ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE – S. FRANCESCO DI SALES

29 gennaio 1904

Quad. I, 13-14
1904
Festa di S. Francesco di Sales
e Te Deum pel 1° Triennio dell’appr. dell’Istituto
Si compiono oggi tre anni dacché il nostro ven. Arcivescovo si degnava di approvare l’istituto ed il suo regolamento ad 3um .

Esaminando questo tempo non abbiamo che da ringr. vivamente il Signore per le grazie che fece all’istituto ed a ciascun membro in particolare. Allora era un piccolo seme che..., ed ora... Ciascuno poi deve ringr. della grazia della vocazione, grazia singolare...; non concessa a tanti altri, dei quali alcuni erano anche qui durante il triennio... Solo in Paradiso ben capiremo... Cantiamolo questo Te Deum di gran cuore, come lo faranno i nostri fratelli in Africa, ai quali perciò ho scritto...
E poi? Animo a conservare la preziosa vocazione, ed a renderla stabile e copiosa colla pietà, studio e lavoro... Se tanto il Signore fece nel 1° triennio, che non farà in un secondo. La proporzione sarà non aritmetica, ma geometrica. Tocca a noi meritarci tanta benedizione, sicché fra tre anni o qui od in Africa cantando altro Te Deum...

E questa data per noi così consolante coincide colla festa di S. Francesco di Sales. Ciò non fu a caso; ma nelle viste della Div. Provv. e forse nella mente del nostro Arcivescovo fu appunto in questo giorno approvato l’istituto per porto sotto la prot. di questo gran santo apostolo del Chiablese. Mentre S. Franc. è protettore del Clero in Piemonte, es. le Cong. dei Preti, il Sem. e sp. il Convitto, lo deve pure essere dei missionari del Piemonte che vanno in Africa a formare un nuovo Piemonte cristiano.
Egli fu un missionario che convertì alla fede cattolica ben 72m eretici, fu un modello dei missionari perché ne ebbe tutte le qualità e le dimostrò durante tutta la vita. Nato da nobile..., si preparò colla pietà e lo studio alla div. vocazione; solo si doleva di non aver imparato un mestiere perché come S. Paolo, avesse potuto guadagnarsi il pane necessario, come disse... (S. Frane, modello...).

Chiamato da Dio, anzi si offrì egli stesso alla difficile missione con generosità non badando alla volontà dei parenti, anzi contro, poiché il padre... Giunto solo dimostrò uno zelo tutto suo... Zelo improntato a , purità d’intenzione, a spirito di sacrifizio e specialmente a mansuetudine. Vediamo... Con tali qualità fu un degno missionario ed apostolo...
E voi, cari giovani..., anche voi...


P.U. Costa, quad. 1,125

Signor Rettore - Venerdì 29-1-1904
Da S. Francesco di Sales dobbiamo imparare particolarmente: lo zelo;
purità d’intenzione, dolcezza, (non debolezza, fortezza calma); disinteresse, non egoismo, spirito di sacrificio. Assuefatevi ora a quei piccoli sacrifizi sì interni che esterni per potere fare poi a suo tempo quei più grandi. Quel naturale non mi va a genio, ebbene gli andrò ancor più insieme; nell’Istituto dobbiamo formare un solo naturale, una pasta sola, amarci proprio come veri fratelli, e pensando alle grazie fatteci ed alla nostra corrispondenza considerarci senza sforzo inferiori a tutti.

giuseppeallamano.consolata.org