OBBLIGO DI TENDERE ALLA PERFEZIONE

14 dicembre 1909
Quad. V, 18
Dicembre
Obbligo che abbiamo di tendere alla perfezione
Come cristiani già siamo obbligati a tendere alla perfezione e santi­tà. N.S. lo disse a tutti: estote perfecti sicut pater vester coelestis perfectus est: siate perfetti...
Come religiosi questo è uno speciale dovere sotto pena di pecca­to. I religiosi non sono proprio tenuti ad essere attualmente perfetti, ma a tendervi di continuo, quindi conatus semper proficiendi. - Che dire poi come sacerdoti od aspiranti al sacerdozio? Sta scritto: sancti estote, quia ego sanctus sum. Il primo motivo per farci perfetti e santi è la vo­lontà di Dio: haec voluntas Dei sanctificatio vestra.
Il secondo motivo è per corrispondere all'altezza della nostra voca­zione di missionari. Se non saremo tali, non faremo bene; infelice quel missionario che senza vera virtù si pone... Invece quanto bene...
Infine per la comodità e facilità che abbiamo qui di spogliarci dei vizi e difetti, e di ornarci d'ogni virtù. In questa casa tutto è ordinato a questo scopo... (P. Bruno - Conf. al Clero p. 1-3).
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