PER LA FESTA DI S. FEDELE DA SIGMARINGA

23 aprile 1915
Quad. X, 25
Per la Festa di S. Fedele
(a tutti) (V.I, p. 21)
Vedete quel Santo che nella nostra Cappella sta a destra della no­stra Consolata. Egli è S. Fedele da Sigmaringa. Perché è là, esposto alla vostra considerazione ed invocazione? E uno dei principali nostri Pa­troni. Primo martire di S. Propaganda è il primo dei nostri fratelli poiché anche noi siamo figli di Propaganda. Come tale vi viene propo­sto a modello per riuscire anche voi degni missionari. Ma in che imitar­lo? Nella virtù che formò la caratteristica di Lui, cioè nella fedeltà alla vocazione che ebbe da Dio. Il Signore suole applicare i nomi secondo la natura dei soggetti e la loro missione; e come dal Cielo venne il nome di Gesù, al Divin Salvatore quoniam ipse salvum faciet populum suum a peccatis eorum; così ben a proposito il nostro Santo ebbe in Religione il nome di Fedele, perché fu in tutta la sua vita fedele alla voce di Dio e vi corrispose con tutta fedeltà.
Da giovane studente fu fedele a tutti i doveri cristiani; così dopo la laurea di avvocato nel viaggio di due anni fatto per l'Italia, e poi nell'uffizio della professione. Si dimostrò così preparato a sentire la vo­ce di Dio che lo chiamava alla Religione, e fedele vinse tutti gli ostacoli e scelse l'umile e povero saio dei Capuccini di S. Francesco. Osservò con somma fedeltà le regole dell'Ordine sia come semplice frate, e poi come superiore.
Proposto dai Superiori a Propaganda per la diffìcile Missione di Rezia, ubbidì alla chiamata e ne adempiè con fedeltà fino alla morte l'incarico.
Eccovi i perché della festicciuola di domani e dell'essere questo Santo posto in Cappella a vostro modello. — Dovete imitarlo nella fe­deltà ai vostri doveri presenti e futuri; nelle cose grandi e nelle piccole, perché come dice la Chiesa nell'Oremus anche voi siate trovati fedeli fi­no alla morte: fideles usque ad mortem inveniri mereamur. Ricordatevi di ciò quando andate in Cappella, e pregatelo che vi ottenga questa co­stante fedeltà nella vocazione e nell'assoluta corrispondenza alla mede­sima. E questa fedeltà sia universale, cordiale e semplice. Ci esaudisca il nostro Protettore.
P.P. Albertone, quad. VI, 114-120
23Aprile
(Vig. S. Fedele da Sigm.)
(fatta nello studio comune giovani e chierici)
Chi rappresenta quella figura di cappuccino che c'è in cappella a destra della Madonna? Sai chi è? (interrogando un giovane). E tu, sai chi è? Tu, nep­pure? (Uno rispose: S. Bernardo). Ma S. Bernardo non era un Cappuccino, ma un cistercense... Sì, è S. Fedele da Sigmaringa. E l'è là per qualche cosa, sapete? Perché non un altro santo? Per tutti, ma per voi in particolare c'è per protettore S. Luigi, protettore della bella virtù. S. Fedele da Sigmaringa era frate Cappuccino; quelli del Monte, del S. Cuore, ecc. Perché un cappuccino qui? È segno che è protettore particolare. C'è la Madonna lassù in alto, poi S. Fedele e S. Luigi. Non vi voglio raccontare la storia che è stata il motivo parti­colare di mettere protettore S. Fedele, fatevela raccontare dai più anziani. Do­vete essere avidi di saperla; ma vi voglio dire due parole intorno a questo San­to; si chiamava Fedele, perché era Fedele; come dicono conveniunt saepe no­mina rebus o rerum, comechessia; che vuol dire che spesso i nomi convengono alle cose a cui si riferiscono; come in questo caso; così nostro Salvatore si chia­mò Gesù, e lo disse espressamente l'Angelo a Maria SS.: perché salverà il po­polo. E così N. Signore nel dare i nomi ai suoi Apostoli; ci sono le caratteristi­che: così S. Fedele, fu così chiamato perché fu il modello della fedeltà; fu fe­dele in tutti i dì fino al fine. Così da giovane fu sempre buon cristiano; poi quando andò all'Università fu sempre fedele nella pratica di tutti i doveri di buon cristiano. Fedele all'esercizio delle virtù. Poi girò come pedagogo l'Italia, la Francia, ecc.; ed era fedele alle pratiche di buon cristiano. Poi fu avvo­cato, ed era l'ammirazione di tutti; ritornato da quei viaggi fu di nuovo avvo­cato di grido, e non perdette la fedeltà; poi fu fedele nel sentire la voce di Dio che lo chiamava; prima fedele a pregare per sapere (sic) poi fedele nell'ascoltarla; fedele nell'abbandonare tutto e andare a farsi frate e andò nell'ordine più povero; ne' cappuccini, che c'è di più povero? coi sandali, e una tunica du­ra, e dormono con quella tunica; vestiti; e fu un esempio di fedeltà, e osser­vante di ogni più piccola regola di S. Francesco. Fu fedele in tutto;e quando la Propaganda lo chiamò per mandarlo a convertire i protestanti; egli fedele e coraggioso andò, e fu fedele nell'adempiere quello che gli era comandato, e fu modello di fortezza fino alla morte.
Poi è anche protettore di questo Istituto per un altro motivo; che è il pri­mo martire di propaganda; noi siamo figli della Propaganda; e perciò siamo fratelli di lui e lui è nostro protettore; perché mandato anche lui da propagan­da. Primo Martire di propaganda, ecco il motivo perché è là: nostro tipo; e noi dobbiamo essere bene portati a essere fedeli. Non basta essere qui, ma bi­sogna corrispondere, bisogna che il Signore ci dica come a lui in fine di vita: Euge serve bone et fidelis, alla fine entra, e poi dirci: quia in pauca fuisti fidelis supra multa te constituam... esser fedeli non solo nelle cose grosse, ma an­che nelle cose piccole... La vostra fedeltà sia ad imitazione di questo santo a tutti i desideri dei superiori che sono qui per aiutarci a corrispondere.
Essere fedeli in tutto, e fedeltà, di cuore, cordiale; non per forza; vedete il sacrificio che ha dovuto fare per andare vestito di quell'abito disprezzò tutto pur di essere fedele in tutto. Essere fedeli alla regola che è il mezzo che serve per farci veri missionari.
Il resto che non ve lo dico domandatelo ai più anziani, l'ho già detto tante volte e dovete essere curiosi di saperlo.
giuseppeallamano.consolata.org