LA NOSTRA SANTIFICAZIONE

14 luglio 1918
Quad. XIII, 44-45
(14 Luglio 1918) Seguita l'argomento
Oltre la purità d'intenzione e l'esattezza, tutte le nostre opere de­vono farsi in unione con N. S.G.C. È Gesù la vite, e noi ne siamo i tral­ci; uniti a lei viviamo e produciamo, staccati nulla più possiamo, sec­chiamo, e non ci resta che il fuoco: Ego sum vitis vos palmites... Dob­biamo vivere dello spirito di N.S. e qui spiritum Christi non habet, hic non est Ejus. Questo spirito deve informare tutte le nostre azioni. Il no­stro Venerabile lasciò scritto ne' suoi pensieri di fare ogni cosa come la farebbe lo stesso nostro Signor Gesù Cristo. Dobbiamo operare ad imi­tazione di Lui, sotto la sua dipendenza ed in sua unione: Cum ipso, per ipsum et in ipso (V. Hamon. Dom. VII dopo Pent.).
Noi sacerdoti nella S. Messa dopo la consacrazione, prima del Pa-ter noster solleviamo la S. Ostia ed il Calice. Offrendoli all'Eterno Pa­dre colle parole: Per ipsum, et cum Ipso, et in Ipso... Parole che il de­monio teme più di tutto. Anche noi operiamo sempre con Gesù ... Ci santificheremo.
giuseppeallamano.consolata.org