FESTA DEL NOME DI GESÙ

12 gennaio 1908
Quad. IV, 21-22
Festa del SS. Nome di Gesù (1908)
Cara Festa è questa del SS. Nome di Gesù. Cara per tutti e partico-larmente per noi. Come è dolce questo nome! È come l'olio che (S. Bern. lez. 2° nott.). S. Paolo nelle sue lettere lo pronuncia un 243 volte;
e S. Agostino diceva non trovar buona una lettura, dove non trovava il nome di Gesù (Anima Santa Bernardo).
Noi poi missionari siamo destinati a portare questo nome ai genti­li, come S. Paolo e per questo Nome dovremmo tutto patire come lui (Vedi storia voc. S.P.).
Nella S. Messa e nell'Uffìzio di questo giorno si parla molto del nome di Gesù alle genti (Vedi). Conclusione. Se ogni cristiano e più ogni religioso deve essergli dolce questo nome, tanto più a noi che dob­biamo questo nome portare... non essendovi altro nome in quo oportet nos salvos fieri. Come Gesù Crocifisso dovete predicare, così annuncia­re il nome di Gesù, come S. Paolo...
Prendiamo grande affetto a sì caro nome, facciamolo fin d'ora co­noscere ed amare. Non sia mai che pronunciamo la seconda parola sen­za la prima almeno in italiano, che suonerebbe male, e quando è conve­niente aggiungiamogli Nostro Signore prima. Ripariamolo contro le bestemmie col Sia lodato Gesù Cristo. Vedete, quando ci sono carri o risse, in cui è probabile la profanazione di si santo nome, diciamo subi­to la giaculatoria; forse impediremo la bestemmia; se no almeno Gesù sarà prima lodato che profanato. Preghiamo che questo nome sia l'ulti­mo con Maria e Giuseppe che pronunzieremo in punto di morte; Esso sarà la nostra salute: Jesu esto mihi Jesus.
P.U. Costa, quad. II, 88- 89
Rev.mo Sig. Rettore - 19-1- 1908
Dopo aver commentato con ardente affetto gran parte delle Lezioni di S. Bernardo sul SS. Nome di Gesù:
Quando pronunziate questo SS. Nome, bisogna che sentiate come un gu­sto: è cibo. Pronunziatelo più spesso che potete, specialmente colle giaculato­rie indulgenziate: Gesù mio misericordia. Sia lodato Gesù C., ed altre.
Diciamo noi spesso quello che facciamo ripetere ai moribondi: O Jesu, esto mihi Jesus! Speriamo che le nostre ultime parole siano: Gesù, Maria, Giuseppe.
Poi ripariamolo quando lo sentiamo bestemmiato (è vero però che gene­ralmente si bestemmia solo la seconda parte), dicendo almeno col cuore (quando non si può far altro, per non farli bestemmiare di più) Sia lodato G.C.; Gesù mio, misericordia!
Vedete, quando passo per la via Basilica, al sabato specialmente ingom­bra di carri, e m'accorgo che i carrettieri stanno questionando, onde posso prevedere che avverranno probabilmente bestemmie, riparo prima: Sia lodato G.C., e qualche volta non sento alcuna bestemmia, questionano sì, ma non bestemmiano: che se non riesco ad impedirle sempre, voglio almeno che il Si­gnore abbia prima la lode che la bestemmia. (E non è pensar male aspettare che abbiano a bestemmiare; ne dicono di tutti i colori...).
Poi anche fare inchino al Nome di Gesù, e se mai non è da farsi col corpo, almeno col cuore. Noi in coro siamo obbligati: inchini, genuflessioni, alzarsi quando è tempo, star in piedi o seduti... e non sono cose piccole ... avanti a Dio sono grandi...
Ricordatevi dunque: Jesus mel in ore, in aure melos, in corde jubilus.
(Prima di lasciarci, rispondendo agli auguri per il compleanno, e parlan­do di S. Agnese nel cui giorno festivo fu battezzato): Ricordatevi quelle sue parole che sono così belle: Quem cum amavero casta sum - Quem cum tetigero munda sum - Quem cum accepero virgo sum.
giuseppeallamano.consolata.org