S.TERESA – LA BEATIFICAZIONE DEL VEN. CAFASSO ALLE POSTULANTI

15 ottobre 1922

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

Oggi avete fatta la Festa di S.Teresa. Voleva farsi missionaria ed è per questo che l’abbiamo messa a protettrice delle missionarie. S sette anni era scappata di casa per andare in mezzo ai mori. Un suo zio l’ha fermata e l’ha ricondotta a casa.

Quando poi fu religiosa faceva la missionaria dal monastero: pregava molto per la conversione dei pagani. Certamente è una santa che se tutti i missionari le assomigliassero un pochino… - del tutto sarebbe meglio – ma solo un pochino, mi acconterei già. La sua caratteristica era l’amor di Dio. Ebbe tanto amore per N.Signore da non poterne più, e amava non solo sensibilmente, ma di un amore pratico che le faceva dire: O patire o morire; perché l’amore si manifesta coi sacrifici.

 

E’ comodo amare il Signore quando tutto va bene, nelle Comunioni per esempio, oppure quando c’è qualche consolazione; oh! Allora vi lasciereste tagliare la testa… e poi… lungo la giornata viene un rimprovero, una correzione – dai superiori magari – o qualche cosa di simile, eh!… Non bisogna avere un amore attacccato solo con l’acqua; ci vuole un amore sodo, un amore pratico.

 

S.Teresa era così ardente d’amor di Dio che ha fatto voto del più perfetto; e l’ha osservato. In tutto faceva il più perfetto; e non è cosa tanto facile, sapete! Il desiderarlo è una gran bella cosa, ma il praticarlo! Dal mattino alla sera ci son tante cosette che se uno si interroga: è più perfetto questo o quello… Se nell’operare interrogaste anche voi il Signore, egli vi direbbe subito qual è il più perfetto.

Sono solo i santi che han fatto questo voto; sebbene anche il presente in certi monasteri – e vi dico di più – certi secolari lo hanno fatto e lo osservano: fanno sempre quello che piace di più al Signore. Quando non si sa s’ interroga : E’ meglio questo o quello? Per voi che vivte in comunità è più perfetto quello che ha l’ubbedienza; e se c’è la regola non si deve più cercar altro. Per voi è più perfetto fare quello che vi fanno fare i speriori.

 

Per fare il più perfetto si deve interrogare, ragionare.Una di fuori potrà chiedersi: è più perfetto andare a sentire due o tre Messe o stare in casa a lavorare? Voi invece non dovete in questo caso far così: avete le vostre Messe e le sentite, e fate bene a fare così. Una volta una è andata a farsi suora, ma poi, siccome in comunità sentiva solo una Messa, diceva così: Darmagi [che peccato]! Prima sentiva tante Messe, e adesso ne sento solo una. Faceva il più perfetto quando sentiva tante Messe? No, perché stando fuori faceva le sue quattro volontà e lì faceva solo quella dei superiori.

S.Teresa è stata un grande esempio d’amor di Dio. Un Serafino l’ha perfin trafitta con un dardo. Un giorno nel monastero ha visto un bel bambino. Oh , come va? Disse stupita – poiché là era clausura – Chi sei? – Gesù di Teresa, e chi sei tu? – Teresa di Gesù, rispose la santa. Ed il bambino disparve.Ve l’ho già raccontato altre volte questo; ora non ricordo più bene chi dei due sia stato il primo ad interrogare; comunque sia, uno era di Teresa, e l’altra era di Gesù.

 

Vi sono due parole così belle nella sua vita che bisogna tenerle a mente. Dice: Tutto quello che facciamo proprio per il Signore con generosità, è certo che il Signore benedice e premia tutti i nostri sacrifici. – Il distacco dalla sua famiglia le ha cagionato tanto dolore che le pareva che le ossa si slogassero, e poi, fatta la vestizione più niente, era proprio contenta e tranquilla. Il Signore ha premiato il suo sacrificio. Ma, di questa santa, avete già avuto la predica stamattina, quindi basta. Quest’oggi bisogna rinnovare la nostra affiliazione e dirle: Dal momento che voi siete la nostra protettrice, noi vi eleggiamo di nuovo oggi per nostra patrona, ma voi guardate di aiutarci nella nostra vocazione.

