28 febbraio 1905
P.U. Costa, quad.
1,129
S. Rettore 28-2-1905
Inculca grandemente la divozione a S. Giuseppe dicendolo, con S. Francesco di
Sales, in cielo in corpo ed anima; in santità subito dopo Maria SS. (sebbene in cielo pure non convengano i
paragoni: non est inventus similis illi: ognuno).
Egli è onnipotente per volontà di Dio;
siategli quindi tanto tanto devoti: egli vi otterrà qualunque grazia.
Fra le diverse sentenze circa i
santi, dice S. Alfonso, bisogna sempre prendere quella che torna loro di maggior gloria. Per quanto onoriamo S. Giuseppe,
non l’onoreremo mai come l’onorò Gesù restandogli soggetto per tanti anni: ed i Protestanti
temono che nell’onorare i Santi ci scapiti l’onor del Signore. In tal caso sarebbe Egli che ci avrebbe dato il
cattivo esempio!, ecc.
Io voglio che nell’Istituto regni la pietà, lo studio e sopratutto una
santa semplicità, concordia, allegria fraterna, confidenza coi superiori, ecc... Chiedete buon spirito per qui e
per l’Africa et haec omnia adjicentur vobis. Omnia quaecumque facitis, in gloriam D.N.J.C, facite.
Chiedete a S. Giuseppe le grazie spirituali ed egli è tanto buono, che vi concederà anche le materiali.