LA MODESTIA

11 dicembre 1921

 

XVI. 26

Osservate come la S. Chiesa oggi ci fa leggere un tratto della lettera di S. Paolo ai Filíppesi, dove dice: Modestia vestra nota sit omnibus hominibus. E non basta una volta, ma ce lo fa dire ben sei volte: due nella S. Messa, e quattro nel Breviario. Dev'essere cosa di grande importanza! Vediamolo.

Natura della virtù della modestia: Sua necessità; Pratica.

1.. Secondo S. Tommaso la virtù della modestia riguarda corporales motus et actiones; et scilicet decenter et honeste fiant, tam in his quam serio, quam in his quae ludo aguntur (V. Cafasso: Istruz. al Clero).E’ dessa una vera virtù, perché ha il suo fondamento nell'interno dell'anima, e proviene dall'equilíbrio in esso delle passioni, per avere il quale è necessario l'esercizio di tante virtù, come la pazienza, la mansuetudine, l'umiltà, la mortificazione ecc.

2. La modestia è necessaria: 1) per l'onore di Dio; 2) per la propria riputazione; 3) e per l'edificazione del prossimo.

1) Il sacerdote, il missionario e la missionaria è rappresentante di Dio in terra; deve perciò rassomigliare il più possibile a Dio in tutte le virtù e specialmente nel suo esterno. Dio invisibile si rende visibile nel suo ministro (V. Calasso l.c.). Pensiamo alla modestia di Gesù, che da un Padre è detta virtus Christi. S. Francesco di Sales, secondo la Chantal fu una vera copia di Gesù in questa virtù, che nella faccia del Santo pareva fosse dipinto N.S.G.C., sicché al vedere lui pareva di vedere nostro Signore sopra la terra (S. F. prop. a modello p. 423). S. Luciano martire (V. Istr. sulla Mod. d. P. Giordano). S. Ambrogio di due Chierici (ivi). Videant opera vestra bona et glorificent...

2) Nostra riputazione per fare del bene, massime in Missione. S. Paolo a Tim.: Sectare... modestiam. (Cafasso l.c.). Pred. ai Seminaristi.

3) Edificazione altrui. Exemplum esto fidelíum... Predica di S. Francesco; vocazione di S. Leonardo da P. M. T. Giordano l.c.).

3. Pratica. Il Cone. di Trento: Sic decet omnino T. Sp. Giordano l.c.).

Impegno in tutti di lavorare su noi stessi, farsi correggere dai Superiori e dai confratelli... per riuscire veramente modesti.

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Bisogna che abbiate pietà del mio stomaco... Parlerò piano e farò un po' di scuola a voi.

Quest'oggi la S. Chiesa ci fa ripetere più volte un'espressione di S. Paolo. Scrivendo ai Flippesi dice così: « La vostra modestia sia conosciuta da tutti gli uomini ». Invece di dire: La vostra modestia sia nascosta, vuol che si sappia da tutti, e perché questo? Parlando di umiltà si dice sempre: Siate nascosti... come chi? come le víole. Invece questa virtù bisogna che si veda da tutti. E’ una virtù particolare, preziosa e necessaria. La modestia è una virtù sui generis [tutta speciale].

S. Tommaso dice che la modestia riguarda le azioni e i movimenti corporali, cioè che siano fatti decentemente ed onestamente; sia, aggiunge, nelle cose che si fanno con serietà, sia durante i giochi. La modestia ci deve sempre essere in tutto. Ma, direte, se riguarda solo le cose esterne, non è una virtù. No, è una grande virtù e quantunque riguardi l'esterno, viene dall'interno. Per avere questa modestia bisogna saper frenare le nostre passioni, e questo è interno. Per averla bisogna sempre esercitare tante virtù. Se uno non è pazíente, umile, come può essere modesto? Bisogna saper frenare noi stessi, tenerci sempre in equilibrio. La modestia è come la corona delle altre virtù. Uno che sia impaziente nell'interno non sarà modesto. Non vale dire: All'occasione mi freno; perché se non è esercitato non può frenarsi. Se noi avessimo la vera modestia avremmo tutte le virtù. La modestia è una virtù che pare riguardi solo l'esterno, ma poiché per averla dobbiamo tenerci in equilibrio e dominare i nostri capricci, è anche interna.

