DISTACCO DAI PARENTI

12 gennaio 1919
Quad. XIV, 18
(12 Genn. 1919)
Distacco dai parenti
Il vangelo odierno (V. Quad. VIII, p. 16). Mi fermo oggi alla voca­zione. Il giudizio dei parenti in ciò è per lo più carnale, interessato, e non ne hanno la grazia (Ivi). S. Alfonso pone in secondo luogo come ostacolo alla vocazione ed alla perfezione l'attacco ai parenti (Opere, Voi. I Vp. 405).
Da parte dei religiosi come regolarsi in fatto di vocazione, per se­guirla e dopo non perderla, per affetto ai parenti? (Vedi: S. Alfonso l.c.; Esto fidelis del P. Deibrel, e Quad. p. 18).
La S. Congr. Concistoriale del 25 Ott. 1918 ha una nota particola­re pei religiosi di ritorno dalla milizia, che non possono essere accettati dai Vescovi, fra il loro Clero e nei Seminari, ma devono ritornare nelle loro Religioni. Si è poi supplicata la S. Sede per qualche moderazione del Decreto per coloro che impares forte se sentiant ad regularem vitam instaurandam. La S. Congr. dei Religiosi il 23 Dic. 1918, rispose di ri­correre in casibus particularibus. Ciò fa poco onore alle Religioni, ep­pure gli stessi Superiori avranno influito per la dispensa! Che cosa si­gnifica ciò?
Quad. XIV, p. 19 foglio allegato
Vangelo Dom. infra Oct. Epiph.
Il Vangelo od. dà una gran lezione spec. ai Religiosi. - N.S. andato ... li lascia... eppure era per f. ubb.: Et erat subd. illis.
Sapeva del dolore - Non temeva proibiz. Si trattava di darci una gran lezione - e basta. Quando Dio vuole, non lasciarci influenzare dai parenti nelle cose spir., spec. della vocazione. Possono... R. no. In his quae P.m. ... oportet... Es. Àbramo e figli Zeb. Il giudizio dei parenti per lo più è carnale, interessato, non ne hanno la grazia.
Dicono: per provarli - guastano, e peggio.
S. Bern.: Saepe parentes ita se in hac re coecos exhibere, ut malint filios suos cum seipsis perire, quam salvari procul a se. Oh durum patrem! Oh saevam matrem.
Es. S. Tomaso. S. Stanislao, S. Cat. da Siena, S. Teresa. S. Bern.:
Si impium est contemnere matrem contemnere tamen propter Christum piiss. est e segg. chi disse onora... qui amat... plusquam me non est me dignum.
S. Tom. Non tenentur nec servi Dominis, nec fìlli parentibus obedire de matr. contrahendo, vel virg. servando, aut aliquo alio hujusmodi.
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