LA SETTIMANA SANTA

22 marzo 1921

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Il Signore fa tante grazie in questo tempo. Giovedì è il giorno del SS. Sacramento. Venerdì poi, mettetevi sotto la croce e avanti; il Signore ci dà una lavanda, ci lava nel suo Sangue. Le anime buone, anche nei paesi, danno molta importanza a questa settimana. Facciamo che N. Signore domani trovi in noi tutto a posto. Fate bene questo triduo.

Dice S. Paolo: La Passione del Signore sia sempre nei vostri cuori. La Passione del Signore deve sempre essere nei nostri cuori e tanto più in questi giorni in cui la Chiesa ci fa pensare, meditare, assistere al ricordo della Passione di N. Signore. Io, a Roma, avevo tanto desiderio di fare la scala santa, ma non ho avuto tempo.

Sarebbe una vera ingratitudine se noi quasi non pensassimo ai suoi dolori, mentre il Signore ha tanto sofferto. Egli la sente tanto questa ingratitudine; nell'Orto diceva: Quae utilitas in sanguine meo [Quale utilità c'è nel versare il mio sangue]? Io soffro tanto, ma ne approfitteranno gli uomini? Almeno si degnassero di servirsi dei meriti della mia Passione! L'ingratitudine lo fa soffrir tanto. Pensiamo almeno a quanto ha fatto per noi.

Il Signore ha fatto tutto Lui, i suoi meriti sono infiniti, ma vuole che anche noi facciamo qualche cosetta. Unire i nostri piccoli sacrífici spirituali e materiali ai suoi. Bisogna unirci alla sua Passione. A quasi tutti i santi vedrete accanto un crocífisso. Non c'è santo che non sia stato devotissimo della Passione del Signore, nessuno. Passavano lun- ghe ore davanti al Tabernacolo, ma anche davanti alla croce. Un'anima santa diceva che voleva il crocifisso, ma lo voleva colla croce e voleva anche portarla un poco.

 

Mercoledì vi preparerete per fare una santa Pasqua e mettete l'intenzione di compensare, aggiustare tutti i difetti delle comunioni fatte da piccole fino adesso. Io penso che nessuna avrà fatta una comunione sacrilega, cioè in peccato mortale, e se mai... si sarà confessata ... ; in tal caso ricordiamo: bisogna sempre far penitenza. E’ sempre segno di amore, di affetto il ricordare le miserie passate. Se non c'è stato peccato grave, veniale sì; e il Signore è dovuto venire con poca voglia nel nostro cuore, perché non era fervoroso. Alle volte succede che si sta lì freddi; non di quella freddezza come quando non si sta bene, non quella che ci dà il Signore, non la mancanza di sensibilità, no, proprio quella volontaria. Dunque chiediamo perdono di tutto questo e domandiamo anche perdono per quelli che non vanno a fare la Comunione o la fanno male. Bisogna chiedere la grazia che nel mondo facciano Pasqua. Voi potete fin d'adesso fare le missionarie, pregando il Signore che li ispiri, che mandi loro dei rimorsi. Ah! come fa pena quando un nostro parente non fa,Pasqua! E adesso tutti son nostri parenti.

Poi bisogna promettere che d'ora innanzi la faremo con fervore, non ci lasceremo prendere dal sonno. Andando in chiesa per l'orazione, e ancor prima che la campana suoni, pregate: Signore, mandatemi delle buone ispirazioni. Lo sento che non sono buona a vincere il mio carattere, che son maligna ... ; e Lui vi aiuterà. Così faremo Pasqua proprio bene. 1 Santi dicono che basta una Comunione a farci santi.

Poi ci sono le visite; oh! che piacere visitare N. Signore in quella giornata e magari tutta la notte. Che tempo prezioso! Ad una contessa che viveva ai tempi di S. Teresa chiedevano che cosa facesse tanto tempo davanti al Santissimo. Che cosa faccio? faccio quello che farò poi in Paradiso per tutta l'eternità: si guarda, si ama, si ascolta.

