PRIMO GIORNO DELL'ANNO

1° gennaio 1922

 

XVI. 28-29

Ricorderete la maggior parte di voi la parabola della ficaia, di cui vi parlai nel 1° giorno dell’anno passato. Vi diceva (V. pag. 6)... Nell'anno che la Madonna, l'Angelo Custode ed i nostri Santi Protettori, figurati nel vignaiuolo, ci ottennero, abbiamo prodotto ficbi di santificazione, cioè non solo non opere cattive, e non solo foglie di virtù apparenti, ma vere virtù? Sicché Gesù il padrone ritornando a vederci dopo un anno ci trovi più avanti nella perfezione, risoluti di rassomigliare il più possibile al Padre eterno: Estote perfecti sícUt... Ognuno esamini se stesso, e veda... Fortunati coloro di voi che durante l'anno procurarono di formarsi quali la vostra vocazione richiede: più divoti, più caritatevoli, più umili ecc. Infelice invece colui che...

Ad ogni modo per tutti io imploro ancora un altro anno, promettendo a nome vostro che passerete...

Quest'anno 1922 è una grande grazia che Dio ci concede ancora nella sua Bontà, e la comprendessimo per usarne bene: Si scires donum Dei! Questo dono comprende tante grazie insieme! nell'ordine naturale e nel soprannaturale (V. Quad. X p. 3).

E’ ottima la domanda che ci suggerisce S. Bernardo per ben passare quest'anno, di interrogar ognuno se stesso: Si modo moriturus esses, hoc cogitares, hoc diceres, ed io aggiungo, hoc faceres? Il pensiero della morte quanto ci sarebbe salutare!

Secondo la nostra consuetudine in principio dell'anno vi do un Protettore per tutto l'anno, da pregare e da imitare. Per quest'anno vi assegno S. Domenico, di cui ricorre il Centenario. Egli fu un gran Santo a lato di S. Francesco d'Assisi; si distinse specialmente nel pregare e zelare la salute delle anime. Combatte gli eretici coll'arma del S. Rosario e predicando egli ed i suoi frati detti perciò Predicatori. Operò gran bene, e lo continuò nei suoi figli. Anche noi..., specialmente tutto l'anno diciamo bene il S. Rosario, e preparatevi collo studio e col lavoro all'apostolato.

XVI. 6 [vedere al 2 gennaio 1921 ]

X. 3 [vedere al 3 gennaio 1915]

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

L'avete cantato il Te Deum?... Ah! come passa il tempo! L'anno scorso vi ho parlato dei fichi. Voi non c'eravate ancora (rivolto alle nuove postulanti) perciò non lo sapete. una parabola. Un giorno il Signore andò a vedere una pianta di fichi ma non trovò frutti. Da più anni non ne faceva. Chiamato il vignaiolo disse: Ma come va? Non fa mai nessun frutto questa pianta, è meglio che tu la tagli e píanteremo altro al posto. Rincresceva al povero vignaiolo tagliarla e disse al Signore: Abbi pazienza; facciamo ancora la prova di un anno: io guarderò di metterle del concime e bagnarla bene e spero che produrrà; se poi non produce la taglieremo e sia finita. - Questo è quanto dissi l'anno scorso.

Voi siete tante ficaie, e la Madonna e l'Angelo Custode han detto al Signore: Perché spiantarle? perché mandarle via? Aspettiamo ancora un anno; noi guarderemo di usare tutte le cure necessarie in modo che non solo non facciano del male, ma acquistino anche delle virtù. - E adesso io vengo a vedere i fichi... (sorride). Non siamo solo in questo mondo per non far dei peccati, ma per far delle opere buone. L'altro giorno ho mandato via uno di là. Mi chiedeva: Ho fatto dei delitti? - Delitti?, risposi io, no no. - E allora che cosa ho fatto?

 

Non hai fatto del bene.

Oggi avrete già fatto i conti. I fabbricanti, i negozianti, chiudono anche per qualche giorno, se è necessario, e fanno l'inventario della roba e del denaro. Che cosa si è venduto? Quanta roba c'era l'anno passato? Che cosa si è guadagnato?... E fanno il conto di quel che c'era e di quel che è uscito. Se ha guadagnato, bene; ma se ha perduto che cosa sarà di quel poveretto? sarà prossimo a far banca- ruta [bancarotta].

Voi l'avrete già fatto il conto per vedere se siete in aumento o in deficienza nelle virtù. Bisogna fare i conti e vedere non solo se non ho fatto il male, ma se ho fatto il bene. Certo qui non si possono far delitti, non si possono far peccatacci, ma: ho emendato i miei difetti? E’ o non è diminuita la mia superbia di un grado? Superba ero e superba sono; e forse lo sono più di prima.