Quanti monasteri ha fondato! Eppure li protegge tutti dal Paradiso; solo qui a Torino ce ne sono vari. E non solo monasteri di donne ha fondato, ma anche di uomini, e questo è cosa singolarissima. Non solo le suore la chiamano Madre, ma la chiamano Madre anche i Carmelitani: la nostra santa Madre, la chiamano.

Fare una nuova congregasione religiosa è ancor facile ed infatti alle volte a certe donne salta il ticchio di farsi fondatrici – lo fanno bensì per amor di Dio, ma non vanno a cercare se proprio hanno la vera vocazione – ed incominciano, ma poi vanno in aria… Ah! Essere chiamate “Madre”… incominciano a prendersi qualche bambina e poi girano di qua e di là… e ne hanno tanto piacere.

 

(Qui il nostro amatissimo Padre parla alquanto della riforma di S.Teresa). Bisogna pregare il Signore che non abbiate mai bisogno di riforma. Quanti sono stati riformati. I superiori che lasciano andar giù così hanno poi da render conto.Certi Istituti prendono tutto… oves et boves… et universa pecora [pecore e buoi e ogni sorta di bsestiame]… e poi… Noi non prendiamo chiunque si presenti.

 

La vocazione bisogna averla e poi bisogna corrispondere. A S.Teresa dicevano che era una visionaria, che era troppo austera, che voleva l’impossibile. Le Carmelitane una volta andavano scalze, ma poi con l’andar del tempo si sono messe le scarpe come tutte le altre; ma S.Teresa le ha tolte di nuovo, ed allora… quante cose le han detto! Ma essa tenne fermo. Era tanto contrastata, ma tirava diritto. Fate anche voi così. Se venisse un Angelo a dirvi: Non fate quella meditazione, non sei buona tu,perdi solo tempo…; ebbene voi non credete, insistete ancor di più, provate ancora, provate sempre. E’ il demonio che si è trasformato in angelo di luce..

S.Teresa è stata proprio virile; era un uomo. Intanto soffriva sempre, aveva porprio poca salute, pativa tanti mali, il Signore lo permetteva: Essa aveva bisogno di soffrire per dimostrare al Signore che gli voleva bene. Perché non sono le parole che fanno vedere che si vuol bene, sono le opere, sono i sacrifici, i patimenti.

Dunque raccomandatevi a questa santa e ditele che vi mettete di nuovo sotto la sua protezione. Ditelo a tutte le vostre proptettrici che vi aiutino, ma a questa in particolare perché voleva proprio farsi missionaria. S.Caterina ce l’abbiam data a protettrice perché è morta in Africa, ma questa perché aveva proprio la vocazione missionaria, e se non ha potuto eseguirla è perché sono andati a prenderla. Voleva tanto bene al Signore e voleva vederlo e perciò diceva: Più muoio presto e più lo vedo presto.

 

Possiate con la loro protezione capire il nostro spirito e non andate a cercar altro. Saputo che la volontà di Dio è questa, costi quel che vuole, si tira avanti. Stia bne o non bene non importa niente, solo si corrisponda. Ah! Se di ognuna di voi si potesse dire: quella lì vuol proprio far tutte le cose bene, con perfezione. Il Signore vi darà tutte le grazie necessarie, senza –come vi disse il Padre Superiore stamattina- aspirar alle grazie straordinarie; non è necessario questo.

S.Vincenzo de Paoli in tutta la sua vita non ha fatto un miracolo, ma dopo morto ne ha fatti!!! Il nostro Venerabile ne ha fatto qualcuno in vita, ma nascosti, nascosti; dopo la morte poi ne ha fatti anche lui. Il 24 verrete poi alla Consolata. In quel giorno fanno l’adunanza a Roma; decideranno e vedranno ancora se si trova qualche cosa. Dopo questa ce ne saranno ancora due altre, ma questa è la principale. Dopo queste, approvati i miracoli, allora è finito; non ci sarà più da presentarli ai Cardinali che faranno una nuova adunanza per presentarli al Papa. Son persuaso che le cose andranno bene. Da Roma hanno già detto: Fate pur tutto. – Ma fate pur tutto! Un momento… ( questo tutto consiste nello stampare la nuova vita e vari altri libri occorrenti nell’occasione della Beatificazione, nell’altare, ecc, ecc.).

