PAZIENZA - IV DOMENICA DOPO PASQUA

       9 maggio 1909
Quad.V, 11-12
4 Dom. dopo Pasqua 1909
Nell'odierna epistola de tempore la S. Chiesa ci fa leggere un trat­to della lettera di S. Giacomo, nel quale parla della virtù della pazienza, ed anima i fedeli a sopportare i travagli con allegrezza, adducendo la ragione che la pazienza perfeziona tutte le nostre virtù. Prendo occasio­ne di dirvi qualche cosa di questa virtù sì eccellente e sì necessaria ai missionari. Vedremo: la natura di questa virtù; - quale il suo oggetto;
-Motivi che abbiamo di essere pazienti; - i gradi di tale virtù; ed i mezzi per acquistarla.
1. La pazienza è parte potenziale (S. Tom.) o integrale (Chouppe) della fortezza perché... (Chouppe, - Nepveu - Scaramelli e la Perf. Cri­stiana). Adunque desso è una virtù che sostiene l'animo contro la tri­stezza cagionata da un male presente, modera i movimenti dell'animo perché non rimanga oppresso dalle avversità, ma si tenga eguale e le sopporti con tranquillità.
2. Oggetto della pazienza (V. Nepveu p. 216).
3. Motivi: 1) Dottrina ed esempii di N.S.G.C. (Nepveu); - 2) Beni che derivano dalle tabulazioni sia ai peccatori, sia ai tiepidi, come ai giusti (Nepveu); - 3) l'inevitabilità in questa vita ed il premio eterno (Scaram. Dir. Asc. p. 235).
4. Tre gradi (V. Scaramelli p. 250).
5. Mezzi per acquistarla: 1) Orazione, specialmente la S. Comu­nione e la vista del Crocifisso; - 2) frastornare la mente dagli oggetti che ci affliggono o considerarli come mandati da Dio (le pietre contro Da­vide) pel nostro bene e non dalla malizia altrui. (Scar. 255 e Nepveu p. 236).
giuseppeallamano.consolata.org