VITA DI FEDE

17 agosto1913
Quad. VIII, 39- 40
A S. Ignazio (Agosto 1913)
Vita di fede
(Ai Chierici ed ai giovani e Suore)
Venuti a passare le vacanze a S. Ignazio, dobbiamo vivervi in mo­do degno del luogo. Locus iste sanctus est: - pavete ad Sanctuarium meum. Qui non è un Hotel...; tanti potrebbero invidiare la nostra for­tuna. .. Rendiamoci degni di godere la carità che Dio ci fa di questa san­ta casa. E come? Con vivervi vita di fede. A ciò ci muovono quattro motivi:
1. La presenza di Gesù Sacramentato. Egli è lì a pochi passi da noi vivo come in Paradiso, e vi sta giorno e notte tutto il tempo delle nostre vacanze; vi sta solo per noi, altrimenti non vi sarebbe. Riflettiamo noi a questa verità, e pensandoci ci regoliamo conforme alle conseguenze che da lei derivano? Noi non solo in Chiesa, ma per tutta la casa dobbiamo continuamente aggirarci attorno all'Altare di Gesù, sia passeggiando pei corridoi, sia nelle nostre celle, tutte disposte intorno a Gesù. Gesù col suo occhio, che penetra anche i muri, ci guarda continuamente e quasi mendica da noi un pensiero, un affetto, una Comunione Spiritua­le. E noi corrispondiamo atanto amore. Ognuno lo faccia da sé e lo ri­cordi ai compagni. Quante grazie!
2. La presenza di S. Ignazio, cioè il luogo da lui scelto per trono delle sue grazie — non solo passate, ma anche odierne... corporali e spirituali. Al Santo ricorriamo sovente, come al padrone della casa; egli ci darà la grazia di ben corrispondere alla nostra vocazione, che formò il gran Missionario il Zaverio, e tanti altri in vita e colla sua fondazione...
3. Tante anime, specialmente sacerdotali, che qui si convertirono, si santificarono e presero forti risoluzioni; di vocazioni... Es. V. Cafasso, D. Ellena; D. Oreglia, D. Mosca ecc. Tamietti ecc. A me pare che lo spirito di tanti Esercitandi aleggi tra queste mura, girino a fare il Para­diso qui dove corrisposero alle grazie. Quelle pietre che calchiamo, le passò D. Cafasso... che senso di rispetto.
4. È santo questo luogo per noi medesimi, che siamo parte di un Istituto, ordinato a formare santi missionarii, e perché come santo ven­ne approvato e lodato dalla S. Chiesa. Per corrispondere al fine primo del nostro Istituto dobbiamo santificarci, e ciò faremo vivendo di fede.
Fortunati voi, cari miei, se passerete questo tempo prezioso con ta­le spirito... Non solo le forze del corpo, ma più quelle dell'anima ver­ranno ristorate e fortificate... Che al termine nel partire da questo monte possiate tutti benedire questi giorni...
giuseppeallamano.consolata.org