FESTA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE

1 luglio 1917
Quad. XIII, 12
Festa del Preziosissimo Sangue
(1 Luglio 1917)
Nel Te Deum noi ci prostiamo e c'inchiniamo al Te ergo ecc. Ci pieghiamo ed inchiniamo nella S. Messa all'elevazione del calice. Con ciò oltre un ossequio d'adorazione al Sangue Divino domandiamo che si versi sull'anima nostra il sangue di N.S.G.C, e ci lavi: super nivem dealbabor. Questo Sangue si versa su di noi nei Sacramenti. Sanguis Christi nos emundat ab omni peccato. Di questo Sangue bastava una goccia a redimere tutti gli uomini; invece Gesù pel grande suo amore per noi lo diede tutto, anche l'ultima stilla che gli rimaneva nel cuore dopo morte. Eppure quanta ingratitudine presso gli uomini, i quali non se ne curano e lo disprezzano. Gesù se ne lamentò nell'orto del Getsemani: Quae utilitas in sanguine meo! Lo versò tutto, e... (V. Da Ponte). S. Paolo ci scuote, dicendoci che mentre Gesù fece tanto per noi, noi facciamo così poco: Nondum usque ad sanguinem restitistis... Vergogna. Non fecero così i tanti martiri, i quali... Noi invece così re­stii a vincere le nostre passioni, a fare piccoli sacrifici...
Imploriamo sovente su di noi e su tutti la potenza e bontà di que­sto Sangue Divino. Facciamolo specialmente in questo mese dedicato al Preziosissimo Sangue. Ci paja di ricevere ogni volta un santo lavacro. Diciamo nell'elevazione del calice e sovente nel giorno: Eterno Divin Padre... (100 g. d'ind. ogni volta). Se volete aggiungete meco altre intenzioni.
           P.P. Albertone, quad. VII, 42
Conf. del 1 Luglio 1917
Bene, fate bene il ritiro mensile...
Quest'oggi è la festa del Preziosissimo Sangue: vi voglio dire la preghiera che recito io tutte le mattine dopo la S. Messa. Sapete che c'è quella preghiera indulgenziata, in offerta del Preziosissimo Sangue, ebbene io la recito, ma ag­giungo qualche cosa: è lecito aggiungere nelle preghiere indulgenziate non to­gliere, ma aggiungere sì.
La dico così: O Eterno divin Padre, io vi offro il Corpo ed il Sangue pre­ziosissimo di N.S. Gesù Cristo, in isconto dei miei peccati, (e poi mi fermo un pochino, e penso ai miei peccati, e ai vostri peccati, sicuro, anche ai vostri pec­cati, sono io che devo fare il portatore dei vostri peccati... non che ve ne abu­siate, ma sono io, qui, in Africa e tutti i soldati, già...) — per i presenti bisogni della S. Chiesa (per il S. Padre, affinchè il Signore lo consoli, la Chiesa, tutti i fedeli, raccomando tutti) — in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei poveri infedeli, peccatori, eretici, scismatici, scomunicati — per la santificazione del clero e delle anime religiose.
Non siete obbligati a dire come me, quello che io dico; ma se qualcuno non sapesse che cosa dire, può dire così, non c'è bisogno di prendere il libro subito dopo la Comunione, bisogna vivere di queste preghiere.
Alle anime del purgatorio mi fermo di nuovo e penso al nostro caro chie­rico, a quelli dell'Istituto: Missioni ecc...: direte: abbiamo fatto l'atto eroico di carità! — sì, ma la Madonna saprà aggiustare il nostro voto, e applicare co­me vogliamo noi, se va bene. Dopo detto poveri infedeli, penso che noi siamo nati fatti per la conversione dei poveri infedeli, e un pochino mi fermo a pre­gare che il Signore vi infonda tanto spirito, e tanta grazia.
Bisogna che pensiate anche voi... mentre studiate rosa rosae, pensare di studiare proprio per la conversione delle anime... Forse il Missionario è là che non può fare entrare una verità nella testa di quei poveretti, e voi pregate di qui... e il nero in quel momento si dà vinto!
Peccatori!
Per gli eretici: protestanti e tutti quelli che negano qualche verità della Fe­de.
Scismatici: Greci e Russi ecc. tutti quelli che dovrebbero conservare le ve­rità della Fede ed essere solo separati dall'unione della Chiesa... Ma ora anche i scismatici sono eretici.
Per gli scomunicati: sapete per chi prego degli scomunicati? per quelli che sono scomunicati in modo speciale, ce n'è sempre qualcuno, una volta erano tre gli scomunicati nominati. Adesso, uno qui, uno là, ecc.; non vi dico nep­pure il nome. Preghiamo molto per quei li che ritornino in sé.
Poi prego per la santificazione del clero: affinchè il Sangue Preziosissimo li santifichi realmente affinchè siano all'altezza del loro stato; affinchè in mez­zo ai pericoli del mondo, e la sua malizia, non perdano lo spirito.
Poi i religiosi, e prego per tutti i religiosi.
Vedete quando uno si mette a pregare con queste preghiere sa che cosa di­re: non dico che dobbiate fare tutti così... questi ragazzi (rivolgendosi ad alcu­ni soldati forestieri) sanno tutti quello che faccio io; tutti i miei segreti, sine in­vidia communico, e ripeto ancora una volta: (ripete la preghiera detta sopra).
Così passerete bene questi giorni e farete qualche cosa anche per il Sangue Preziosissimo di N. Signore. Sanguis Christi emundat nos ab omni peccato, là. Bene!
giuseppeallamano.consolata.org