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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
2 giugno 1918
Quad. XIII, 40-42
(2 Giugno)
Dom. infra Oct. Corpus Domini
S.
Comunione
Stimerei di mancare al mio dovere ed alla mia
devozione lasciar passare la Solennità e l'ottava del Corpus Domini senza intrattenervi su questo grande mistero.
Propriamente la Festa del Corpus Domini si celebra nel Giovedì Santo, ed in quel giorno la S. Messa e
la Comunione si celebrano con tutta solennità. Ma essendo la Chiesa occupata nella commemorazione della
Passione del Signore, in ciò impiega tutto il resto della giornata. Solo nel sec. XIII per
l'apparizione avuta dalla B. Giuliana di Liegi, il S. Pont. Urbano IV istituì una Festa particolare, come dice S.
Tommaso (V. Lez. Br.)...
Vi si diede la massima solennità;
incaricato lo stesso S. Tommaso di comparne il magnifico Uffizio. I Papi Urbano IV, Martino V ed Eugenio IV vi
aggiunsero Indulgenze; pel giorno della Festa di 400 giorni pel Vespro, Matt. e Messa; 160 per ogni altra ora del
Divino Uffizio; e durante l'ottava 200 per ognuno dei primi due ed 80 per le altre parti (V.A. Carpo). Consideriamo il
desiderio della Chiesa. Gesù nel SS. Sacramento è vittima, cibo ed amico. Oggi ve lo presento come cibo
delle nostre anime. Vi parlo solamente degli effetti della S. Comunione e delle disposizioni per
ben riceverla, ed approfittarne.
1. S. Tommaso scrive: Omnem
effectum, quem cibus et potus materialis facit quantum ad vitam corporalem; hoc totum facit hoc Sacramentum quantum ad
vitam spiritualem; quod scilicet sustentat, auget, separat, delectat. (V. Scaram. Tratt. I p. 325).
1) Sustentat. Primo effetto della S. Comunione è sostenere la vita dell'anima
perché non perisca. Lo dice il C. di Trento (V. Scar. ivi). E questo con tenere lontano il peccato mortale
che da morte all'anima, e con allontanare il veniale, che come malattia dell'anima la indebolisce e
dispone alla morte. Quindi S. Bernardo e S. Cirillo Aless. (Ivi).
Esempio di certi Santi, come S. Caterina da Siena, che vissero qualche tempo colla sola Comunione.
2) Auget. Accresce la vita dell'anima, come Sacramento dei vivi ex
opere operato ed anche operantis. Come le forze del corpo pei lavori materiali..., così le forze
dell'anima... (Ivi p. 330). Le vere anime pie si lamentano di potersi solo comunicare una volta al giorno... Il frutto
sensibile o fervore della S. Comunione sovente non si sente più lungo il giorno, e bisogna supplirvi colle visite e
comunioni spirituali. Una pia persona si diceva felice di essersi potuta comunicare la sera per viatico, quando già
aveva fatto al mattino la S. Comunione.
3) Separat. Separa
l'anima da' suoi contrarii o nemici, che sono il demonio e le cattive passioni (Ivi).
4) Delectat. Come il cibo materiale dà gusto al palato... Omne delectamentum in se
habentem. Aggiunge l'Imitaz.: Non tantum mens, sed et debile corpus vires sentit ampliores (lib. 4)
(Ivi).
2. Disposizioni per la S. Comunione frequente e
quotidiana le esprime il Decreto della S. C. del Concilio che leggeste in questa Ottava. Attenti ai due primi
punti...
Venendo alla preparazione prossima il Catechismo ad Parochos
scritto per ordine del Concilio di Trento li riduce a quattro: 1) come predisposizione Unusquisque quaerat num pacem
cum aliis habeat secondo S. Matteo v. 22 Si offers...(V. Catech. p. 2 n. 57 De
Euch.ª).
2) Discernat mensam a mensa; coelestem hunc panem a
communi, con ravvivare la fede (Ivi).
3) Cogitemus quam indigni simus etc.: Domine non sum dignus.
4) Videndum an vera charitate simus praediti... da poter dire con S. Pietro: Domine tu scis quia
amo te (Ivi).
Pel ringraziamento si tengano a mente cinque atti:
Adorazione, ringraziamento, offerta, domanda e consolazione.
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Pubblicato: Lunedì, 12 Giugno 2006 23:00