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Scritto da Beato Giuseppe Allamano
21 dicembre 1924
P. P. Borello, quad. 68-69
Santuario Consolata, 21 Dicembre
1924 Ven.mo Signor Rettore
(ai Diaconi)
Come va che tanti hanno tanta fretta di dire la S. Messa, altri no? Alcuni vogliono bene a Gesù,
altri vogliono ancor prepararsi bene. Come S. Francesco di Sales, che ordinato, ha ancor atteso alcuni mesi per
prepararsi alla Santa Messa. Ma verrà il tempo anche per voi... Gli anni passano in fretta. Fortunati voi
che potete far bene le cose: studiate, non solo imbastire per prendere un esame. Bisogna saper digerire, ciò che si
studia: adesso non potete ancora averne un'idea giusta. PioX, ancor cappellano, studiava la Somma di S. Tommaso
benché gli paresse per allora inutile... La pena maggiore sarà di non aver fatto ciò che si poteva.
Fosse solo per umiltà! ma... ma che sacerdote si riuscirà per l'altare?... Pregate il Signore che ci
ajuti e fortifichi, massime colla preghiera della Chiesa di questi giorni.
Vi auguro buone feste... e godetele! Chi non si sente intenerito e commosso e scosso in questi giorni non ha
vocazione ecclesiastica, anzi è neppur un cristiano» (Mons. Galletti di Alba). Quando eravate
ragazzi quanta gioia in queste sere... e nella notte di Natale quando si riusciva a scappare... Certa gente tiene di
più alla divozione alla Croce, teme quella a Gesù Bambino... Dicono che a loro piace più fissare
la Croce. Ogni cosa a suo tempo: Croce e Bambino. S. Francesco d'Assisi non era un ragazzo: il Signore col comparire
tante volte ha dimostrato di gradire (come a S. Antonio)... ciò indica che piace a Gesù... Facciamoci
piccoli come lui... «sic nasci voluit qui amari voluit» (S. Bernardo). Fate così e sarete contenti in
Missione. Pochi giorni fa è stato qui il Coad. Tommaso e dice che i neri erano sempre attorno al Bambino. Tutto
coopera alla vostra santificazione. Ora si cammina velocemente; Monsignore è attivo e vuole
attività...
Io non ho mai potuto vedere quegli Istituti, dove sono
là a far miseria a pane e minestra. Una volta vi facevo qualche regaluccio, ora non più, ci vuole pane!
Certe liste!... Ma posto che è volontà di Dio che si accettano tanti individui, e che corrispondono,
Iddio deve fare miracoli, come li fa al Cottolengo. Là sono poveri uomini, per noi si tratta di salvare povere
anime! Senza questa fede nella Provvidenza, ci sarebbe da rompersi la testa! Vivete di fede e poi il Signore farà
anche dei miracoli, anzi sarà obbligato a farli. Egli è padrone di tutto! e se mandava ogni giorno il
corvo a S. Antonio Abate con un pane, doveva ben rubarlo in qualche posto! Non credo che lo facesse arrivare dal
Paradiso. Così farà per voi, provvedendovi rubando qua e là...
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Creato: Mercoledì, 14 Giugno 2006 17:49
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Pubblicato: Martedì, 13 Giugno 2006 23:00