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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
28 settembre 1914
P.P. Albertone, quad. V, 279-281
28 settembre
(ai soli chierici in Cappella)
Gli esercizi sono quasi finiti; se parlassi ai giovani direi che si facciano coraggio, ma
parlando a voi, dovete provarne un vero dispiacere, dovete trovare cosa dolce in trattenervi con Gesù nel
silenzio; e procurate di fare bene questi ultimi giorni, se non avete passato tanto
bene gli altri. Vedete: gli esercizi si compongono di tre parti: della via purgativa, illuminativa ed unitiva: ora siete
nella via unitiva, e dovete proprio cercare di trarne frutto tenendovi uniti a Gesù, nel silenzio. Vedete:
quest'anno; la regola dice che per la professione è assolutamente necessario
un anno, assolutamente alla validità, proprio come dice la Chiesa: almeno! Ma le costituzioni
dicono che il Superiore può allungare questo tempo per un secondo anno.
Io avrei scrupolo di non fare eseguire tutta la regola, ond'è che finora per mancanza d'individui non si
poté, ma ora si va ordinando le cose a poco a poco. E questo ve lo dico perché nessuno giudichi, non
dobbiamo essere giudicati da voi, ci abbiamo pensato avanti al Signore, e perché nessuno pensi: «ma...
forse qui, forse là...», no; ve l'ho detto come padre in famiglia, e si farà così: si
farà l'eccezione per uno che sia già avanti negli studi ecc.
così potrete prepararvi meglio e poi insieme alle ragioni che vi ho dette ve ne sono cento altre che non dovete
sapere, e basta. E poi stante la necessità: d'or innanzi i professi non reciteranno più l'uffizio;
vedete, mi rincresce molto, doverlo togliere, perché da esso aspetto molte grazie per la comunità. Ma
la necessità così vuole e voi farete così, e lo reciteranno solo più i novizi e quelli del
primo anno, e procurino quelli che lo recitano di recitarlo bene, con attenzione, e gli altri dovrebbero sentirne dolore e
quasi se fosse possibile qualche volta non dico tutto, ma recitarne qualche parte. Sapete il fatto dei monaci di S.
Brunone. S. Brunone fu chiamato a Roma, ed i suoi monaci si scoraggiavano a poco a poco, e si perdevano d'animo e allora
comparve la Madonna che promise che avrebbe benedetta la comunità ed i monaci sarebbero durati sempre ove
avessero recitato il suo uffizio.
Vedete dunque, io attribuisco a questo
ufficio molte grazie e ne aspetto molte, questo uffizio s'era sempre recitato nell'Istituto fin da principio, quantunque non vi fosse nelle costituzioni, ma ora si farà così. Dunque
facciamo il possibile per farci santi, e il Signore ci benedica.
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Creato: Venerdì, 09 Giugno 2006 07:45
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Pubblicato: Giovedì, 08 Giugno 2006 23:00