DAI DIARI DEL SEMINARIO: L'ALLAMANO E IL CAMISASSA INSIEME PER LA MISSIONE

CamisassapartentiLa figura del Confondatore il can. Giacomo Camisassa non è molto presente nei diari del seminario maggiore dell'Istituto redatto durante la vita dell'Allamano. Possiamo dire che c'è quel tanto che basta, secondo il suo stile di essere il “secondo”. Tuttavia, almeno un aspetto credo di poterlo notare e cioè questo: non c'è dubbio che l'Allamano lo volesse accanto a sé per educare i giovani alla missione. Ovviamente ruoli distinti, ognuno con caratteristiche proprie, ma non separati. I giovani li consideravano non solo il Rettore e il Vice Rettore, ma anche il Fondatore e il Confondatore. Entrambi influivano nella formazione dei giovani alla missione, ognuno secondo il proprio ruolo e personalità. Era l'Allamano che voleva il titolo di Confondatore per il Camisassa. Basta leggere i numeri del “Da Casa Madre”, subito dopo la morte del Camisassa, per trovarvi in la nuova rubrica intitolata: «La spirito del Confondatore». Sicuramente era l'Allamano che aveva suggerito questa iniziativa, lui che aveva raccomandato: «Non dimenticate questo uomo, pregate anzi che vi ottenga un po’ della sua energia» (CVV, 34).

 

Nei diari sono annotati gli aspetti importanti che riguardano il Camisassa, le occupazioni svolte insieme, il viaggio in Kenya, l'onomastico, la direzione dei lavori e le celebrazioni nelle quali sostituiva l'Allamano.

 

Insieme. A volte i diari annotano che per lo svolgimento di alcune occupazioni sono presenti sia il Rettore che il Vice Rettore. Danno l'impressione che lavorino insieme. Per esempio, in occasione delle partenze abitualmente ci sono entrambi a salutare i missionari, come il 24 gennaio 1919: «Venerdì. Don Dolza di buon mattino parte per Genova. Alla sera saluti ai partenti: Don Chiomio, Don Cavallo, Don Mauro, Don Spinello, coll'intervento del Sig. Rettore e Vice Rettore» (Quaderno 12, p13).

 

Di seguito riporto alcuni tratti dei diari dove si vedono l'Allamano e il Camisassa insieme: 30 giugno 1908: «[pellegrinaggio-gita a Trana, poi ai laghi di Avigliana; preghiera nel santuario della Madonna dei laghi]. Si scende al Villino dove la Damigella Rossano ci ha preparato una troppo cortese ospitalità. - Ivi ci hanno preceduti i Rev.mi Sig. Rettore e Vice Rettore – A mezzogiorno: pranzo – Alle 3: lettura spirituale alla presenza del Ven.mo Sig. Rettore. Indi visita alla casa a giardini dei Salesiani che hanno cura del Santuario. Alle 4 Benedizione del SS. Sacramento con canto delle Litanie, ecc. Quindi salutati e ringraziati i gentili ospiti, muoviamo verso Avigliana» (Quaderno 1, p.20).

 

Così anche il 15 agosto 1913, a S. Ignazio: «Festa dell'Assunzione di Maria SS. Alle 5 vi è l'accademia nella quale ai canti si frammischiano declamazioni, poesie, prose, componimenti. Il Sig. Rettore ringrazia e dice che è contento che ci esercitiamo a scrivere per potere poi fare i diari. L'Accademia è pure presenziata dal Sig. Vice Rettore. Dopo l'Accademia si va a cantare lodi al Pilone della Consolata» (Quaderno 5, p.49). È pure interessante la nota del successivo giorno 20: «Siccome il Sig. Rettore e Vice Rettore devono partire il giorno dopo, alla sera dopo cena, vengono entrambi in sala a passare la ricreazione con noi» (Quaderno 5, p.50).

 

29 giugno 1918: «Sabato. SS. Pietro e Paolo. Festa Patronale del piccolo seminario – Orario delle grandi solennità. Dopo le funzioni del pomeriggio à luogo una accademia musico-letteraria preparata e svolta esclusivamente dagli studenti. Vi intervengono il Sig. Rettore e Vice Rettore che dopo di quella assistono anche alla rottura delle pignatte in cortile» (Quaderno 11, p.32).

 

Meritano attenzione queste due note: 7 novembre 1914: «Orario del Sabato. Alle 3 pom. Il Ven. Sig. Rettore e Sig. Vice Rettore partono per Roma ove già si trova Mons. Barlassina» (Quaderno 7, p.10). E la domenica: «Oggi a mezzo giorno il Ven. Sig. Rettore, Vice Rettore e Mons. Barlassina sono ammessi all'udienza del S. Padre Benedetto XV» (Quaderno 7, p.11); 6 febbraio 1918: «Mercoledì. Chierici a Rivoli. Don Dolza e Don Albertone a Ciriè presso la Famiglia Costa e conoscenti, recando loro il prospetto-virtù dell'amato defunto, composto dal Sig. Rettore e Vice Rettore e di cui numerose copie furono già spedite in Africa e rilasciate a tutti quelli che conobbero da vicino il carissimo Don Costa di S.m.» (Quaderno 11, p.18).

 

Il viaggio in Kenya. La visita alle missioni del Kenya, che il Camisassa ha fatto dal febbraio 1911 all'aprile 1912, ha lasciato una grande impronta nella comunità. Nei diari le notizie collegate a questa visita sono numerose. Intravedo qui la mano dell'Allamano, che ha guidato sapientemente questo evento e lo ha trasformato in un forte momento educativo per i giovani e in una grande iniziativa di animazione missionaria.

