IL VEN. GIUSEPPE CAFASSO

19 febbraio 1921
P. V. Merlo Pich, quad. 301-302
Venerdì - 19 Febbr. 1921
Desidererete sapere l'esito delle preghiere fatte pel nostro Venerabile: quantunque sia una cosa confidenziale ve lo posso dire. Il Card. Cagliero mi ha scritto una lettera che ho ricevuto stamattina dove mi dice così: «Annuntio tibi gaudium magnum. Alla seduta erano presenti oltre il S. Padre, 22 consul­tori della Congregazione dei Riti e 10 Cardinali, e tutti (sottolineato) hanno detto che il Cafasso ha praticato tutte le virtù in grado eroico». E poi dice che anche lui, siccome era testimonio e perciò non poteva dare il voto, far da giu­dice, si è alzato e ha detto: «Il S. Padre mi permetterà che io che fui testimonio de visu et de auditu, quel che non furono gli altri, dica che il Cafasso ha vera­mente praticato tutte le virtù in grado eroico, e quindi merita per questo che il S. Padre lo elevi all'onore degli altari». E con lui dice che c'è stato il voto del Promotore della Fede. Questo fa piacere. Adesso poi leggeranno il decreto in pubblico... Vedete un po' che importanza dà la Chiesa a queste cose!...
Ma poi dalla giornata eucaristica io spero che abbiate portato via tante grazie per voi: questo è il principale; per lui è in Paradiso, e quasi non fa né caldo né freddo... ma è per noi. Noi dobbiamo approfittare di queste occasio­ni per chiedere le grazie di cui abbiamo bisogno, d'imitare le sue virtù.
Vedete noi ci sbagliamo credendo che le virtù per essere eroiche debbano constare di grandi cose: l'eroismo non sta nel far cose grandi, ma nel far le co­se, nel praticarle: bene e in secondo luogo: con costanza praticarle sempre, sia che siamo allegri sia che siamo di malumore, essere sempre uguali a noi stessi: in questo sta l'eroismo delle virtù...
giuseppeallamano.consolata.org