 

E l'ubbidienza? non quella materiale, ma quella di spirito; si piega quella testa? - Così della carità e di tutte le altre virtù. Quelle che erano già qui l'anno scorso, possono vedere se hanno fatto i fichi, e... buoni, non cattivi!

La superiora, la maestra fanno la parte della Madonna, dell'Angelo, e vi cureranno e non lasceranno mai di correggere. Guai! sono obbligate a correggere. Mai lasciar passare nulla, del resto poi dovranno renderne conto loro. - ... A dire qualche cosa si offendono... Oh?! Dirlo ancor più presto. - Ma bisogna aspettare il momento opportuno... - No no, qualunque momento. Voi credete di essere umili e siete superbe; credete di essere ubbidienti e non lo siete perché la testa non si piega...

 

Dunque il Signore per intercessione della Madonna, dell'Angelo e anche di S. Domenico protettore di quest'anno, vi concede ancora un anno. E i superiori dicono: noi faremo la nostra parte, piaccia o non piaccia correggeremo. Quando sarete poi in Africa penserete: Ah! quella maestra mi ha corretta, e ora son contenta.

Quanti, quanti muoiono! Ed il Signore a voi concede ancora un anno. Ma voi vi credete di vivere ancora un anno intero? Oppure due, tre, quattro mesi? Sarà sarà, ma io non posso promettervelo. Il nostro Coad. Michele mai più avrebbe creduto di morire così giovane. Aveva solo quarant'anni, era robusto. Uscito a cavallo, un giorno, non tornò più a casa. - Un giorno dovremo morire, io e voi. A me forse toccherà per il primo, perché son più vecchio... E si muore in quel giorno in cui uno meno se lo aspetta.

 

Vi dà ancora un anno non per far del male, ma per fare del bene: avanti! Se noi ci mettiamo con buona volontà in ogni ora, in ogni momento, e poi... moriamo a metà dell'anno, il Signore prende già i fichi anche se non sono maturi: vede che volete far buoni fichi, e basta. Dunque dite: Signore, io voglio proprio corrispondere alla mia vocazione, ma intieramente, non per metà. - Alle volte si dice: Voglio farmi santa, ma non da altare. Non è mica superbia volerci far sante così, sapete. Volerlo; e poi se non mi fanno il processo non fa niente. Il Signore vi dà questo anno con tutto il cuore, con tutte le grazie necessarie alla vostra vocazione. Ogni giorno, ogni ora, ogni momento è una grazia di Dio. Se si conoscesse il dono che ci fa il Signore!

 

Ognuna di voi deve avere questo impegno: di mettersi tutti i giorni, tutte le ore con volontà, senza mai scoraggirsi... Nunc coepi [adesso inconmincio]; mai lasciarsi prendere dalla malinconia ... Perché mi han fatto una correzione faccio il muso per un giorno ... E dove si va a finire? Passare tutti i giorni dell'anno come se fosse l'ultimo della nostra vita. S. Bernardo diceva così: Se ora dovessi morire, farei così? direi questa cosa? penserei a questa cosa? - In tutte le nostre azioni facciamoci queste domande, come faceva S. Bernardo.

 

Quest'anno bisogna passarlo proprio così, e far di tutto perché sia un anno di benedizioni ed il Signore sia contento di noi; altrimenti fichi sterili ed ancora dannosi per la loro ombra. Non che tutte quelle che vanno via di qui vadano via per questo motivo, no; possono essere anche sante, ma non tutte hanno questa vocazione. Quest'anno si farà così: ogni tanto lungo il giorno Vi farete queste domande.

 

Il Purgatorio secondo S. Agostino non si differenzia dall'inferno; solo non è eterno, ma il fuoco è lo stesso. Quindi, nessun gusto di andarvi per una piccola soddisfazione, per non sapersi mortificare un tantino in certe cosette che non fanno niente male, anzi fanno del bene. E state attente che abbiamo da prendere lo spirito di mortiticazione; e questo, voi, dovete farlo qui. Continuate ad essere devote dei Beati Martiri d'Uganda: veramente ve ne ho parlato poco, ma ricordatevi che saran quelli che vi aiuteranno a convertire i neri.

 

S. Domenico è protettore della preghiera e della predicazione: i suoi figli si chiamano Predicatori. Voi avete bisogno di pregare molto e bene, ed avete bisogno di divenire buone predicatricí. Avete bisogno di saper rispondere alle obiezioni che vi potrebbero fare. Laggiù vi sono i protestanti e dovrete, all'occasione, saper loro rispondere con parole precise, giuste; e combattere le loro idee.

