DISTRAZIONI E TENTAZIONI

14 maggio 1905

P.U. Costa, quad. I,130
Sig. Rettore 14-5-1905

Quando ci vengono distrazioni nell’orazione, non rompiamoci il capo per iscacciarle, ma rivolgiamoci con calma a N.S., diamo uno sguardo al S. Tabernacolo dicendo: Signore! Non voglio io far tutto per la vostra maggior gloria? et similia. Così pure nelle tentazioni, offriamole al Signore che le bruci, non martelliamoci il capo per scacciarle, che quanto più tentiamo scacciarle, tanto più il pensiero s’ostina a starvi: non siamo obbligati a resistere positivamente ad alcuna tentazione, anzi tante volte non è conveniente farlo.

giuseppeallamano.consolata.org