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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
5 marzo 1917
Quad. XII, 38-39
Domenica 2 di Quaresima:
Ordinazione Sac. di
Calandri e Sandrone Sacerdozio e S. Messa
In mezzo alle presenti tristezze il Signore ci
consolò con darci due novelli Sacerdoti e due Messe di più al giorno. Capite che vuol dire due sac. e due
Messe? Il Sacerdote non è più un semplice
uomo, ma Homo Dei, un Angelo e più di un Angelo.
S. Francesco d'Assisi diceva: se io incontrassi un sacerdote ed un Angelo, prima saluterei il Sacerdote e poi l'Angelo.
Ricordate il fatto di San Francesco di Sales del
Sacerdote che vide il suo Angelo Custode passare a sinistra. Di più in certo modo il Sacerdote è superiore a
Maria SS. per la dignità ed i poteri che ha. Egli
infatti fa discendere a sua voglia e novellamente come incarnarsi N. S.G.C., mentre Maria SS. una sola volta lo
concepì; il Sacerdote assolve dai peccati; potere non concesso alla SS. Vergine. — E questi due poteri
li eseguisce autoritative. Sentite: Ego volo celebrare
Missam, e pronuncia le parole della consacrazione al nominativo: Hoc... meum. Hic... mei. Magna dignitas
sacerdotum!...
La S. Messa sostiene il mondo in mezzo a
tanti peccati, senza di essa non potrebbe andar avanti. Gli eretici perciò istigati dal demonio sempre fecero
guerra alla S. Messa e cercarono di abolirla. Veri
precursori dell'Anticristo, scrive S. Alfonso, che riuscirà ad abolirla in pena dei peccati degli uomini,
come predisse Daniele: Robur datum est ei centra juge
sacrificium propter peccata.
Quanta devozione devono i
Sacerdoti portare al S. Altare; ed i fedeli nell'assistervi. Il B. Giovanni Avila udendo essere morto un
sacerdote dopo celebrata la prima Messa, esclamò: qual conto avrà dovuto rendere a Dio per questa sola
Messa celebrata! Il Card. Bona scrisse di celebrare sempre ogni Messa come fosse l'ultima, e poi morire. S. Alfonso
racconta di un sacerdote che incominciando Messa al Judica me Deus, cadde morto. Ha domandato il giudizio di Dio e
l'ottenne di essere chiamato al suo Tribunale. Se si riflettesse sempre a ciò che si dice e vi si conformasse
la vita! Dite ogni Messa come l'ultima e come fosse la prima, o cari novelli Sacerdoti, e vivrete da degni
sacerdoti.
P.P. Albertone, quad. VII, 32
Conf. del 5 Marzo 1917
In
occasione della prima Messa di D. Sandrone e di D. Calandri dopo le consuete congratulazioni parlò in modo speciale
sulla S. Messa inculcandone l'importanza dell'ascoltarla e del dirla bene e con preparazione ecc. in
conformità anche delle altre conferenze passate in occasioni simili.
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Pubblicato: Lunedì, 12 Giugno 2006 23:00