 

Prima cosa la preghiera, ed in modo particolare il S. Rosario. Oh!... sempre ripetere: Ave Maria, Ave Maria... Eh! non sapete che è la più bella preghiera dopo il Pater? La Madonna sente volentieri ripetersi sempre questa preghiera. Il Signore ha forse fatto un libro di preghiere? A gli Apostoli che gli dicevano: Insegnaci a pregare, disse: Pregate così: Pater noster... ecc. Vedete, poche righe! Gli Apostoli gli avrebbero potuto dire di farne ancora altre, per non dover sempre ripetere la stessa; una, ad esempio, in francese, che son più armoniose, più poetiche. No no; il Signore gliene diede solo una, ed essi si contentarono di quella. Imparerete da questo Santo a dire tutto l'anno bene e volentieri il S. Rosario.

 

Poi, ora non dovete ancora predicare ma vi preparate; e come? Con lo studio. Tutto viene utile, ricordatelo; anche l'aritmetica può aiutare a salvare le anime. Per esempio: io insegno a contare a un nero, egli resta attirato; io mentre lo istruisco gli parlo un po' di religione, ed a poco a poco lo converto. Tutto serve, qualunque cosa.

 

Quando a suo tempo, andrete in Africa, sarete tanti « padricatori », o meglio « madri predicatrici ».

Invocate sovente questo Santo; dite: Dateci il vostro spirito di preghiera, fate che per mezzo della preghiera possiamo vincere tutte le difficoltà che incontreremo. Se si vuole il miracolo della conversione delle anime, bisogna pregare. E’ il Signore che fa questi miracoli, noi li otteniamo solo con la preghiera. Tutto serve a divenire predicatrici: sapere un po' di cucina, lavorare un po' nell'orto, lavar bene i piatti... tutto, tutto. Se farete bene ogni cosa vi acquisterete stima, sarete ammirate di più ed i neri saranno più inclinati ad ascoltarvi e fare quanto loro dite.

 

Ah! far del bene non consiste solo nello studiare cose alte! Non avete che fare bene l'obbedienza: studiare e lavorare secondo quanto essa dispone. S. Caterina non era mica istruita, eppure quanto bene ha poi fatto: dava dei consigli perfino al Papa...

E’ cominciato l'anno, ora... avanti!

 

SR. EMILIA TEMPO

L'anno scorso vi ho parlato del fico... Il Signore, la Madonna, l'Angelo Custode han perorato, e allora io ho detto: proviamo ancora un anno - e adesso son venuto a vedere se il fico ha prodotto...

Declina a malo et fac bonum [ allontanati dal male a fa' il bene] ... Io ero superba in principio dell'anno scorso, e superba son ancora adesso, se non lo sono di più; così per la carità, per l'ubbidienza... ma solo fare l'ubbidienza materiale...

C

orreggere. Ma a dire qualche cosa si offende... Allora ancor più presto. Oh, ma bisogna studiare il momento buono... No. Se no... altrimenti vi crederete poi umilissime ed invece siete superbissime. Così per la carità... e per l'ubbidienza.

 

Dunque: adesso incominciamo. Il Signore vi dà ancora un anno; ma siete sicure di avere ancora un anno? Il Signore ci consola se noi ci mettiamo in principio dell'anno, con buona volontà... E allora, se anche il Signore non ci lascia più un anno, anche se il fico non fosse maturo lo conta come maturo...

E non dire: ma, oh, non ho poi da farmi santa da montar sugli altari!... Sì, se non sugli altari, sotto l'altare; ma se dovessero fare il processo di Beatificazione... Oh, possibile?!...

Nunc coepi; e non perché mi han fatto una correzione, faccio il muso per un giorno... Qui il muso bisogna tagliarlo.

S. Bernardo diceva: Se ora dovessi morire, penseresti, diresti, faresti così? Si modo moriturus esses, hoc cogitas? hoc dicas? hoc facias? E tante volte al giorno si faceva questa domanda. Dunque quest'anno si farà così: di quando in quando si penserà a questo di S. Bernardo.

... prima di pranzo, star lì che ci sia tempo a pensare: questo mi umilia; son qui alla grupia [greppia] come un animale. Così pel dormire... Ad majora natus sum. [son nato per cose maggiori].

Quest'anno avrete per protettore S. Domenico e per virtù due cose: 1) la preghiera; 2) la predicazione.

E voi: 1) Dir bene il S. Rosario; pregar bene, ma specialmente il S. Rosario. 2) La predicazione; e per questo imparare di tutto, perché tutto servirà.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org