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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
Quad. X1II, 8
(17 Maggio 1917) L'Ascensione
1. Come è consolante il mistero di questo giorno!
N.S.G.C, salito sul monte Oliveto con Maria SS., gli Apostoli e altri discepoli, tutti di gran cuore benedice, e
tosto si solleva per propria virtù e sale al Paradiso...
Va a godere la gloria che si meritò nella vita faticosa e dolorosa di trentatre anni; vi sta ad
interpellandum pro nobis presso il Suo Eterno Padre, e ci prepara un posto, come promise: vado parare vobis
locum. E quale luogo per noi missionarii: fulgebunt sicut stellae. — Vos qui permansistis mecum in
tentationibus meis... sedebitis... — Ubi ego sum, illic et...
2. Alziamo
i nostri cuori lassù, come ci dice la S. Chiesa: Ipsi mente in coelestibus habitemus; — Ibi nostra
fixa sint corda, ubi vera sunt gaudia. S. Arsenio Anacoreta in morte, richiesto dai discepoli di un
ultimo ricordo, disse le parole: Ibi - Ubi. Non le intesero dapprima quelli, ma dopo ricordate le parole
della Chiesa, compresero quanto importi tenere sempre la mente e il cuore rivolti al Paradiso (Siniscalchi
— II Giorno).
3. Ma ritorniamo indietro e consideriamo le ultime
parole dette da Gesù prima di ascendere in Cielo. Sono tre: un rimprovero, una missione, ed un ordine:
Exprobravit incredulitatem eorum... — Euntes docete omnes gentes (S. Marco) — Sedete in civitate quoadusque
(Luca).
1) Pare che Gesù non dovesse nella partenza
amareggiare i suoi diletti con un rimprovero, ma passarci sopra. No, l'eterna sapienza e prudenza non fa
così. Ciò è a consolazione dei superiori, i quali per dovere devono ammonire i loro sudditi
quando è necessario, anche con addolorarli. Il superiore deve farsi violenza quando il dovere lo esige:
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necessitas. E lo capissero i sudditi il sacrificio che fa il superiore in tali casi!...
2) Pensò in quei
momenti a noi missionarii, che continuiamo la missione data agli Apostoli: Euntes... Già tante volte aveva loro affidato questo incarico; volle specializzarlo in
ultimo,ed aggiunse la promessa di tutti gli ajuti soprannaturali e straordinarii. In nomine meo... (S.
Marco) — Quanto devono consolarci tali promesse, che si verifìcarono negli Apostoli ed in tutti i secoli
negli uomini Apostolici, come S. Francesco Zaverio...
3) Prima però d'incominciare tale missione: Sedete in Civitate. È necessario prima santificare noi per poi convertire gli altri. Questa è
opera della grazia dello Sp. S.. Con ciò ci insegnò il bisogno della Novena di
Pentecoste. Fatela come gli Apostoli che erant unanimiter perse-verantes in oratione cum Maria: tre condizioni:
carità, preghiera. Maria. S. Bernardo aggiunge: Spiritus Sanctus nec minimam palleam patitur residere intra corda (V. Siniscalchi: II Giorno); via
i peccati veniali.
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Pubblicato: Lunedì, 12 Giugno 2006 23:00