 

E’ necessaria la modestia? Tanto necessaria. Necessaria per dare lode a Dio, per edificazione del prossimo, e per noi stessi.

Dar gloria a Dio. Uno che non sappia frenarsi nel parlare, nell'operare, non dà gloria a Dio. I sacerdoti devono essere rappresentanti del Signore e così le suore almeno della Madonna. Chi vede voi dovrebbe dire: Ecco la Madonna. Si può dire così? La Madonna camminerebbe bene, non guarderebbe a destra ed a sinistra, non andrebbe colle maniche su, non farebbe tanti giri... Quando io vedo delle suore che per strada parlano, guardano, son dissipate... non hanno modestia... Una volta ho avvertito una suora che camminava così... (fa vedere come camminava). Non cammini così, le dissi. Sembrava un galletto (sorride). In seguito quando mi vedeva per la strada si metteva a camminar bene.

 

La modestia riguarda tutte queste cose; leggete la predica del Ven. Cafasso, leggetela bene. N. Signore non camminava da cavalas [cavallaccio], senza garbo ... ; faceva le cose con garbo. La modestia, dice il Venerabile, si può applicare dalla punta dei capelli fino all’estremità dei piedi. S. Paolo che voleva assomigliare tanto a N. Signore diceva:Io son confitto alla croce di N. Signore e quindi non son più io che vivo, è N. Signore che vive in me.

Bisogna che chi vede un sacerdote, una suora, una missionaria, possa dire: E’ il Signore; è la Madonna quella lì. La Chantal diceva che S. Francesco di Sales era la vera immagine di N. Signore. Perché andare a cercare la Madonna altrove? Si deve trovare in ognuna di voi. Non dite: Laggiù son solo neri. No, hanno un cuore. E poi, se vi scappa la pazienza, lo dicono subito; così se si parla da grossolane. Non si è mai sentito che il Signore parlasse da grossolano benché vivesse cogli Apostoli che erano grossolani; non li cacciava mai via; attirava al solo vederlo.

 

Buon esempio al prossimo. Questa virtù è quella che vedono di più. L'umiltà non la vedono, ma questa sì. Lo sapete il fatto di S. Francesco d'Assisi? Una volta invitò un frate a far la predica. Andarono un po' in giro per la città e poi tornarono. Giunti quasi vicino a casa il frate disse: Ma, e la predica? E S. Francesco: L'abbiamo fatta col nostro contegno. La gente fa profitto più di quello che vede che di quanto sente. E S. Luciano martire? Aveva un con- tegno!... Sempre lì uguale, sempre tranquillo, sempre unito a Dio... con una certa ilarità nel volto... Al tempo di Massimiano fu condannato a morte, ma non potevano ucciderlo: tutti quelli che provavano restavano ammirati. L'imperatore che ad ogni costo lo voleva morto, disse: Lo uccido io. Ma quando fu alla sua presenza non potè neppur lui. Allora fece mettere davanti al santo una tenda per non vederlo e poi l'uccise. Era tanto il rispetto che incuteva che non potevano fargli del male.

Così S. Francesco di Sales. Una volta avevano due eretici stabilito di ucciderlo e lo aspettarono in un posto dove passava solo. Ma il santo era così dolce, così soave, con un aspetto così bello che non osarono più fargli niente. Vedendoseli davanti disse loro: 0 miei cari amici. - Eh! che cosa fa la virtù!?...

S. Leonardo da Porto Maurizio per aver visto per strada due frati francescani che camminavano con religiosa modestia, restò ammirato e li seguì per un buon tratto. Quando giunsero alla porta del convento Leonardo disse: Quelli si son fatti tanto buoni, è meglio che entri anch'io. E si fece frate. Mons. Gastaldi ci raccontava che il principio della sua vocazione lo doveva ad un sacerdote che stava vicino al santuario della Consolata. Diceva la Messa bene faceva bene le genuflessioni, gli inchini, che egli rimase entusiasta, mi è venuta in quel tempo lì la voglia di farmi sacerdote.

