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Scritto da Beato Giuseppe
Allamano
7 aprile 1918
Quad. XIII, 39-40
(7 Marzo (?) 1918) Dom. in Albis
La
presenza di Dio
Fa stupire che Gesù risorto non
si trattenesse continuamente cogli Apostoli come prima della sua morte; ma loro apparisse solo di tanto in tanto.
Eppure portava loro maggior affetto come prova il non averli rimproverati della loro infedeltà e fuga, il
sostenerli nei loro dubbi come fece ai due discepoli d'Emmaus, ed a S. Tommaso; e poi l'affabilità con cui
appariva portando loro la pace per prima cosa. Voleva staccarli dalla materiale affezione, e perché si
avvezzassero a fare senza della sua presenza visibile colla sua Ascensione. Ma Gesù loro voleva
bene, ed in queste apparizioni spiegò loro mysteria Regni Dei, e diede tante facoltà,
e promise di stare con loro usque ad consummationem saeculi...
Gesù forma le sue delizie nello stare con noi: deliciae meae esse cum filiis hominum; ed anche
ascendendo al Cielo rimane con noi spiritualmente, e più corporalmente nel SS. Sacramento. Stassera vi
accennerò alcuni mezzi per trattenerci noi pure con Dio spiritualmente. Quattro sono i mezzi per tale pratica:
ottenerla colla preghiera; — rientrare in noi stessi sovente anche brevemente; — mortificare i
nostri sensi; — avere la purità della coscienza e del cuore — (V. Vanni — Esercizio
della presenza di Dio p. 39 - 46).
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Pubblicato: Lunedì, 12 Giugno 2006 23:00