DURANTE GLI ESERCIZI SPIRITUALI

28 maggio 1922

 

 

SR: CARMELA FORNERIS

(Da quattro giorni siamo in Esercizi ed il nostro amatissimo Padre, al primo vederci, sorridendo ed in tono scherzevole dice): Non siete ancora dimagrite con tutte le penitenze di questi giorni?…Credevo di vedervi tutte smunte… Però (continua sorridendo) anche tra i santi ci sono le eccezioni: S:Bernardo –dicono- era ben piantato… Ah! Le mortificazione dei Santi! Narra la Chantal che un giorno S.Francesco di Sales stava facendo la visita al SS.Sacramento e, siccome non aveva più capelli, le mosche andavano li e mordevano e punzecchiavano da farne uscire il sangue, ma il santo non si muoveva. Noi se abbiamo una mosca attorno non possiamo più star tranquilli e avanti a cacciarla di qua e di là. Lui invece, niente, non si muoveva, ed era delicatissimo. In questi giorni voi magari vorreste sollevarvi un poco durante le prediche: sempre star lì fermi stanca; invece no, state lì: è virtù questo.

E dunque, come vi trovate? I predicatori la fanno bene la loro parte: sta solo a voi far bene la vostra. Che cosa vi hanno detto? Vi hanno parlato degli attacchi. Eh!… Kul peirulin [quel pentolino]… sono cose pratiche, sapete!… (il nostro amatissimo Padre allude ad un caso che il predicatore ci ha portato riguardo agli attacchi e nel ricordarcelo,, sapendo che tanto l’abbiamo notato per la sua stranezza, sorride). E voi ne avete degli attacchi?… Insomma fateli bene questi Esercizi.

 

Adesso siam quasi a metà e incominceremo le confessioni. Certo gli Esercizi non consistono nel far la confessione,, questo è solo un aiuto per farli bene: si fa un po’ di pulizia per poter essere un po’ più uniti a N.Signore, per poter approfondirci un po’ di più nelle verità che ci predicano.

E che confessione avete da fare? Quelle che hanno già fatto la confessione generale una volta, non la rinnovino più: non si farà mai più così bene come allora, quando l’abbiam fatta.Dunque via, ripetere la confessione generale , mai. Chi non l’avesse mai fatta, è bene che la faccia, perché nei cambiamenti di stato è meglio farla. Ma ricordatevi che non è poi un affare di statofare questa confessione. Non c’è mica bisogno di scrivere: non scrivete mai. Non si dimentica quello che si deve dire, perché la confessione generale consiste essenzialmente nel dire i peccati mortali e non tutte le minuzie. E poi essendo già cose confessate, non c’è l’obbligo di confessarle un’altra volta. Chi non l’ha fatta, la faccia pure, ma con tranquillità: non c’è bisogno di passar delle ore. Il Ven.Cafasso diceva che in un quarto d’ora faceva qualunque confessione..

 

La confessione non consiste tanto nell’esame, quanto nell’eccitarci al dolore. Vorrei prima essere morto Signore, che avervi offeso. Oh, se fossi morta da bambina, prima di aver fatto quel peccato.!…

Chi l’ha già fatta questa confessione, faccia solo più quella annuale, ed anche qui non c’è bisogno di dire tutte le miserie, si dicono le più grosse, le più salienti dando uno sguardo a tutti i mesi che son passati, e si domanda di nuovo perdono al Signore. Se uno fosse sicuro di non aver confessato qualche peccato grave, già che deve confessarlo! Ma se ha solo paura, se dice: Mi pare… allora no; si dice solo la cosa certa.

 

Fatta una volta la confesione generale, in seguito si farà sempre quella annuale… Io son maligna… penso male delle sorelle…sono superba… - Bisogna dire i nostri peccati abituali. Questo riguardo alla confessione. Del resto, bisogna camminare anche se l’asino è un po’ pesante… Eh!… Che cos’è mai!… Bisogna tirar diritto.

