Ringraziamo il Signore e la nostra SS. Consolata che dopo la prova del malessere che passò per la Comunità, finalmente colla
sua festa la cara Madre ci consolò. Specialmente ci guarì i due più gravi. Diciamo di cuore il
Deo gratias. Ripigliamo di nuovo la perfetta regolarità, che rimase un po' alterata in tali frangenti. I già ammalati si facciano coraggio,
aspettando con animo il ripristino della primiera salute, che per lo più viene poco a poco. Non che dobbiate
trascurare le prescrizioni dei medici, e neppure celare ai superiori la vostra
debolezza, ma confidare di più in Dio e non studiare tanto i mali, quando non sono cose di conseguenza. Tenete
alto il morale, e poco a poco ritornerete all'uniformità nell'orario e in tutto. Chi si fa coraggio. Iddio
lo aiuta. Così specialmente dovete fare voi per poi non perdervi nei piccoli mali che vi verranno in Missione.
Certe cosette passano da se. Raccomando in particolare il ripristino del silenzio e del raccoglimento, e la
precisione a tutte le pratiche dell'orario. Così la possibile lena degli studi e lavori. Presi poi gli esami desidero che non perdiate il tempo anche nelle lunghe ore di ricreazione, ma vi
esercitiate nel parlare le lingue. Ciò costa alla pigrizia; ma è vostro
dovere, e come prova di vocazione e di corrispondenza. Mons. Barlassina
Patriarca di Gerusalemme è felice di avere a tempo studiato tante lingue, e ne parla varie, come il francese,
il tedesco e l'inglese; ed ora studia l'arabo, scrive le pastorali in quattro lingue. Si elesse ora un ausiliare, il quale è indeciso nell’accettare perché non sa
l'inglese, che in Palestina è necessario dominando il governo inglese. Ricordatevi dell'impegno che tentava
di trasfondere in voi per la lingua inglese il nostro P. Costa di santa memoria.
Pareva persin noioso, ma intanto uscirono a quei tempi tanti missionari che
andati in Africa parlavano così bene l'inglese da sembrare di quella Nazione.
Siate riconoscenti di avere il P. Sales ad insegnarvi il Kisvaili... Il Missionario abbia energia.