 

La virtù della modestia è una gran bella cosa.Il Vem. Cafasso diceva: Bisogna esaminarci dalla testa ai piedi. Se si ha la lingua troppo lunga se ne tagli un pezzo; se gli occhi vogliono guardar troppo quando si va a passeggio (è da suora questo? neppur da cristiani... e poi si han le distrazioni ... ) si tengono più bassi... Si può anche parlare un pochino, ma sottovoce, si dice quello che è necessario. Mons. Gastaldi voleva che le suore per Torino non parlassero. La modestia è utile anche a noi. Non bisogna cercar tante storie; non voler guardare tutti quelli che passano... Ma tirate dritto, altrimenti vi empite la testa.

Come praticarla? Guardate che cosa dice il Concilio di Trento riguardo ai sacerdoti: « I sacerdoti devono comportarsi nella loro vita, nei loro costumi, nelle loro azioni, correttamente. Devono essere corretti nell'abito, nel camminare, nel parlare e in tutte le altre cose; non ci sia niente in essi che non sia grave, moderato e pieno di religione

 

Parla a sacerdoti, ma va anche bene per le suore, massime per le missionarie. Le loro azioni devono renderle venerande, perché le persone religiose devono essere venerande. La Chiesa si occupa persino del camminare, dell'abito... L'abito deve essere pulito, ordinato ... ; attente, voi avete un abito santo, non profano: bisogna portarlo con rispetto. S. Bernardo diceva: A me piace la povertà, ma non la sporcizia.

Certe persone non sanno portar bene l'abito; ma possibile? Stare attenti. Non essere disordinati... Quando piove non far come certuni che spruzzano tutta la veste perché camminano come cavalli... alzano i piedi di dietro. E neppure far come le signore che camminano con lo strascico... e poi le povere serve puliscono.

Tutto questo fa anche parte della modestia. Un santo Padre diceva che la modestia è la virtù di N. Signore. Fate anche voi che tutti quelli che vi vedono restino ammirati. Non c'è bisogno di tante cose: basta un po' di tranquillità e un po' di unione con Dio. Conoscano pur tutti la nostra modestia, non è superbia questa. Certo, non c'è bisogino di metterci lì apposta e dire: Guardate che sono modesta... No, lo vedono lo stesso.

 

Noi siamo rappresentanti di Dio; chi vede noi, vede Dio. Una volta c'era una persona che andava sempre a vedere quelle due (fa segno a sr. Emilia e sr. Michelina) che andavano alla Consolata, così, tanto per il piacere di vedere le nostre suore. Come la Madonna attirava alla sua sequela coi profumo delle sue virtù, così noi dobbiamo attirare per la nostra modestia. Non si deve correre... si va avanti, ma bene.

Il Venerabile diceva che la prima cosa per formare un buon sacerdote è la modestia. Ah, è una magnifica predica quella del Cafasso; fa tanto bene. Pregatelo che vi dia questa modestia. Però non basta pregare, bisogna lavorare per acquistarla. Tagliare, tagliare... come si taglia la vite; avete mai visto? piange, povera vite, ma pianga finché vuole, il vignaiolo la taglia lo stesso. Tagliate, tagliate!!!...

 

SR. GIACINTA UNIA

... In Paradiso staremo sempre assieme; se corrisponderete alla grazia e farete tanto bene staremo vicino... Chissà perché tante volte c'è la melanconia che ci sorprende... Bisogna scuoterci e dire: Quare conturbas me? [Perché mi rattristi?]... Non lasciar venir giù le lacrime.

Quest'oggi la S. Chiesa ci fa ripetere più volte un'espressione presa dalla lettera di S. Paolo ai Filippesi, capo IV: La vostra modestia sia nota a tutti gli uomini ecc. Invece di dire: la vostra modestia sia nascosta. S. Paolo vuole che la conoscano tutti. E perché questo? Quando si parla dell'umiltà s'intende che è una virtù nascosta, invece la modestia S. Paolo vuole che sia nota a tutti. Non che dobbiamo proclamarla noi, ma che tutti si accorgano che siamo modesti dal nostro contegno.

