REGOLARITA’ IN TUTTO

12 giugno 1921

 

XVI. 16

Il Vangelo odierno racconta: « Per totam noetem... in verbo autem tuo... ». Spiegazione, che senza Gesù, il suo aiuto possiamo fare niente, e lavoriamo inutilmente per la perfezione (V. Hamon) ed il Paradiso. Invece la parola di Dio per mezzo delle Regole e dei Superiori...

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Vi ho portato i proponimenti perché ho paura che li dimentichiate; credete pure: siete teste piccole ... ; avete bisogno del bigliettino che ve li ricordi... Ci vorrebbe un orologio che suonasse ogni quarto d'ora per ricordarvi di scuotervi... Che cosa volete?!... siamo così materiali! ...

1 vostri proponimenti li ho consacrati alla Madonna, le ho detto che li benedicesse perché portassero frutti; per parte vostra ho promesso che li avreste mantenuti e non li avreste dimenticati. Adesso ve ne aggiungo uno io, proponimento. Pensando e ripensando ai bisogni della comunità, ho pensato di aggiungere questo: che siate precise in tutte le cose, all'ubbidíenza, al segno della campana ecc., che siate come tante macchine per la prontezza. Mi pare che la nostra perfezione, la nostra vita, si formi di piccole cose. Sono le piccole cose che rendono una comunitá perfetta. La precisione è tutto. Io vorrei che d'ora innanzi aveste sempre le ali ai piedi. Si dice che S. Vincenzo de' Paoli al secondo tocco della campana non si trovava più al suo posto, tanto era preciso.

Vorrei che imitaste quel religioso di cui si legge nel Rodriguez che, lasciata per puntualità alla campana una mezza parola da scrivere, ritornando la trovò scritta in oro. Guardate un po' se voi, lasciato per puntalità alla campana un pezzo da cucire, lo trovaste poi aggiustato! Farebbe piacere, neh... Certo, foste lì a tirare il vino e per essere puntuali al primo tocco non chiudeste il rubinetto, allora... Non vi dico di fare così, perché non meritate ancora che gli Angeli vengano a chiuderlo.

 

Voglio precisione in tutto, ma con questo non voglio neanche dire di lasciare il lavoro cinque o dieci minuti prima, per essere precise; se uno è previdente può lavorare fino all'ultimo minuto ed essere ugualmente preciso. Il Ven. Cafasso voleva precisione in tutto: anche nell'andare a tavola voleva che fossero precisi. Del lavoro ne avete, è vero, ma si può ancora avanzar tempo: in Africa ne avrete il doppio da fare.

Vi dico ancora una parola riguardo al Vangelo. S. Pietro aveva lavorato tutta la notte a pescare e poiché non aveva preso niente, si lamentava. Il Signore allora gli disse di mettere la rete dal lato destro, ed ecco che prese tanti pesci da non poter più tirarli su. Vedete, è così! Da noi non siam buoni a niente, ma se stiamo attenti alla voce di Dio, alla sua parola ed a fare ciò che Egli vuole, quanto frutto possiamo ricavare dal nostro lavoro, e quanti meriti accumulare! Così voi: se seguiste le buone ispirazioni, le parole dei Superiori, le vostre Regole e Costituzioni, quanti, quanti meriti vi fareste! quanti passi verso la perfezione! Invece se non ascoltate la parola di Dio e fate a vostro capriccio, di quel che fate non avrete merito e nel giorno del giudizio finale direte al Signore: Io ho fatto questo, io ho fatto quello... Ma Egli vi risponderà: Nescío vos, non ti conosco, perché non l'hai fatto per me.

 

Bisogna fare tutte le cose unicamente per Dio, ci vedano o non ci vedano i Superiori, ci approvino o non ci approvino: fare sempre tutto per il Signore. Altrimenti passeremo la nostra vita lavorando ed affaticandoci ed alla fine resteremo con le mani vuote.

 

SR. EMILIA TEMPO

... Facciamo tutte assieme questo proposito: di voler essere precise al campanello, all'ubbidienza, in tutte le cose. La precisione.

La nostra perfezione si forma nelle piccole cose; son le piccole cose che rendono una comunità perfetta... Che d'ora innanzi abbiate sempre le ali ai piedi... con quella prontezza: zic, zac...

Io voglio che si lavori con energia, fino all'ultimo momento, non come i muratori che cessano mezz'ora prima; però al suono della campana...

 

Dunque facciamo così: precisione a tutti gli atti di comunità, con quella discrezione... non lasciar bruciare la pietanza... ecc. Di regola possiamo sempre far più di quel che facciamo, e con la precisione si guadagna tempo.

(Parla sul S. Vangelo) La pesca miracolosa... da noi non siam buoni a niente; gli Apostoli, neppure un pesce... Una parola di N. Signore... oh!... Noi lavoriamo, lavoriamo, ma senza andar dietro alla parola di Dio... Niente. Qualunque cosa si faccia dietro la parola di Dio, è tutto merito, e soprattutto quanti passi verso la perfezione... Ed è parola di Dio: l'ubbidienza, regole, costituzioni, ispirazioni (conforme ubbidienza).

Non è il digiuno che voglio da voi, son altre cose... Bisogna prender quest'abitudine: che mi vedano o non mi vedano, approvino o no, siamo di buon umore o no, facciamo pel Signore... Se no, in Africa...

giuseppeallamano.consolata.org