LE SACRE CERIMONIE

25 novembre 1917
Quad. XIII, 30
(25 Nov. 1917)
S. Cerimonie
(Anche alle Suore)
Vi confesso un mio debole, di cui però mi glorio in Domino; e que­sto è per le S. Ceremonie. Penetrato della loro importanza in Seminario dal Ven.to C. Soldati, le insegnai io pure come Direttore, e poscia in Convitto. Apertosi l'istituto mi scelsi solo tale assunto, e con pena non potei fare che poche scuole. Fu però mia cura di parlarvene sovente per inculcarvene la somma importanza. E godo che qui sono apprezzate. Tenete per segno di buon spirito delle Comunità se le S. Ceremonie so­no studiate ed eseguite bene; al contrario come decadute o per decadere le Religioni dove le S. Ceremonie non sono tenute in pregio e non cura­te. Questa è la storia passata; tutti i fondatori le raccomandarono: S. Ignazio ecc. S. Teresa diceva che per la minima ceremonia della Chiesa, avrebbe dato la vita. E non esagerava, se meditiamo la stima che fece Iddio stesso nell'Antico Testamento e la Chiesa nella Legge Evangelica.
(V. Ferv. ai Sem. anno 1876 - 7)
(Pred. III p. 1 e 15).
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