DURANTE GLI ESERCIZI SPIRITUALI

3 ottobre 1916
P.P. Albertone, quad. VII, 160-161
Conferenza del 3 Ottobre 1916
(In chiesa, durante gli Esercizi Spirit.)
Non voglio farvi una seconda predica, ne avete già avuta una, voglio solo dirvi due parole... Questi esercizi non sono ancora alla fine, tuttavia sono già ad un buon punto. Qualcuno forse si sente già un po' stanco, specialmente i più piccoli che non sono ancora soliti; pure bisogna avere pazienza ancora, per qualche giorno, sarete poi contenti alla fine... In tutti questi giorni avete sentito le prediche sulla morte, il Giudizio... Questo per prepararvi a fare una buona confessione, fare pulizia; e tutte queste verità eterne servono appunto a questo, ci scuotono per avere il dolore. Ma questa è solo la parte negativa, c'è ancora la positiva... E mi spiego.
Vi avevo detto che in questi giorni dovevate alzare su una fabbrica. E co­me si fa quando si fabbrica una casa? Prima si fanno gli scavi ben profondi, si tolgono via tutti gli altri ostacoli; e poi si tira su un muro sodo, affinchè non avvenga poi che un colpo d'aria mandi tutto in aria. Così voi finora avete fat­to la parte negativa della fabbrica, avete scavato le fondamenta, avete prepa­rato il posto; avete fatto attenzione a sentire la voce di Dio, poi l'avete com­pletata con una buona confessione. Adesso che avete scavate le fondamenta, bisogna sollevare l'edifizio; ed è questo che si fa in questo tempo. Quest'oggi avete incominciato la via illuminativa... Neh? Stassera avete sentito la predica dei due stendardi; ed avete fissato di andar dietro a quello di N. Signore, di se­guire il suo stendardo, di essere soldati di N. Signore, di andare dietro ai suoi esempi: Sequar te quocunque ieris, in qualunque posto voglio andar dietro a N. Signore... In questi giorni passerete a meditare gli esempi di N. Signore Ge­sù Cristo che è il nostro specchio, il nostro esemplare a cui dobbiamo confor­marci...
Se siete già stanchi, abbiate ancora un po' di pazienza, dopo farete la pas­seggiata; fate attenzione alle prediche, anche che siate un po' stanchi... abbia­te ancora un po' di pazienza, sabato mattina sarete contenti... In questi tre giorni bisogna stare più raccolti, osservare di più il silenzio. Perché prima le verità eterne ci scuotevano anche senza mettere tanto impegno da parte no­stra; ma adesso ci sono da meditare gli esempi di N. Signore e questa è roba più fina, più delicata. Bisogna fare attenzione alla voce di N. Signore che ci di­rà in questi giorni: Vedi quello che ho fatto io nella mia nascita, nella vita pri­vata e poi nella vita pubblica... e poi nella morte... Vedi, io ho fatto molto per te, adesso fa anche tu qualche cosa per amor mio. Far come diceva S. Paolo: Adimpleo ea quae desunt passionum Christi: compio quello che manca alla passione di N. Signore Gesù Cristo... bisogna che facciamo anche noi un po­chino...
E quindi esaminiamoci un poco. Lo imito io N. Signore?... Lui era umile ed io sono pieno di superbia, lui era povero ed io sono attaccato alla roba. Egli era tutto caritatevole ed io sono ancora maligno coi miei confratelli. Egli pre­gava delle notti intere ed io mi annoio subito... E così via.
Dunque mettetevi proprio di buona volontà ancora per questi tre giorni... più raccoglimento, non annoiarsi, né stancarsi... dopo sarete contenti. Non morirete per questi tre giorni: vi assicuro io che nessuno morirà...
E domani è la festa di S. Francesco d'Assisi... quei dell'anno scorso lo sanno già, che l'avevamo messo protettore di tutto l'anno, affinchè ci ottenes­se lo spirito di povertà, il distacco dalle cose di questo mondo... Siccome ci so­no gli esercizi non potrete fare festa, ma tuttavia onoratelo come potete, non lasciate passare questo giorno che è dedicato alla memoria di questo gran San­to. Domandategli lo spirito di povertà e poi lo spirito di amor di Dio. Questo santo aveva un amore sviscerato per N. Signore, gli venivano perfino le lacri­me agli occhi... Chiamategli queste due grazie. E poi onoratelo per tutto il giorno, tutto per questo Santo. Ed egli vi aiuterà a terminare bene gli Esercizi spirituali e sarete contenti...
Dunque mettetevi proprio con impegno, e vedrete che finirete bene questi spirituali esercizi...
                   &nb sp;                     ;                    & nbsp;                   &nb sp;                      
 
XVII. 3 Ottobre 1916 - Cappella Presenti Chierici e Studenti
 
Desiderio del nostro Amat.mo Padre di dirci in questi ultimi giorni dei S. Spirituali Esercizi qualche parola. — Come dobbiamo rimanere molto più raccolti in questi giorni per poter meditare meglio la Vita di N.S. Gesù Cristo, non potendo più questi fatti scuoterci tanto come le meditazioni della morte, del giudizio ecc. — Come ci troveremo contenti sabato mattina al finir degli Esercizi; e dice di farci coraggio per passare bene questo tempo che ancora ri­mane. — Come dobbiamo piantare e formare in noi le virtù. — Porta l'esem­pio della casa da fabbricare sulle fondamenta che ora abbiamo già scavate, e come dobbiamo tirar su i muri e fare la nostra casa forte e robusta, con pro­fonde fondamenta e che non rovini poi al primo soffio di aria. — Come dob­biamo pregare e raccomandarci al nostro Protettore Annuale, S. Francesco, affinchè ci aiuti ad amare e praticare le virtù, la povertà, il sacrificio e molto più, affinchè ci ottenga un grande amore al Signore che sì tanto amava. Rin­nova l'esortazione sua a passare con grande raccoglimento e attenzione questi tre ultimi giorni, promettendoci ancora di trovarci poi contenti al fine.
giuseppeallamano.consolata.org