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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
27
luglio 1919
Quad. XIV,
32
Sulla vocazione sacerdotale e segni di vocazione
(27 Lu. 1919)
Ai soli
studenti
1. Il Sacerdozio è la
più alta dignità: Omnium apex est sacerdo-tium. S. Efrem. Il sacerdote è ambasciatore di
Dio; potestà sul corpo reale e mistico di N. S. G. C. È una dignità angelica, in certo modo sopra la
dignità della SS. Vergine, dignità divina: Post Deum, terrenus Deus: S. Clemente (V. Foglio).
Spaventato non vi ascese S. Franc. d'Assisi, che si contentò di stare tutta la vita diacono.
2. Per ascendere al Sacerdozio è necessaria una speciale vocazione.
N.S.: non vos me elegistis, sed ego elegi vos. S. Paolo: Nec quisquam sumat sibi honorem, sed qui
vocatur tamquam Aaron. Già nell'Antico Testamento il Signore, come nel libro dei Numeri (V. Giordano Es. Istr.
p. 491).
3. Segni di vocazione sono quattro: 1) Certa
inclinazione, genio e gusto pel servizio divino e quanto appartiene al S. Altare, indi amore a ben fare le ceremonie anche
minime, pulizia e decoro delle Chiese ecc. -Chi non gode di tali cose, si scuota, e se rimane indifferente non
è fatto pel Sacerdozio... (V. Foglio).
2) Fine retto, non umano di
lucro, comodità, eccontentare i parenti. No, ma volontà vera di tutto consecrarsi
alla gloria di Dio ed al bene delle anime.
3) Probità di
vita, cioè desiderio di tutte le virtù, e sforzarsi di acquistarle; specialmente amore alla S.
Castità. Guai a chi non è puro e casto. Questa virtù è assolutamente necessaria, almeno
riparata da tempo, e con una pietà pingue.
4) Scienza sufficiente secondo il giudizio dei superiori.
Il giovane sarà tranquillo quando viene chiamato dal Superiore, se gli avrà
avuto confidenza ed a lui avrà sempre aperto tutto il cuore. È Dio che lo chiamerà per bocca di
lui.
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Creato: Martedì, 13 Giugno 2006 21:13
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Pubblicato: Lunedì, 12 Giugno 2006 23:00