A prima vista non sembra che la modestia sia una virtù perché, come dice S. Tommaso, riguarda le azioni esterne, i movimenti corporali esterni, ma invece è una virtù, e una virtù ricca, perché ha il suo fondamento nell'interno, e uno che è modesto deve saper esercitare tutte le virtù, saper frenare le passioni, essere paziente, altrimenti non può essere modesto. Per poter essere modesto bisogna essere virtuoso. La modestia esige la virtù, è come la corona di tutte le altre virtù. E’una gran virtù il cui fondamento è nell'interno. Bisogna che facciamo tutto con decenza, con modestia, sia in quelle cose che si fanno con serietà come anche nei giochi.

 

La modestia è necessaria per dare gloria a Dio, edificazione al prossimo, e per noi. I sacerdoti devono essere rappresentanti del Signore e voi almeno della Madonna: parlare come parlava la Madonna, camminare come essa camminava... Non posso vedere quando per la strada vedo delle suore che chiacchierano, si voltano indietro... da cavalas!...

 

Il Ven. Cafasso diceva che la modestia si applica dalla punta dei capelli sino alle estremità delle dita: tutto deve essere modesto.

S. Francesca di Chantal diceva che quando voleva vedere il Signore sulla terra non aveva che da guardare S. Francesco di Sales, tanta era la sua modestia. Non dire che per quei neri grossolani non fa bisogno di essere tanto modesti; hanno loro un cuore, capiscono e sanno distinguere la suora che è modesta da quella che è sgarbata e dice anche parolacce... Se qualche volta non ci accorgiamo, dire alla compagna che ci corregga.

Bisogna che siamo modesti 1) per dar gloria a Dio. Come missionarie dovete tenere un contegno tale da poter essere venerate da quella gente, non per voi, ma per dar gloria a Dio. Avete mai sentito dire che N. Signore fosse grossolano? Viveva coi grossolani, ma non lo era. Il suo aspetto divino attirava.

2) La modestia è necessaria per dare buon esempio. La virtù della modestia è quella che vedono di più; l'umiltà non tutti, in certo qual modo, possono vederla. Massime quella gente dell'Africa, vivono di ciò che vedono.

S. Luciano era così modesto che quelli incaricati di ucciderlo non lo poterono fare per la soavità che si vedeva nel suo volto e lo stesso Massimiliano, fattolo venire a sé, non potè senza fargli mettere una tenda davanti che gli impedisse di vedere quel volto celestiale.

 

S. Leonardo da Porto Maurizio si convertì al vedere i Frati di S. Francesco.

Quando sarete in Africa, tenendo un buon contegno e trattando bene i neri ve li attirerete e forse guadagnerete dei ragazzi che si faranno poi sacerdoti; invece se una si mette a gridare da una collina all'altra... scorrazzare... ecc... non attirerà nessuno.

 

Bisogna esaminarci riguardo alla modestia per vedere se abbiamo mancato; dalla testa fino ai piedi... perché in tante cose si può mancare: se la lingua è troppo acuta, se gli occhi vogliono vedere tutto... camminare con modestia... non girare la testa... Anche la gente che non è educata pretende da noi la modestia.

Nel Concilio di Trento fu detto riguardo al Sacerdote: I chierici che sono chiamati al sacerdozio devono comporre tutte le loro azioni così che nell'abito, nel gesto, nel camminare, nel parlare e in tutte le altre cose, non ci sia niente che non sia grave, perché le loro azioni facciano venerare la loro persona. E’ necessario assolutamente che compongano la loro vita, costumi, tutto, in modo che non ci sia niente che non sia grave, moderato e pieno di religione, perché le loro azioni portino venerazione a tutti.

La modestia è la virtù di N. Signore: virtus Christi.

Fate come S. Luciano: tutti quelli che vi vedono siano attratti... Non bisogna, per essere modesti, fare il muso, ma stare con tranquillità...

Avviene di questa virtù come di una malattia: dall'estemo si conosce l'interno; se l'esterno è modesto è segno che dentro c'è molta virtù che fabbrica la modestia. Bisogna che chi vede una Missionaria possa dire di vedere la Madonna. In una comunità, quando si osservano le regole della modestia, è un paradiso. Bisogna che chi vede una missionaria sia attirato dal profumo della sua modestia.