Il Signore ha condotto le cose fino a questo punto, e molto bene, tanto che non c’è mai stata una difficoltà come per lo più succede nelle pratiche di beatificazione, le condurrà bene fino alla fine e così voi avrete un protettore in più.

 

Oggi che è il centenario, congratuliamoci con S.Teresa. Quando l’hanno canonizzata erano cinque: S.Filippo, S.Francesco Zaverio, S.Ignazio, S.Isidoro contadino.

(Il nostro amatissimo Padre parla di nuovo dell’economia e delle ingenti spese e poi conchiude esortandoci a pregare). Pregate, pregate perché alle volte il Signore prova le comunità. Bisogna solo corrispondere e poi…Lui è tanto buono…

Certamente ci sono delle comunità che alle volte hanno dei momenti un po’ terribili. Bisogna sapere che in quest’anno abbiamo già speso un milione. Sapete, neh, che cosa vuol dire un milione? Solo per le chiese in Africa abbiam pagato 100.000 lire per materiale da mandarsi giù in Africa. E’ per questo che alle volte dico: il necessario, quel tanto che non moriate di fame…

 

(Volgendosi alle nuove postulanti) Voi siete fortunate, incominciate bene, il Signore vi benedirà. Ditelo a S.Teresa: Vogliamo farci sante, costi quel che vuole! E vi aiuterà. Avete solo da cambiare un po’ le abitudini. Non perdersi in miseriucce; tirar dritto,macchè! Sono venuta qui per farmi santa. E qui tutto aiuta per farci santi , anche quello che non piace. E poi anche nelle vostre case non andava poi tutto come volevate voi non è vero? Volevate fare una cosa e bisognava farne un’altra; volevate una cosa e ne avevate un’altra; non è così?Quella pessima volontà! È un affar serio. Non bisogna far niente di propria volontà, mai, mai, la propria volontà passi prima nel Cuore di Gesù.

Bene, bene, state tranquille e andate avanti, il Signore vi aiuterà. Pregate S.Teresa che ci aiuti anche nel materiale. Ai suoi monasteri ha ben pensato anche nel materiale.

 

SR:EMILIA TEMPO

Certamente che se le nostre missionarie rassomigliassero tutte un pochino a S.Teresa nel pratico…

La sua caratteristica era l’amor di Dio… ma quell’amore che nelle sofferenze la faceva esclamare: O patire o morire…E non solo di sensibilità, perché poi, quando viene un’ osservazione ecc…oh, tutto per aria.

Essa fece il vote del più perfetto. Ed io vi dico che anche al presente vi sono delle religiose ed anche delle secolari che han fatto il voto del più perfetto, e lo osservano. Per voi che siete in religione è più facile, ma fuori no. Se interrogate voi stesse: è questo o quello più perfetto?…

 

Certo che questa santa è stata un esempio grande di amor di Dio tanto che un Serafino la ferì col dardo.

Ci son due belle parole nella vita di S.Teresa che bisogna tenere bene a mente. Tutto ciò che facciamo proprio per il Signore e con generosità è certo che il Signore lo benedice, anche in mezzo a tutte le sofferenze.

Quest’oggi bisogna rinnovare la nostra affiliazione verso questa santa. (Parla sulla riforma di S.Teresa). Bisogna pregare il Signore che non abbiate mai bisogno di riforma…Quanti son stati riformati!… I superiori che lasciano andar giù così, han poi da render conto. Certi Istituti prendono tutti: oves et boves et universa pecora… e poi… Noi non prendiamo chiunque si presenti.

 

S.Teresa era proprio virile, era un uomo. Soffrì molto, ma purchè potesse dimostrare al Signore che gli voleva bene… Non son le parole che fan vedere che si vuol bene, sono le opere, i sacrifici, i patimenti.

Tutte queste feste ci faccian sempre più capire il nostro spirito che è tirar dritto, costi quel che vuole – che si stia bene o no –

l’ importante è che si corrisponda. Son venuta per farmi santa e tutto aiuta per farsi santa, anche quel che costa. E poi anche nelle vostre case non andava poi mica tutto come volevate voi, non è vero? Volevate una cosa e bisognava farne un’altra.

Quella pessima volontà! E’ un affare serio. Non bisogna far niente di propria volontà, mai, mai,; la propria volontà passi prima nel cuor di Gesù.

Bene; state tranquille, andate avanti;il Signore vi aiuterà

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org