CARNEVALE

CARNEVALE

12 febbraio 1907

Quad. III, 23
Pei giorni di carnevale (11 Febbr. 1907)

N.S.G.C, faceva la seguente profezia: mundus gaudebit, vos autem contristabimini". La prima parte della profezia si verifica in questi giorni, che il mondo tripudia; tocca a noi far avverare la seconda parte "vos autem contristabimini". Vi parlerò della S. tristezza che dobbiamo avere in questi giorni. Il mondo in questi giorni gode sfogando le sue passioni della carne: quanti disordini nel cibo e nel bere, quindi in ogni angolo ubriachi con perdita della ragione; di cui Dio li regalò:
-quante lascivie poi specialmente in certe notti ed in certi ritrovi...; e quindi quante parole oscene e bestemmie: - si dà piena soddisfazione ai sensi della vista e del tatto: - il tutto con innumerabili peccati ed offese di Dio. Felici noi che segregati dal mondo non dobbiamo assistere a questi spettacoli nauseanti alla fede ed alla morale. Non possiamo certamente immaginarci il male che si commette fuori di questa casa!
Che faremo noi in tanta depravazione? "Vos autem contristabimini ". Ecco la nostra parte davanti a Dio contristarci santamente; a ciò ci invita la Chiesa - l’esempio dei Santi - e la voce di Gesù.

1) La S. Chiesa, col colore violaceo della Settuagesima... non più alleluia... colle preghiere della S. Messa e del Breviario: "Miserere "... Tempo di tristezza e di penitenza.

2) L ’es. dei Santi. Mons. Galletti incominciava la Quar. dalla Settuagesima. S. Franc. di Sales in questi giorni usava maggior ritiratezza, e si privava di ogni ricreazione. S. Carlo B. affliggeva le sue membra con straordinarie discipline e penitenze per ristorare le piaghe che si facevano al Signore. Il B. Enrico Susone in tali giorni si asteneva da ogni cibo, e così meritò che un Angelo gli recasse dal Cielo frutti oltre ogni credere soavi e giocondi. S.M. Madd. de P. vegliava le notti intere davanti al SS., offerendo a Dio pei peccatori il Sangue di N.S.G.

3) Gesù desidera, chiama e premia la nostra S. tristezza e gli atti di riparazione. Es. B.M. Alacoque, cui apparve (Anima S. p. 91). S. Gertrude e S. Caterina da Siena (Id. p. 88).
Pratiche: Nell’Istituto nessun divertimento. Si concedono teatri e giuochi nei colleghi [= collegi] perché giovani; noi dobbiamo essere uomini quindi niun teatro. Se qualche esercizio, come in quest’anno, sia solo esercizio e di cosa seria e di missioni - La morte di Mociri fa più pena che gioia. Il nostro carnevale sarà a Pasqua con Gesù trionfante. Invece in questi giorni fervente preghiera di riparazione a Gesù Sacr. e pratica del coroncino. Studio e lavoro assiduo come e più del resto dell’anno. Così Gesù ci benedirà come suoi prediletti figli, che non hanno in mira che di amarlo e consolarlo nelle sue pene: Vos qui permansistis mecum in...

P.U. Costa, quad. I, 149
Rev.mo Sig. Rettore - 12-2-1907
Voglio che nell’Istituto questi giorni (di carnevale) siano sempre un tempo di riparazione: per secondare lo spirito della Chiesa che comincia il suo letto fino da Settuagesima; per imitare i Santi che in questi giorni si affliggevano con speciali penitenze; infine perché il Signore lo desidera, come si espresse apparendo alla B. Margherita Maria Alacoque. "Consolantem me quaesivi et non inveni - Sustinui qui simul mecum contristaretur e non fuit. " Anche le anime pie non capiscono come per riparare convenga in questi giorni astenersi anche dai piaceri leciti. "Mundus gaudebit, vos vero contristabimini", dice il Signore, ma poi soggiunge: "tristitia vostra vertetur in gaudium".

giuseppeallamano.consolata.org