Quali sono i mezzi per formare un buon sacerdote? (così anche per una Suora): incominciare subito dalla modestia... Pregate il Venerabile che vi ottenga questa virtù; ma non basta pregare, bisogna anche praticare, specialmente sempre tagliando... Fare come alle viti, sempre tagliare; non fa niente che pianga...

 

SR. EMILIA TEMPO

 

In Paradiso saremo sempre assieme. Certe volte troviamo così pesante, abbiamo delle ore nere... Su! Certe volte non si sa neppure che cosa si ha, ma si piangerebbe sempre. No! Dobbiamo dire: non piango; lacrime state indietro.

 

Epistola d'oggi: La modestia vostra sia nota a tutti... ecc. Invece di dire: sia nascosta. No; dice: sia nota a tutti. E perché? Non bisogna che la proclamiamo noi, ma bisogna che siamo talmente modesti che tutti se ne accorgano.

 

1) Che cos'è la modestia? E’ una virtù che riguarda le azioni e i movimenti corporali, acciò siano fatti decentemente e onestamente, sia nelle cose serie come quando si gioca (S. Tommaso). - Ma se ríguarda solo l'esterno, è una virtù? Sì, è una virtù, perché bisogna che venga dall'interno. Che uno sappia raffrenare se stesso esige che ci siano le virtù, tutte le virtù. Una che sia impaziente internamente, esternamente lascerà scappare... Sembra che sia solo esterna, ma se non c'è interna... Bisogna che sia interna.

 

2) E’ necessaria? Sì, sia per dar gloria a Dio, sia per edificazione del prossimo e per noi. Il sacerdote è rappresentante di Dio - le suore anche - almeno rappresentano la Madonna!... Come farebbe la Madonna? N. Signore, o la Madonna, non camminava da cavalas.

La modestia è dalla testa ai piedi (Ven. Cafasso). Christo confixus sum cruci [sono crocifisso con Cristo]. Che si possa dire: E’ N. Signore quella lì, è la Madonna. - La Chantal diceva che chi volesse vedere N. Signore, guardasse Francesco di Sales. Come sarebbe bello se si potesse dire: Chi vuol vedere la Madonna, ecco quella lì.

Le Missionarie bisogna che abbiano un contegno da acquistare la stima dei neri, non per voi, ma perché quella gente là vive d'imitazione (Racconta di tanti Santi che convertivano colla loro modestia). Così, quando sarete in Africa chi sa se ne attirerete anche voi a farsi sacerdoti, suore...

E’ necessaria per noi. Io non dico che stiate lì compassate, ma... dalla testa ai piedi... la lingua, gli occhi che vogliono veder tutto... poi vengono le tentazioni... Camminare bene. Non ci vengono tante storie per la testa col non voler vedere tutto.

 

3) Come praticarla? Ormai ve l'ho già detto. Il Concilio di Trento dice: « I sacerdoti devono comporre tutte le loro azioni correttamente; devono essere corretti nell'abito, nel gesto, nel camminare, nel parlare e in tutte le altre cose; non ci sia niente in essi che non sia grave, moderato e pieno di religione affinché possano essere venerati ».

Un S. Padre dice che la modestia è la virtù di N. Signore. Fate come quel Santo... Che tiriate tutti a voi; non fare il muso, se no i bambini scappano.

Questa virtù è come per i malati che si conosce anche esternamente che lo sono; così chi è modesto esternamente si vede che lo è internamente.

 

Siamo i rappresentanti di Dio, voi pure della Madonna. La comunità, quando sia modesta è un paradiso. Ci vuole delicatezza, e questa è una gran cosa; sapersi aggiustare per divenir delicate.

Tiriamo col profumo della nostra modestia: in odorem unguentorum...

Pregate anche il Venerabile che ve la ottenga, ma non basta; bisogna acquistarla; fare come colla vite: taglia, taglia... Ma piangono le viti... ma lasciate che piangano! Tagliate, tagliate.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org