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Scritto da beato Giuseppe Allamano
2 novembre 1913
P.P. Albertone, quad. V, 140
2 Novembre 1913
(Lettera del Ch. Spinello ai due Sacerdoti partenti Don Bodino e Don Prina. Lettera del
Coad. Carlo (Carleide). Lettera di Don Chiomio ai partenti del suo corso).
È commovente in tutti i modi: da una parte e dall'altra. Certamente schianto sopra schianti,
il mio cuore sarebbe abbattuto se non fossi certo che tale è la volontà di Dio.
Il Signore susciterà altri dopo questi; l'opera è di Dio. Questa casa andò sempre
moltiplicandosi finora, ma non è il numero che importa, è lo spirito, che non vi sia fra noi nessun
"amalecita" e poi potrò dire alla Consolata: "Pretendo tante grazie".
Il Signore ha sete di anime, adunque, da Missionari sta a noi a seguirlo, e
lui ci darà i mezzi.
Ringraziamo il Signore di tutte le grazie che ci ha
fatto. Siate un cuor solo ed un'anima sola, sia quei che partono, che quei che restano. L'opera è sua, il Signore
l'ha benedetta, e come si è fatto del bene nel Gikuiu così nel Kaffa; io non vedrò, ma forse andrete
anche nel Giappone, Tibet; come San Francesco Zaverio che voleva girare dalla Cina, Russia, Germania, e convertire tutto
il mondo. Sarà quello che cum salute et gaudio li accompagna, ed un felice viaggio ai Missionari ed alle
Suore, e vi aggiungo ancora una parola: Vivere di fede, e tutto andrà bene.
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Creato: Giovedì, 18 Settembre 2014 10:33
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Pubblicato: Mercoledì, 07 Giugno 2006 23:00