là, star umiliato, sempre prostrati. Quando avevamo fatto qualche minima cosa, ci passavan tutti addosso. Mi han spogliato di tutto, fin di quelle memoriette... Alle undici di sera in chiesa e in piedi, mai seduti, e se si dormiva penitenze per quello e per questo ». Quel poveretto non poté più resistere. Però ritornò; uscì di nuovo. Ha potuto resistere quel povero ragazzo d'un B. Gabriele che era un tisicotto... Quel sacerdote ora vorrebbe andare nuovamente. lo gli feci notare che deve rompere già ben bene l'amor proprio fin di qui, se vuol poi resistere là.

 

La via del Paradiso è ardua e piena di spine. La porta è stretta. Carrozze in Africa non ce ne sono. Ah! mie care, se volete resistere poi in Africa, bisogna fare qui, vincere noi medesimi. Il nostro B. Gabriele non trovava nessuna scusa, anche in cose indifferenti.

Ricordatevi: offrire le azioni il più sovente possibile al Signore. Gli anni sono e non sono, purché si lavori con alacrità. Dopo tanti anni siamo sempre le stesse, perché non ci mettiamo come anime perse... Tutto serve a farmi santa, anche le cose indifferenti. Tutto fare per nostro Signore. Se non fate di questi miracoli, non ne farete poi dopo.

 

SR. EMILIA TEMPO

Quando ad un re fanno il 50mo o il 25mo egli concede tante grazie; così il B. Gabriele manderà giù tante grazie quest'anno che lo canonizzano. E’ l'anno della sua gloria, quindi l'anno dei miracoli. I miracoli voi fateli poi dopo la morte, ma in vita fate altri miracoli. Non è necessario far miracoli.

Il B. Gabriele era un vero missionario nel cuore. Anche voi, se moriste prima di andare in missione, sareste vere missionarie. Quale fu il segreto della sua santità? Leggete il Cap. 12 della sua vita, sulla vita interiore. In sei anni s'è fatto un santone. Era tanta la fame, la sete della virtù che non lasciava sfuggire occasione per praticarla. Non sapeva vivere che di virtù, e di virtù spontanea, franca, vivace.

E’ stato tenace subito, entrando; subito con proposito, e proposito fermo; è sempre cresciuto nella virtù; sempre il meglio, anche nelle cose indifferenti. E noi?... S'incomincia, sì... ma... basta farmi buona... ma non quei propositi che portano via il pezzo. Noi facciamo dei propositi molli, fiacchi; e appena un maluccio, un dubbio... ci getta giù. Ego dixi in abundantia mea [io ho detto nella mia abbondanza]... Bisogna fare un proposito fermo, secco, incrollabile, e poi il Signore aiuta.

 

Il B. Gabriele era pulitino, gli piaceva andar ben vestito..., ma dai Passionisti... i sandali, un abito grossolano... Vedete, s'è attaccato poi ad un abito peloso. E noi, che stiamo attente a tante cose ... guardiamo perfino se la camicia è più fine... Ah! non scoraggirci ...

 

Proposito dell'anno: fare tutte le azioni ordinarie bene, e con purità d'intenzione.

Ci vuol così poco a farci santi, e in quel poco siamo così incostanti. Siamo come banderuole; a mezzogiorno non ricordiamo già più il proposito della meditazione del mattino. Il nostro cuore dev'essere eucaristico. Dovremmo essere sacramentine, almeno col cuore.

Questo Beato cercava sempre di far le cose bene, il meglio. (Racconta di un sacerdote andato a farsi Passionista, e che non ha resistito).

 

La via del Paradiso è ardua e piena di spine; la porta è stretta. Carrozze in Africa non ce ne sono. Ah, mie care, se volete resistere poi in Africa e far del bene, bisogna incominciare qui: vincere noi medesimi.

Gli anni sono e non sono, purché si lavori con alacrità. Dopo tanti anni siamo sempre le stesse, perché non ci mettiamo come anime perse. Tutto mi serve a farmi santa, anche le cose indifferenti. Tutto fare per N. Signore. Se non fate di questi miracoli, non ne farete poi dopo.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org