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Scritto da Beato
Giuseppe Allamano
9 maggio 1909
Quad.V, 11-12
4 Dom. dopo Pasqua 1909
Nell'odierna epistola de tempore la S. Chiesa ci fa leggere un tratto della lettera di S. Giacomo, nel
quale parla della virtù della pazienza, ed anima i fedeli a sopportare i travagli con allegrezza,
adducendo la ragione che la pazienza perfeziona tutte le nostre virtù. Prendo occasione di dirvi qualche cosa
di questa virtù sì eccellente e sì necessaria ai missionari. Vedremo: la natura di questa
virtù; - quale il suo oggetto;
-Motivi che abbiamo di essere
pazienti; - i gradi di tale virtù; ed i mezzi per acquistarla.
1. La pazienza è parte potenziale (S. Tom.) o integrale (Chouppe) della
fortezza perché... (Chouppe, - Nepveu - Scaramelli e la Perf. Cristiana). Adunque desso è una
virtù che sostiene l'animo contro la tristezza cagionata da un male presente, modera i movimenti dell'animo
perché non rimanga oppresso dalle avversità, ma si tenga eguale e le sopporti con
tranquillità.
2. Oggetto della
pazienza (V. Nepveu p. 216).
3. Motivi:
1) Dottrina ed esempii di N.S.G.C. (Nepveu); - 2) Beni che derivano dalle tabulazioni sia ai
peccatori, sia ai tiepidi, come ai giusti (Nepveu); - 3) l'inevitabilità in questa vita ed il premio eterno
(Scaram. Dir. Asc. p. 235).
4. Tre gradi
(V. Scaramelli p. 250).
5. Mezzi per
acquistarla: 1) Orazione, specialmente la S. Comunione e la vista del Crocifisso; - 2) frastornare la mente
dagli oggetti che ci affliggono o considerarli come mandati da Dio (le pietre contro Davide) pel nostro bene e non
dalla malizia altrui. (Scar. 255 e Nepveu p. 236).
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Creato: Lunedì, 05 Giugno 2006 17:58
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Pubblicato: Domenica, 04 Giugno 2006 23:00