LA PASSIONE DI N. SIGNORE

24 marzo 1918
Quad. XIII, 38-39
(24 Marzo 1918)
Passione di N.S.G.C.
S. Teresa piangeva e si lagnava (S. Alfonso: Rifl. sulla Pass. cap. I). S. Bonaventura: Si vis, homo, de virtute in virtutem, de gratia in gratiam proficere, quotidie mediteris Domini passionem (ivi). I Santi tutti furono divoti della passione di Gesù. S. Paolo: Non judicavi me scire aliquid...: Christo confixus sum Cruci. ..Mini absit gloriari...(P. Bruno: Conf. p. 202).
S. Francesco d'Assisi, S. Tommaso e S. Bonaventura; S. Giuseppe da Leonessa, Fra Bernardino da Corlione, S. Filippo Benizi (V.S. Al­fonso ivi).
Adunque: Passio D.N.J.C, sit semper in cordibus vestris, come di­ce S. Paolo. E ciò 1) per debito di riconoscenza. Scrive S. Bonaventura Non debet nos taedere cogitare quod ipsum Dominum non taedit tolerare. Gesù si lamenta nell'offertorio di oggi (Dom. delle Palme): Improperium expectavit... Che direste di un figlio (V.P. Bruno Conf. p. 201).
2) Per aver vero dolore e proponimento dei nostri peccati. Chi ri­flette che Gesù vulneratus est propter iniquitates nostras, attritus est propter scelera nostra, deve compungersi e desiderare di cancellare...
3) Per intenerire santamente il nostro cuore per le cose spirituali. Ci lamentiamo di essere freddi nella preghiera, di non sentire gusto per le cose di Dio. Meditiamo la Passione... S. Francesco di Sales dice che il Calvario è il teatro degli amanti.
4) Per farci acquistare molti meriti. S. Agostino (riferisce S. Al­fonso) scrisse: Val più una sola lacrima sparsa sulla Passione di N. S.G.C., che un pellegrinaggio a Gerusalemme, ed un anno di digiuno in pane ed acqua.
giuseppeallamano.consolata.org