 

Se troviamo lungo il tempo che stiamo in chiesa, troveremo poi anche lungo stare in Paradiso. I Santi si lamentavano col sole che veniva a disturbarli.

... Metterci ai piedi di N. Signore e dire che ci pulisca ben bene, che ci purifichi. Aver l'abbondanza della grazia di Dio e non solo quella sufficiente. Se abbiamo qualche attacco a qualche cosetta, Venerdì Santo bisogna sacrificare tutto ai piedi di Gesù Crocifisso. Quando andrete a baciarlo lo farete questo. Se non ti senti di farlo, fa' come se ti sentissi. Il Signore non si aspetta sentimenti e lacrime, aspetta un cuore contrito ed umiliato, un cuore che per Lui faccia qualche sacrificio. E di questi ce ne sono da fare in tutti gli stati, e tanto più dalle missionarie. E’ ai piedi della Croce che s'impara. S. Francesco di Sales diceva che il Calvario è il teatro degli amanti della Passione.

 

Poi sarà il giorno dell'Addolorata, della Desolata; è una bella devozione questa. Bisogna compatirla la Madonna: fin che aveva Gesù aveva una consolazione, morto che fu ebbe S. Giovanni, ma... aveva bisogno lui di essere consolato. Così passerete bene quel giorno, direi di santa malinconia.

 

Domenica poi si ricorda la risurrezione di N. Signore, e... risorgerete con Lui se siete morte. Con Lui risorgerete, ma in una vita santa, religiosa... e non sempre ricadere; perché purtroppo la nostra vita è quella lì: su e giù. Fare tutto quello che si può per star su: scuoterci, questo bisogna fare. Mediterete poi tutte il mistero della risurrezione. Passate bene questo triduo.

Bisogna fare ogni cosa bene e a suo tempo. La devozione, il raccoglimento di questi giorni, non impedisce che si faccia pulizia nella casa e gli altri lavori necessari in comunità. Questo va bene: è vostro lavoro, gli uomini non sono mica buoni, non son fatti per quello. Imparano anche loro un poco, ma poi...

Voi fate come le donne del Vangelo che andavano sempre col Signore e gli Apostoli. Con N. Signore sono state più fedeli le donne degli uomini; esse facevano sempre tutto con affezione. Certo il Signore non aveva tempo a cucirsi la veste e perciò lo facevano le pie donne; gli Apostoli erano un po' alla buona... e le donne li aggiustavano loro. Erano anche un po' grossolani eppure loro glielo facevano con affetto. Tutte queste pie donne hanno sempre seguito N. Signore... e voi siete fortunate perché lavorate per i sacerdoti. Voi fate quello che facevano le pie donne col Signore e gli Apostoli. Qui si serve a N. Signore e ai suoi discepoli. Voi aggiustando la roba di questi ragazzi (studenti del nostro piccolo Seminario S. Paolo), lavorate per un futuro sacerdote, perché se corrispondono, un giorno lo saranno certamente, e se il Signore dà loro la grazia possono anche divenire vescovi. Se si ha fede è molto meglio che servir nelle scuole, negli ospedali o al popolo.

Una volta c'erano le diaconesse che servivano in chiesa. Voi in Africa sarete sacrestane: siate santamente orgogliose di servire N. Signore e i suoi ministri. E Signore ha detto: « Chi fa qualche cosa a un mio ministro lo fa a me ». Il P. Anglesio diceva alle sue suore che erano fortunate perché servivano in Seminario. Quando lavorate pensate: E’ il Signore che ha la veste strappata...

 

SR. GIACINTA UNIA

Venerdì Santo quando andrete a baciare il Crocifisso, bisogna che siate generose; se avete qualche cosa... offrirvi vittima perfetta. Il Signore non si aspetta sentimenti, lacrime, ma il cuore: cor contritum et humiliatum [un cuore affranto e umiliato] ...

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org