ESAME DI FINE ANNO

29 dicembre 1912
P.P. Albertone, quad. V, 4-7
Domenica - 29-12-1912
a) Siamo alla fine dell'anno, si è nell'anno nuovo. Bisogna che facciamo i nostri conti come i mercanti. Il da fare ed il fatto. Le grazie che abbiamo rice­vute e la corrispondenza ad esse. Quante! Sia nell'ordine naturale che nell'or­dine soprannaturale!
b) Nell'ordine naturale: la conservazione, che è una continua creazione. Quanti sono passati all'eternità! 42 morti pochi dì fa in Torino. Verrà un anno in cui moriremo anche noi.
La salute. Quanti sono ciechi, sordi, senza ingegno o memoria, queste so­no tutte grazie che abbiamo ricevuto e di cui dobbiamo fare l'esame.
c) Nell'ordine soprannaturale: i Sacramenti — la conservazione della vo­cazione, gran pensiero che non potremo mai comprendere... che fortuna in Africa, come quella suora contare mille battesimi, forse qui non avrebbe mai battezzato uno! Ecco che cos'è l'Apostolato!
E poi ancora buone ispirazioni, avvisi dei Superiori, letture a tavola, oc­casioni di vincersi, quante, quante.
Singulariter sum ego — Non fecit taliter omni nationi.
d) E la mia corrispondenza? Che nessuno abbia da dire: Ero più buono prima! Oh, vergogna! Un anno, ad quid? fu infruttuoso! Credo che nessuno avrà da dire ciò, ma tutti certo avremo da umiliarci.
Se queste grazie fossero state date ad un altro forse ne avrebbe cavato ben maggior profitto. Quale obbligo abbiamo di tendere alla perfezione! Ringra­ziarne il Signore se abbiamo fatto qualche cosa contro la passione dominante: Sine me nihil potestis tacere, né poco né molto, nihil (S. Ag.).
Non scoraggiamoci di aver fatto poco, se è proprio poco, e preghiamo la Madonna che ci aiuti, Ella supplisce alla buona volontà come se avessimo fat­to molto. Facciamo un atto di contrizione perfetta: Vorrei, o Signore, essermi fatto santo, voglio incominciare... in modo da essere contento alla fine di que­sto. Volontà di ferro...! per corrispondere subito... Timeo Jesum transeuntem! Molto meglio non avere che non aver corrisposto!
e) Pertanto di quest'anno, ho scelto un gran Santo: S. Alfonso M. di L. Aiuto ed esempio ai Sacerdoti ed ai Teologi per lo studio della morale.
Per tutti poi, dobbiamo imitarlo nell'amore a Gesù Sacramentato ed a Maria SS. Egli fu distinto in questi due amori, fin da giovane faceva la visita -da cui riconosce la sua vocazione; Indi fondazione del suo istituto. Divotissimo di Gesù ad 84 anni faceva a tutti i conti [ = costi] la genuflessione e poi lo tiravano su perché non poteva più alzarsi. Della Madonna poi parla con gran­dissimo affetto; un dì predicando intorno alla Madonna, partì un raggio dal quadro di essa che lo colpì in fronte. Confidava tutto a Lei.
f) Cerchiamo adunque di ben cominciare per poter poi essere contenti alla fine, e se non ci saremo più, Deo gratias, in Paradiso saremo felici.
Emendiamo i difetti di tutti i dì, quegli ordinari, cerchiamo di vincerci nella passione dominante. Se il Signore non ce ne darà altri (anni) utilizzeremo ben bene questo. È un mistero la vita e la morte!
giuseppeallamano.consolata.org