ORDINAZIONE SACERDOTALE ED ALTRI ARGOMENTI

12 marzo 1922

 

 

SR. CARMELA FoRNERIS

Ieri abbiamo avuta una grazia di più. Sicuro, abbiamo un sacerdote di più! Ringraziate il Signore. Una Messa di più nell'Istituto, sapete che cosa vuol dire? Vuol dire che il Signore è contento del nostro Istituto, perché se non fosse così lascerebbe inaridire, lascerebbe che non si formassero più sacerdoti. Perciò quando il Signore ce ne dà qualcuno di più dobbiamo far festa. Quando in un paese c'è un nuovo sacerdote è una grazia, e fortunati quelli che la capiscono. Una volta ero in un piccolo paese (Passerano) e cercavo di allevare dei ragazzini, di stradarli, perché mai nessuno in quel paese si faceva sacerdote; e son riuscito a farne due; di quel paese non ce n'era mai stato nessuno. Dico sempre ai vice-curatí, ai parroci, di curarli i ragazzi.

Per una comunità è una grazia particolare di Dio quella di aver sacerdoti, è segno che il Signore ci vuol bene. Se non ci fossero sacerdoti che cosa fate poi voi altre? Non potete né confessarvi, né comunicarvi, né far niente in missione. Ah! ringraziate, ringraziate il Signore. Pensate un po' che cos'è avere una Messa di più.

Il sacerdote s'immedesima talmente in N. Signore quando celebra che dice proprio: Questo è il mio corpo; e non dice: Questo è il corpo del Signore. Quando è all'altare non è più un uomo, è il rappresentante del Signore. Bisogna che abbiate grande stima del sacerdote. Il sacerdote, umanamente parlando, è un uomo come un altro, ha anche lui i suoi difetti, ma durante la Messa non è più un semplice uomo. Non bisogna badare ai suoi difetti e questo vi dico perché voi in missione, senza pur confondervi con essi, avrete più da fare insieme e non vorrei che perché avete visto che uno dí essi si è lasciato scappare la pazienza od ha fatto qualche altra cosa, diceste poi: lo non vado più a confessarmi da lui.

 

S. Francesco d'Assisi diceva che se avesse visto un sacerdote ed un angelo, prima avrebbe salutato il sacerdote e poi l'angelo. Un angelo non può far scendere il Signore sull'altare, non può assolvere i peccatori; il sacerdote sì. Bisogna ravvivare la fede, altrimenti si può anche perderla. L'ha persa Giuda che era anche sacerdote. Se quest'oggi non faceste altro che imparare a rispettare il sacerdote come sacerdote, cioè spogliarlo delle miserie umane che può avere, fareste già molto. Pensate che è N. Signore; che non è più lui.

Intanto ora, mentre vi dico che bisogna continuare a pregare per il processo del nostro Venerabile, vi do una buona notizia. (Il nostro Ven.mo Padre ci legge un biglietto del Card. ..., il quale dà consolanti notizie sul buon andamento della causa del nostro Venerabile). Pregate S. Giuseppe che ci faccia questa grazia (l'approvazione dei miracoli). Una volta che i medici hanno approvato questi miracoli è tutto finito, quasi tutto finito, almeno. Io voglio questa grazia da S. Giuseppe, perché s'interessa più lui del Venerabile, di quel che s'interessi il Venerabile stesso.

 

Diciamo a S. Giuseppe che importuni Don Cafasso, che la finisca e muova quelli là (i dottori) a fare il loro dovere, cioè a riconoscere questi miracoli. Così compirci l'opera mia, perché son tanti anni che si sta lì attorno, sapete; e poi, credete, è una faccenda seria; quante carte! quante spese! se uno non ha un po' di affezione non si sente di andare avanti. Ma grazie a Dio le cose vanno bene, ma voi pregate ancora il Venerabile, pressatelo perché tutti e quattro i medici approvino questi miracoli. Così avremmo presto un santo in più. Son cose che consolano. Fa tante grazie, sapete; consola massime i poveri e gli infelici. (Qui il nostro amato Padre ci parla di diverse grazie ottenute per intercessione del Venerabile da alcune persone).

Anche voi, se avete il cuore duro' se avete qualche malinconia... su, pregatelo: voi avete diritto ad essere esaudite, e lui, il Venerabile, è obbligato ad aiutarvi. Scuotetelo!

 

(Il nostro Ven.mo Padre, cambiando d'un tratto argomento s'intrattiene alcun po' a parlare della confessione e poi conclude dicendo: ) Se non commetto peccato mortale posso stare anche due o tre anni, se non ho la possibilità di confessarmi. Basta confessarsi una volta all'anno... Ma noi stiamo attenti che voi abbiate sempre dei confessori!... (Intende in missione). Di là (dai Missionari) studiano bene, state tranquille!

 

SR. EMILIA TEMPO

Una Messa di più che cosa vuol dire? Una benedizione di più; una grazia di più per questa Casa. Certo che per un paese, per una Comunità è una grazia particolare che il Signore fa. Dunque dobbiamo far festa.

Io voglio semplicità, non mi piace certa gente che dicono magari: sì, sì, ma poi girano, girano... o dalla Superiora ecc. per ottenere.

Pressare il Signore finché un giorno dica: quella lì mi chiede sempre di farsi santa in regola: là...

Chi avesse fatto il voto del più perfetto bisognerebbe che avesse fatto così con tutto il desiderio... e chi non ha fatto il voto, fare come se l'avesse fatto.

 

(Parla del nuovo sacerdote che, per ottenere prima l'Ordinazione andò da tutti per vedere se c'erano altri ordinandi ecc.) Però io non tolgo niente a lui... Lo desiderava tanto, ma gli ho detto: Vuoi quel che vuoi.

Bisogna che nel sacerdote vediate solo il sacerdote e non più la persona; e voi altre ne avete bisogno tanto più che andate in Africa. Alle volte, perché avete visto che gli è scappata la pazienza o perché non andate d'accordo in qualche miseria ... : Non mi confesso più da lui! No, invece: m'inginocchio e mi confesso lo stesso. Bisogna avere questa fede. Se quest'oggi prendeste questa venerazione pel Sacerdote, farete molto.

Certa gente che perché han qualche tentazione, credono che non ci sia scampo... Voi altre che avete il cuor duro, malinconie ecc. su, avete diritto! Su, scuotetelo... ma cominciate a far voi.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org