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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
6 ottobre 1907
P.U. Costa, quad. II, 72
Rev.mo Sig. Rettore - 6-10-1907 - Torino
(Dopo di aver parlato di nuove indulgenze concesse dalla S. Sede) - Le Indulgenze tantum valent
quantum sonant. Quando non si acquistano plenarie si acquistano almeno parziali; se le plenarie non si potessero mai
acquistare, sarebbe inutile che la Chiesa ce le dia. Tiriamo il colpo ad ottenerne più che possiamo. Sono i
Giansenisti che hanno messo tanti ma...
(Poi parlando della professione religiosa): Noi non facciamo contratti (quindi non abbiamo più da
pensare dopo 5 anni, se dobbiamo rinnovarli in perpetuo), ma seguiamo una vocazione. Al Signore non piacciono i
contratti;
Egli è sempre generoso. Non dobbiamo credere di fare una
carità al Signore, andando in Africa. La vocazione, se il Signore l'ha fatta sentire una volta, c'è -
il Signore non si muta siamo noi che cambiamo, è la nostra incostanza.
Non bisogna smuoversi per difficoltà; anche se il Sig. Prefetto, appena entrati, vi
mandasse a fare il ciabattino.
(Passando quindi al Ritiro Mensile): Bisogna riprendere i proponimenti degli Esercizi - togliere bene la polvere ed in
questo mese essere più fedeli. Battere sul difetto predominante; se uno non lo sa, il Signore glielo dice dal
Tabernacolo, quando gli diciamo Dominus Meus et Deus meus (Indulg. ecc.).
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Creato: Giovedì, 18 Settembre 2014 10:32
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Pubblicato: Giovedì, 01 Giugno 2006 23:00