IL DONO DELLO SPIRITO SANTO

11 maggio 1913
P.P. Albertone, quad. V, 94 - 96
Conferenza dell' 11 Maggio
(Dopo la lettura dei voti d'esame)
Lo Spirito Santo vi dà tutti dieci. Non siete ancora veri Agikuiu, vuol dire che i voti quando sono così animano.
Per ricevere lo Spirito Santo, pregare con divozione la Madonna: Erant unanimiter perseverantes... cum Petro. Se non si è nella Chiesa non si riceve. Per riceverlo bisogna essere coll'Apostolo Pietro.
Che cosa sono i doni dello Spirito Santo? Che differenza vi è tra virtù e dono? L'uffizio delle virtù è di menare l'uomo all'esercizio delle opere buone col suo libero arbitrio. Questo è virtù. L'abito è l'accrescimento di tanta virtù, ma siamo sempre noi.
L'uffizio del dono invece è di inclinare il giusto ad arrendersi, ad assog­gettarsi all'impulso, è un movimento che gli viene di fuori per le opere buone.
Nelle virtù operiamo noi, nei doni è Lui, lo Spirito Santo. I 7 doni dello Spirito Santo li nomina Isaia: Spiritus sapientiae et intellectus, spiritus consilii et fortitudinis, spiritus scientiae et pietatis, Ispiritus timoris Dei.
Ebbene sono doni, e conviene pregare, perché sono regali, doni. Quale importanza hanno! Sapienza, intelletto ci fanno vedere le cose lì, come fosse­ro sotto gli occhi. La sapienza per giudicare delle cose celesti; gli Israeliti sen­suali cercavano le cipolle; no, dobbiamo cercare le cose del Cielo.
Sapienza, ci dà il gusto, fa che gustiamo le cose spirituali: "omnia arbitror ut stercora ut Christum lucri faciam", stercora tutto il resto.
Intelletto - Certuni credono come vedessero; è un'illuminazione che sgombra le tenebre, e dà la pace nel credere. Certi rozzi sapevano parlare così bene delle cose del Cielo!
Consiglio — Farvi vedere le tentazioni e darvi i mezzi per vincerle, per noi e per gli altri.
Così di seguito: la scienza, conoscere; fortezza contro la debolezza nostra che ci spinge col suo impulso.
Pietà — S'inferisce piuttosto a questo: a non avere il cuor duro, ma dolce a tutti i doveri verso i Superiori, ed ammollisce i nostri cuori.
Timore di Dio — Confige timore tuo renes meos — Tremare dei segreti giudizii di Dio.
Importanza adunque grande per doverli domandare, perché non è obbli­gato a darceli. Pel Missionario fortezza vera. Ma però il vero dono è quello di gustare, di godere della pietà.
Continuate a cantare quella bella senquenza, comprende tutte le grazie e i doni e così ci aiutiamo in tutti i modi.
Fate bene novena, ottava e Mese di Maria.
(Termina colle Ordinazioni). I nostri due diaconi (Don Ferrero e Don Maletto). Uno santo Stefano e l'altro S. Lorenzo. Preghiamo che lo Spirito scenda sulla Casa e sulle Missioni. C'è bisogno che illumini secondo il meglio: non siamo qui per fare solo il bene, ma per fare meglio che si può.
giuseppeallamano.consolata.org