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Scritto da beato Giuseppe Allamano
11 maggio 1913
P.P. Albertone, quad. V, 94 - 96
Conferenza dell' 11 Maggio
(Dopo la lettura dei voti d'esame)
Lo Spirito Santo vi dà tutti dieci. Non siete ancora veri Agikuiu, vuol dire che i voti quando sono
così animano.
Per ricevere lo Spirito Santo, pregare con
divozione la Madonna: Erant unanimiter perseverantes... cum Petro. Se non si è nella Chiesa non si riceve. Per
riceverlo bisogna essere coll'Apostolo Pietro.
Che cosa sono i
doni dello Spirito Santo? Che differenza vi è tra virtù e dono? L'uffizio delle virtù è di
menare l'uomo all'esercizio delle opere buone col suo libero arbitrio. Questo è virtù. L'abito è
l'accrescimento di tanta virtù, ma siamo sempre noi.
L'uffizio del dono invece è di inclinare il giusto ad arrendersi, ad assoggettarsi all'impulso,
è un movimento che gli viene di fuori per le opere buone.
Nelle virtù operiamo noi, nei doni è Lui, lo Spirito Santo. I 7 doni dello Spirito Santo li
nomina Isaia: Spiritus sapientiae et intellectus, spiritus consilii et fortitudinis, spiritus scientiae et pietatis,
Ispiritus timoris Dei.
Ebbene sono doni, e conviene pregare,
perché sono regali, doni. Quale importanza hanno! Sapienza, intelletto ci fanno vedere le cose lì, come
fossero sotto gli occhi. La sapienza per giudicare delle cose celesti; gli Israeliti sensuali cercavano le
cipolle; no, dobbiamo cercare le cose del Cielo.
Sapienza, ci
dà il gusto, fa che gustiamo le cose spirituali: "omnia arbitror ut stercora ut Christum lucri faciam",
stercora tutto il resto.
Intelletto - Certuni credono come
vedessero; è un'illuminazione che sgombra le tenebre, e dà la pace nel credere. Certi rozzi sapevano
parlare così bene delle cose del Cielo!
Consiglio —
Farvi vedere le tentazioni e darvi i mezzi per vincerle, per noi e per gli altri.
Così di seguito: la scienza, conoscere; fortezza contro la debolezza nostra che ci spinge col
suo impulso.
Pietà — S'inferisce piuttosto a questo:
a non avere il cuor duro, ma dolce a tutti i doveri verso i Superiori, ed ammollisce i nostri cuori.
Timore di Dio — Confige timore tuo renes meos — Tremare dei segreti
giudizii di Dio.
Importanza adunque grande per doverli domandare,
perché non è obbligato a darceli. Pel Missionario fortezza vera. Ma però il vero dono è
quello di gustare, di godere della pietà.
Continuate a
cantare quella bella senquenza, comprende tutte le grazie e i doni e così ci aiutiamo in tutti i modi.
Fate bene novena, ottava e Mese di Maria.
(Termina colle Ordinazioni). I nostri due diaconi (Don Ferrero e Don Maletto). Uno santo
Stefano e l'altro S. Lorenzo. Preghiamo che lo Spirito scenda sulla Casa e sulle Missioni. C'è bisogno che
illumini secondo il meglio: non siamo qui per fare solo il bene, ma per fare meglio che si può.
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Pubblicato: Martedì, 30 Novembre -0001 00:00