AGLI STUDENTI DEL PICCOLO SEMINARIO – LO SPIRITO SANTO — S. GREGORIO VII

       25 maggio 1917
Quad. di anonimo, 54 -56
Vi ricordate che siamo nel mese di Maggio. Vi erano i fioretti e credo che li avrete fatti tutti i giorni. Tu (Olocco) per esempio, quale hai avuto? (Dire prima dei pasti: Tutto ciò che fate fatelo a gloria di Dio). E tu? (Bertolero) (Di non scusarmi quando sono corretto). Ebbene diremo al Sig. Assistente che li corregga sovente. E per la novena dello Spirito Santo avete fatto come vi ho detto io? Nessun peccato, nessuna miseria anche piccola? Lo Spirito Santo è tutto puro, e vuole niente che non sia puro. Il neque paleam di San Benardo, lo ricordate? Poi unanimiter, trattarvi con carità, nessuna storia tra voi, che vi vogliate bene l'un l'altro. Poi preghiera. Veni pater pauperum, veni dator munerum, veni lumen cordium, ditele sovente queste giaculatorie lungo il giorno. Poi vi era la Madonna (Curri Maria, Matre Jesu). La Madonna è stata interce­ditrice potente a ottenere abbondante lo Spirito Santo sopra gli Apostoli. E oggi? Facciamo la festa di un gran Santo, che fu anche Papa. Chi sa dirmelo?... S. Gregorio VII. Prima che fosse fatto Papa si chiamava Ildebrando, ed ha dovuto sostenere delle vere lotte contro i re e principi di quei tempi. Se leggeste l'oremus di questo Santo! È tanto bello. Raccomandatevi al Sig. Assistente che ve lo traduca. Ebbene l'oremus dice che il Signore l'aveva dota­to dello Spirito di Fortezza; invece noi siamo molli, molli; no, bisogna esser forti. Sapete che i Capi delle nazioni al tempo di questo Santo lo dicevano tutti troppo severo: ma non era troppo severo. Ha dovuto lottare contro gli impe­ratori, riformare monasteri di Suore che non osservavano più la disciplina; ec­co, tutti costoro che vivevano male, dovunque i loro disegni combinavano ma­le coi disegni del Papa, lo tenevano come troppo severo.
Sentite ciò che lo Spirito Santo ha fatto a questo Papa. Un giorno celebrava la Messa nella chiesa di Monte Cassino, ed ecco una colomba venne a posarsi sulla spalla destra poi distese le ali e coprì il capo del Papa, alla vista di tutto il popolo. Dalla Consacrazione è stata lì così fino a quando il Sacerdote ruppe l'Ostia, e poi sapete, ne mette un pezzetto nel Sangue di N. Signore.
Fatto questo la colomba volò sull'altare ed è di nuovo stata lì fino alla consu­mazione. Terminata la consumazione è scappata via e finito. Tutto il mondo, cioè, tutto il popolo che assistette alla messa aveva visto questo ma non sape­vano cosa fosse. Allora N.S. Gesù Cristo comparve ad un monaco di nome Giovanni e gli disse: «Dirai a tutti che la Colomba figurava lo Spirito Santo, ed io ho voluto dare un segno visibile per dimostrare che il Sommo Pontefice ha lo Spirito Santo con sé, e ciò fa che la Chiesa sia diretta dallo Spirito San­to». Vedete, la colomba era lo Spirito Santo, il quale figurato come una co­lomba è apparso al Santo di oggi. E domani? Sapete che è S. Filippo Neri? Nessuno di voi che si chiama Filippo? C'è però Mons. Perlo in Africa. Voi pregherete per lui, farete la comunione per lui e così gli augurerete buona fe­sta. E S. Filippo era divoto dello Spirito Santo? vedeste nella chiesa di S. Filip­po il contraltare di madreperla che si metterà domani: raffigura il momento in cui S. Filippo riceve lo Spirito Santo. Un giorno durante la novena dello Spiri­to Santo, mentre si preparava a riceverlo e pregava nelle catacombe di Roma, apparve un globo di fuoco che poi gli è entrato in bocca. Da quel momento si senti pieno di calore spirituale, che influì anche sul corpo, e si è dilatato il cuo­re, in modo che due costole si sono alzate e rimasero sempre curve. Pativa quindi male al cuore, come quelli che hanno la malattia di cuore, ma la sua malattia era spirituale. Qui lo Spirito Santo è disceso in forma di globo di fuo­co, e S. Filippo vi restò infiammato per tutta la vita, e faceva effetto anche su­gli altri: bastava avvicinarlo, che alcuno che avesse avuto scrupoli e tentazio­ni, subito scomparivano. E S. Teresa era divota dello Spirito Santo? Un gior­no mentre recitava il Veni Creator un Serafino disceso dal Cielo, con un dardo le ferì il cuore, perciò essa è stata come una serafina d'amore, ed è chiamata la Serafina del Carmelo. I Santi si preparavano a riceverlo e lo Spirito Santo ve­niva. Lo invocavano sempre, si preparavano anche qualche volta con veglie straordinarie.
Raccomandatevi a S. Gregorio stassera, che vi dia lo Spirito di Fortezza, lui che l'ha avuto abbondantemente da resistere all'Imperatore di Germania, e sempre; ed è morto in esilio, sapete. Domani raccomandatevi a S. Filippo. Ho paura che abbiate solo dei mezzi desideri. E lo Spirito Santo non li vuole i mezzi desideri, li vuole interi, e se non lo avete da voi, domandate di ottenere questo desiderio.
giuseppeallamano.consolata.org