NOVENA DI NATALE

15 dicembre 1915
Quad. XI, 16
Novena del SS. Natale
In principio dell'anno secondo la nostra consuetudine vi propone­va un Santo per Protettore durante l'anno, ed una virtù, in cui imitarlo:
S. Carlo - l'umiltà. Ne abbiamo profittato? Siamo più umili... Abbia­mo ancora quindici giorni, compiamo... e ripariamo. È opportuna la Novena del SS. Natale. Gesù ci diede grande esempio di umiltà. Dice S. Paolo: Qui cum in forma Dei esset... in dextera Dei sedet. (Spiegazio­ne). Imitiamolo in questa Novena.
P.P. Albertone, quad. VII, 42-43
15 Dicembre
Domani sapete che si dà principio alla novena del S. Natale. È una cara novena che quando eravate ancora piccolini la facevate già. C'è il presepio, il Bambino, è cara a tutti. Noi la faremo anche quel che potremo, abbiamo già passata l'Immacolata con l'ottava ed ora siamo già alla Novena del Natale. Con queste feste si termina l'anno. Siamo già al 15 di Dicembre, tra due setti­mane terminiamo l'anno 1915, e quest'anno non lo vedremo più; una volta passato, è finito, ce ne verranno altri, ma il 1915 non tornerà più. In questi 15 giorni che ci rimangono, bisogna che raduniamo tutto il progresso che dove­vamo fare durante quest'anno. Quei che erano in principio di quest'anno si ri­cordano che avevo dato loro una virtù da praticare, come pure avevo loro da­to un protettore, S. Carlo, e una virtù con cui imitarlo. «Marchina, sai a dirmi qual'era la virtù che ci avevo dato?». — L'umiltà — Bravo, l'umiltà. Ecco, sapete che S. Carlo l'aveva preso come suo stemma. Per questo io ve l'ho pro­posta dandovi S. Carlo per protettore, perché l'imitaste nell'umiltà. Se avessi­mo durante tutto quest'anno cercato di acquistarla bene questa virtù, non di­co proprio tutta ma molta, oh, che gran acquisto avremmo già fatto. Ebbene se adesso non l'abbiamo ancora tutta, se ci sentiamo sempre superbi, preghia­mo in questa novena N. Signore di darcela. Sapete che N. Signore l'ha pratica­ta tanto questa virtù. Egli ha dato prova di amore particolare per l'umiltà. Ba­stano le parole di S. Paolo; Egli, parlando di N. Signore, dice: Qui cum in for­ma Dei esset, non rapinam arbitratus est esse se aequalem Deo, sed Semetipsum exinanivit, formam servi accipiens...», e poi: «Humiliavit semetipsum factus obediens usque ad mortem, mortem autem Crucis. Propter quod et Deus exaltavit illum, et donavit illi nomen quod est super omne nomen, ut in nomine Jesu omne genu flectatur, coelestium, et infernorum, et omnis lingua confiteatur quia Dominus Jesus in gloria est Dei Patris». Lasciamo il testo che è lungo, prendiamo solo i punti principali. Eh, noi siam poveri, ma chi si è fat­to povero, qui è N. Signore, che è disceso dall'alto dei Cieli. È lui, e non un al­tro, e si è fatto povero, povero. La parola exinanivit vuole dire farsi piccolino, e nostro Signore ha appunto fatto così. Se qualcuno di voi è sgridato dai Supe­riori se la prende subito; no, N. Signore era Dio ed è disceso su questa terra, ove si è fatto Bambino; exinanivit semetipsum, si è fatto piccolino, da immen­so si è fatto Bambino. E non bastò questo, si è abbassato fino alla morte di Croce. Vedete che esempio ci ha dato N. Signore, come dobbiamo essere umi­li. Se all'esame siamo stati bocciati, uh! ci pare che ci abbiano fatto un torto, ci pareva già di essere come quei là della Sorbona. Un altro all'esame pare di essere cosa mai. Invece N. Signore exinanivit semetipsum, quella parola vorrei che la ricordaste bene, lui stesso che si è abbassato, non un altro, e di volontà sua, di sua spontanea volontà. A noi pare che ci dovevano usare tutti i riguar­di, come il Fariseo che credeva che gli altri dovessero stare sotto di lui. Quindi dovete in questa novena e poi in tutta l'ottava studiare l'esempio di umiltà che ci ha dato N. Signore facendosi Bambino. N. Signore vuole che lo imitiamo, e vuole quest'anno essere imitato da voi particolarmente nell'umiltà. Pensiamo un po': Egli si umilia tanto e noi perché abbiamo un po' d'ingegno crediamo di avere chissà che cosa.E anche se l'avessimo,Quid habes quod non accepisti? È roba tua? Il Signore può di nuovo togliertelo. Fra i soldati contano che alcu­ni dopo che hanno sentito certi rumori, e sono stati feriti, sono rimasti privi della ragione. E solo alcuni giorni fa mi contava un dottore che è all'Ospedale dei Pazzi a Collegno che hanno una sala speciale ove mettere costoro che han­no perduto la testa in questa maniera. Vedete, noi ci crediamo... Qui habes?... Questo nei pensieri. E nelle parole? Non avviene che tra compagni vi diciate:«Tu ne sai niente!». Se avvertiti qualche volta dai Superiori o anche dai com­pagni non avviene di voler subito aver ragione? Ve ne sono di quelli che appe­na sono avvertiti di qualche cosa, dicono subito: No, no, no. Sanno ancora neppure di quel che si tratta, e dicono subito no. Così nello studio. Studio, perché sono alla presenza di Dio e della Madonna, non per farmi vedere, e far bella figura.
Dunque in questa novena imiterete N. Signore nell'umiltà. E guardate un po': Dopo che N. Signore è nato povero ed umile che è successo? L'Eterno Padre gli ha dato un nome quod est super omne nomen, sopra tutti gli altri no­mi. E S. Paolo dice che appunto per questo il Signore lo ha collocato alla sua destra. Chi si umilia sarà esaltato. Qui se humiliat exaltabitur. Ricordatevelo in questa novena. Parvulus Dominus et amabilis nimis, diceva un Santo. Do­mandiamo perciò a N. Signore di essere umili, togliamo la radice della super­bia dal nostro cuore. Purtroppo dobbiamo sempre combattere, ma allora di­ciamo: Vade retro satana! «Tutto per amor vostro, o mio Dio». Se farete bene questa novena, il Signore vi concederà molte grazie, perché Egli guarda in mo­do speciale gli umili, humilibus autem dat gratiam. Se sarete umili, il Signore vi darà la grazia di studiare bene, di pregare bene, di fare bene la meditazione. Sapete far la meditazione? Guardate di terminare bene quest'anno: in princi­pio di un altro vi darò un altro Santo protettore, e insieme un'altra virtù da praticare. In Africa ho già scritto quale Santo dovevano prendere per protet­tore di un altr'anno, ma a voi non lo dico ancora; ve lo proporrò tra pochi giorni. Questo anno che avete l'umiltà proponete di voler divenire veramente umili nell'esame particolare. Terminerete bene quest'anno, se praticate que­sta virtù. Fate così.
giuseppeallamano.consolata.org