SEGUIRE LA VOCAZIONE NOVENA ALLO SPIRITO SANTO

9 maggio 1907
                                       &n bsp;                    P.U. Costa, quad. I, 157-158
Rev.mo Sig. Rettore - 9-5-1907 - Ascensione
Ieri si compì il quinquennio della partenza dei primi Missionari; partiro­no però il giorno dell'Ascensione.
In quest'occasione dobbiamo pensare a rimediare a quanto potè esservi stato nel passato quinquennio, e diportarci nell'altro in modo, che celebrando il decennio, possiamo dire, senza superbia s'intende: in questo quinquennio ho aggiustato quel poco di miseria che c'era in quel passato, e l'ho trascorso bene.
Bisogna che ringraziarne il Signore delle grazie fatte in questo tempo alla comunità, a noi insomma; se ci pensiamo bene, questi cinque anni furono an­ni di grazia di Dio, sia spirituali che materiali. Quelle spese enormi! chi si sa­rebbe immaginato che la popolazione vi avrebbe preso tanta parte! vedete nel Bollettino come van bene le offerte e le iscrizioni pei Battesimi!
Ringraziamo il Signore della grazia della vocazione e temiamo di perder­la. Non tutti quei che sono venuti qui sono rimasti, e alcuni di voi l'hanno vi­sto; possiamo dire che non avevano la vocazione; ma chi sa che alcuno di loro non l'abbia perduta? Non basta avere la vocazione, ma bisogna corrisponde­re. Chi ebbe una vocazione più certa di Giuda, chiamato dallo stesso Signore? Ma siamo obbligati a seguire la chiamata del Signore? Non siamo noi solo ob­bligati ad osservare i comandamenti, fuggire il peccato? Parlando teologica­mente, assolutamente, è vero. Ma il Signore, quando chiama uno per una via, gli assegna tutte le grazie che gli sono necessarie; e se egli non le prende, gli re­stano solo più le grazie sufficienti, e queste sappiamo che, non bastano. - Poi, poniamo pure che uno chiamato a farsi Missionario, non corrisponda alla chiamata, e rimanga semplice sacerdote, o religioso, egli non avrà più quella grande gloria dovuta al Missionario. Stella differt a stella dice S. Paolo, ed il Missionario è una stella più splendente di tutte le altre, una stella circondata da altre stelle (le anime che ha salvate), un sole insomma.
Nostro Signore Gesù Cristo, prima di salire al Cielo ha anche istituito una novena, l'unica istituita da N. S.: quella di Pentecoste. Ordinò agli Apostoli di ritornare a Gerusalemme, di star rinchiusi nel Cenacolo, non predicare, ecc., ma aspettassero la venuta dello Sp. S., senza dir neppur loro quando sarebbe venuto. - Noi dobbiamo prepararci: 1°. Con maggior raccoglimento. Lo Sp. S. non viene nel rumore e nella dissipazione. In ogni occupazione, anche nella ricreazione, non lasciarsi assorbire, aver sempre un pensiero per Dio, vivere sempre alla presenza di Dio, vivere di fede in questo modo. Le ricreazioni non bisogna che siano clamorose, quei gridii; non bisogna solo parlare quanto è necessario, ma solo come è necessario, parlar piano; quando ho da parlare a uno di qui a là (dalla cima al fondo del cortile) vado a parlargli là.
Il giusto cade in peccati veniali, ecc. ma subito sorge; diminuisce il volon­tario... che scappino... e procura che siano meno frequenti... Il Signore non guarda tanto quantum quanto l'ex quanto... con che intenzione, con che amo­re, con che affetto. Chi salverà più anime? Chi sarà più santo...
Se venisse a mancare il necessario denaro per andare avanti, andrei dal Si­gnore, dalla Madonna che ne tiene la borsa e direi: O quei laggiù non fanno il loro dovere, o qui c'è un amalecita. Certo bisogna aspettarsi quelle prove... ma se venisse a mancare quanto si richiede per procedere come si conviene, m'immaginerei che qui ci fosse un amalecita; allora verremo qui, esaminere­mo uno per uno, per vedere chi debba essere gettato in bocca ai pesci come Giona.
Non illudiamoci che sia poi un buon Missionario chi non fu un ottimo al­lievo; che sia poi umile nell'Africa, se qui è superbo; paziente, se qui non può sopportare una parola d'un compagno; infaticabile, se qui non può soffrire lo studio, il lavoro, se qui non sa sopportare il caldo, ecc. non sopporterà la sete, ecc.
Bisogna che vi esercitiate in tutte le virtù, nell'umiltà; anche nell'obbe-dienza, ecc.; ma sopratutto nell'umiltà; sentire bassamente di sé, reputarsi in­feriore a tutti. Per esempio, tu. Luigi, (rivolgendosi al più giovane fratello) de­vi crederti inferiore a tutti gli altri, e credo che non ci voglia tanta fatica; e così ognuno degli altri. Il B. Sebastiano Valfrè era tanto fisso in questo sentimento che credeva di essere sopportato dai suoi compagni e temeva da un momento all'altro di essere mandato via; eppure faceva già dei miracoli, era il lustro del­la Congregazione. Non ci vuol mica uno sforzo per farsi umili: l'umiltà è veri­tà! Esaminiamoci e guardiamo quel che abbiamo di nostro: la vita, l'ingegno, l'abilità al lavoro, la sanità è tutto di Dio; di nostro non abbiamo che il pecca­to.
Fate che questa sia proprio una casa santa; un'anticipazione del Paradiso - sì che il Signore, guardando qui, possa dire: sono contento di preparare il luogo a quella gente... parare vobis locum.
2°. Colla preghiera. Canterete o reciterete ogni giorno il Veni Sancte Sp. e poi, lungo il giorno frequenti aspirazioni, non fosse altro che il Veni Sancte Spiritus, Veni Pater pauperum; sono tanto povero di virtù; Veni dator mun-rum: datemi il dono della pietà, della scienza, sapienza, fortezza.
3°. Poi grande desiderio. Lo Sp. S. non viene se non è molto desiderato.
4°. Casa pulita: nell'esame vedere la nostra passione predominante, ta­gliare... Lo Sp. S. certo farà Egli, ma prima vuoi che facciamo noi quel che possiamo: il cuore sia almeno vuoto, se non pieno di virtù.
N. Signore avrebbe potuto Egli stesso perfezionare gli Apostoli, eppure, dopo tre anni passati con Lui, alla vigilia della Passione, disputavano chi sa­rebbe stato il primo; essere alla destra o sinistra... dopo tre anni... Gesù volle che fossero perfezionati dallo Sp. S. per insegnarci che queste cose spirituali dobbiamo domandarle allo Sp. S.
Lungo l'anno ci rivolgiamo piuttosto a N. S., e lasciamo un po' da parte lo Sp. S. e l'Eterno Padre... certo tutto resta diretto a Dio,.., ma il Signore vuole che in dato tempo ci rivolgiamo particolarmente allo Sp. S.
Voi fate già i fioretti pel Mese di Maggio... rivolgeteli anche ad onore del­lo Sp. S. Pregate Maria SS. che vi aiuti a prepararvi alla venuta dello Sp. S. Quanto ha Ella aiutato gli Apostoli nel Cenacolo!
giuseppeallamano.consolata.org