NOVENA DI PENTECOSTE

22 maggio 1914
P.P. Albertone, quad. V, 247-248
22 Maggio (Venerdì)
Oggi è cominciata la novena dello Spirito Santo. Cioè la venuta dello Spi­rito Santo negli Apostoli, e verrà anche nei nostri cuori.
Vedete: ha molta importanza: fu istituita questa novena da N. Signore stesso: il Signore che lo disse agli Apostoli: «ritornate a Gerusalemme, radu­natevi in orazione, aspettate lo Spirito Santo». Vedete, ci sono tante novene, ma questa è stabilita proprio da N. Signore. Basterebbe questo per eccitarci a farla bene: e poi basta esaminare i frutti che ne derivarono negli Apostoli. Chi la fa bene, riceve tutte le grazie. Il Signore dabit spiritum. Quindi bisogna far bene questa novena. Come bisogna farla? Poco, ma bene. Canterete la Se­quenza al mattino: cantatela con affetto, bisogna ripeterla poi lungo il giorno: Veni Pater pauperum, vieni da me che sono povero di virtù, «veni Dator munerum», abbiamo bisogno di aiuti, nello studio, per capire ecc... volontà, reci­tatela con gioia.
Lo Spirito Santo non va che in quelle anime che lo desiderano. Dunque, bisogna 1° desiderare di riceverlo, 2° preparargli il nostro cuore. E come pre­parargli il cuore? Un po' di raccoglimento: dire di tanto in tanto qualche gia­culatoria. Ciò che aiuta tanto è la carità vicendevole. Nel cenacolo gli Apostoli erano con Maria, tutti d’accordo, unanimiter, nessun dissapore; questa è una disposizione necessaria; se alcuno ha qualche ripugnanza con un compagno trattarlo bene; 3° pregare la Madonna: essa era in mezzo agli Apostoli, ed ha aiutato molto a fare discendere lo Spirito Santo. Essa rimase nel mondo inter­ceditrice, e vide propagarsi la fede e poi morì.
Diciamolo: Emitte spiritum tuum et creabuntur. Il mondo ed il mio inter­no resti una nuova creatura. Rinnoverai la terra del mio cuore, che ha poca pietà, domandare di essere più pio. Domandate tutti i sette doni, ed in abbon­danza. Vedete la trasmutazione degli Apostoli; prima superbi, ambiziosi, di­sputavano chi doveva essere il primo: venendo lo Spirito Santo li ha cambiati addirittura in uomini forti; e dicono agli ebrei: dobbiamo ubbidire a Dio e non agli uomini. Mettete attenzione, per invocarlo, poi molta carità, poi essere di­voti di Maria.
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