Son contento che siate contente delle prediche. Prendete tutto con buon spirito e pensate che questi bravi missionari dicono cose che arriveranno; non dico che siano arrivate, arriveranno. Vi hanno parlato della tiepidezza e voi avete pensato: Sarò io quella tiepidetta, quella superbietta?…Eh! Ve ne hanno già contati dei fatti! Neh! Quella suora che dava via la roba e si lasciava prendere tutto!… e poi le suore e i missionari stentavano; e essa stentava con le altre, ma non le importava perché aveva la mania di dar via. Ma non si deve mica far così! Non si è mica padrone…E il voto di povertà?!… Monsignore ha dovuto metterla a posto. I neri la minchionavano dicevano che era folle.

State attente a quelle che vi dicono: son cose pratiche, cose che possono succedere se non si sta attenti!…

 

La confessione è meglio farla questi giorni di via illuminativa: allora si sente poi di più, si gode di più a trattenerci col Signore. Riflettete su quello che vi dicono; non mettetevi a leggere altri libri altrimenti è inutile. Applicate tutto, ognuna a se stessa e non dire: Ah! Questo qui va tanto bene per quella là… - Va bene per te e non per quella là; se non la scusi può darsi che quel vizio venga a te. Ditelo al Signore: Illuminatemi, fate che mi conosca. Alle volte si ha un difetto… e tutta la comunità lo conosce; solo che l’ha e non lo sa. Tutte sbagliano, ed essa non sbaglia mai. Bisogna vedere se in questi giorni avete già fatto un passo da gigante o no…Che importa a me che i superiori mi stimino… che abbia tutto il necessario, che viva tanti anni,, che faccia bella figura… se non mi faccio santa … che vada giù fino al fondo… che non abbia paura ad essere disprezzata. Se anche mi dicono: quella lì non è buona a niente, non sarà mai un buon soggetto… che importa? Invece noi piuttosto pensiamo: Io farò poi anore all’Istituto della Consolata. – Il Signore non ha bisogno di questi individui.

Una persona una volta mi diceva: Guardi io ho fatto tanti studi, parlo l’italiano in regola ecc.ecc. – E allora, io risposi, non

 

È fatta per noi; noi siamo poveri missionari, non è fatta per noi:vada in qualche istituto elegante…

Basta, chiudere il mese di maggio con gli Esercizi. Per far bene la novena dello Spirito Santo ci vuole raccoglimento e voi adesso l’avete; ci vuole unione: gli Apostoli erano un cuor solo ed un’anima sola. E poi erano anche perseveranti avevano la Madonna assieme.. Ella pregava perché lo Spirito Santo discendesse su di loro in abbondanza. Fate anche voi così: siete in ritiro, ebbene siate anche voi contente di fare il silenzio interno: E poi carità vicendevole: se si sente qualche cosetta, qualche ripugnanza con qualche compagna, bisogna tagliarlo in questo tempo. Il Signore non viene se siamo così: viene solo in chi ha carità: Lui è pieno d’amore

 

SR.EMILIA TEMPO

…Ah, la mortificazione dei Santi…S.Francesco di Sales, le mosche le mordevano sulla testa e non le cacciava… E noi vogliamo andare a cercare di far penitenze e non sappiamo sopportare quel poco che il Signore ci manda.

A tanti piace S.Francesco di Sales perché non faceva storie e prendeva quel che gli davano, ma è appunto in questa santa indifferenza che sta la mortificazione.

I predicatori vi han parlato degli attacchi.. Eh, kul peirulin (al quale si ha magari il cuore attaccatoe ci rincresce non portarcelo via nel cambio di Missione). Son cose pratiche sapete!…

 

(Parla della Confessione)

Del resto bisogna camminare, anche se l’asino sia un po’ pesante… eh, cosa mai!…Bisogna tirar dritto. Bisogna vedere in questi giorni se avete già fatto il passo da gigante o no… che importa a me che i superiori mi stimino, che abbia tutto il necessario, che viva tanti anni, che faccia bella figura, se non mi faccio santa? Importa solo che mi faccia santa, che vada giù fino al fondo, che non abbia paura di essere disprezzata. Se anche mi dicono: quella lì non è buona a niente, non sarà mai un buon soggetto… che importa? Invece noi piuttosto pensiamo: io farò poi onore alla comunità… No, il Signore non sa che farne di quest’onore. Una persona mi diceva: Io ho fatto tanti studi…ecc; risposi: allora non è fatta per noi

giuseppeallamano.consolata.org