 

Anche qui riporto di seguito in ordine cronologico tutti i riferimenti al viaggio del Camisassa in Kenya come si trovano nei diari. Si inizia con la partenza: 5 Febbraio 1911: «Orario domenicale – Ritiro mensile – 4,30 p.m. In sala si leggono 3 componimenti (Chierico, Coadiutore, Giovane) al Rev.mo Sig. Vice Rettore e 1 ai due compartenti (P. Gabriele Perlo e Coad. Aquilino) – segue distribuzione caramelle» (Quaderno 3, p.24); 8 febbraio 1911: «Passeggio, trovandosi alle 3,30 a Porta Nuova, si entra nella stazione, e si rimane fino alla partenza del treno (4,15) che porta il Rev.mo Sig. Vice Rettore, P.G. Perlo e Coad. Aquilino Caneparo» (Quaderno 3, p.24).

 

Durante il soggiorno del Camisassa in Kenya trovo una sola annotazione, che però lascia capire che il fatto si è verificato non una volta sola: 19 Aprile 1911: «[passeggio a Rivoli] – 2,30 si va incontro al Sig. Rettore, che venuto fa leggere le ultime lettere del Rev.mo sig. Vice Rettore, e fa distribuire una focaccia regalataci da un benefattrice – 4 preghiera nella cappelletta – 4,30 partenza» (Quaderno 3, p.33).

 

Dopo il ritorno, la presenza del Camisassa, da solo o con l'Allamano, si fa più massiccia. C'è la preparazione: 20 aprile 1912: «Orario del Sabato – (Fervono i preparativi per il ritorno del Vice Rettore)» (Quaderno 4, p.32); pochi giorni dopo, il 24 aprile: «Dopo colazione: canto ed addobbi per il ricevimento del Rev.mo Sig. V. Rettore» (Quaderno 4, p.32).

 

Poi il solenne ricevimento: 28 aprile 1912: «Solennità di S. Giuseppe – 5,45 arriva (dopo gli invitati) il Rev.mo Vice-Rettore, accolto fra due file di bandiere sotto i portici – Benedizione solenne (Rev.mo Vice-Rettore celebrante, Can. Demattei diacono, D. Cappella suddiacono, Teol. Gunetti espositore, Teol. Baravalle continenza) con solenne Te Deum – 6,30: Grande Accademia artistico-musico, poetica (Vedi Programma) che vien chiusa con brevi parole del festeggiato e Benedizione da lui impartita a nome del S. Padre Pio X. Distribuzione d'aranci. - Tra due file di bandiere è riaccompagnato alla porta» (Quaderno 4, p.33).

 

Infine, sono annotate le volte che il Camisassa ha parlato del Kenya, facendo una vera animazione missionaria sia nella comunità che fuori dell'Istituto: 12maggio 1912: «Orario domenicale – Al trattenimento serale il Sig. V. Rettore parla del suo viaggio; il discorsino in inglese si fa dopo usciti il Rettore e Vice Rettore» (Quaderno 4, p.34); 1 gennaio 1913: «Non si fa il ritiro mensile a motivo del disturbo che dà la preparazione ed esecuzione della conferenza a proiezioni del Rev.mo Sig. Vice Rettore. Ore 3,30 p.m. Conferenza con proiezioni luminose fatta dal Rev.mo Sig. Vice Rettore, che dura fino alle 6,30 – Ore 6,50 Benedizione del SS.mo impartita dal Sig. Rettore, prima della quale si canta il Veni Creator» (Quaderno 5, p.19); 6 gennaio 1913: «Epifania – [si parla delle proiezioni del Vice Rettore anche con la presenza di invitati] (Quaderno 5, p.20); 21 gennaio 1914 [ricorreva il 63° compleanno dell'Allamano]: «Alle 4,15 ha luogo la conferenza del Sig. Vice-Rettore sulle Missioni del Kenya, con splendide proiezioni, nel salone: vi sono pure vari invitati benefattori: termina alle 6,30» (Quaderno 6, p.23).

 

 

L'onomastico. Il 25 luglio ricorreva la festa di S. giacomo Apostolo, onomastico del Camisassa. Mai che la comunità lo abbia dimenticato, indicando pure l'abituale presenza dell'Allamano. I diari lo annotano moltissime volte: 24 Luglio 1908: «Cena alle 7,30 – Indi si va alla Consolata ad augurare buon onomastico al Rev.mo Sig. Vice Rettore» (Quaderno 1, p. 22); 25 luglio 1909: «Orario della Domenica – [si parla dell'accademia in onore del Vice Rettore – onomastico] – Distribuzione della focaccia ed un bicchiere di vino ciascuno – Parole del Rev.mo Sig. Rettore e poi del Sig. Vice Rettore – Benedizione di quest'ultimo – I Superiori ci lasciano alle 7,15 – Sollievo fino alle 9,45» (Quaderno 1, p.100).

 

Se occorreva, si ricuperavano gli auguri: 3 agosto 1913: «Prima Domenica, ma non ritiro mensile – Orario festivo – Dopo Vespro: Benedizione solenne, impartita dal Rev.mo Sig. Vice Rettore (si celebra S. Giacomo – suo onomastico – posticipato) – poi egli ci parla, ringraziando degli auguri inviatigli a Ceresole Reale, ecc. - distribuzione di alcuni dolci – Alle 7 il Rettore e il Vice Rettore ci lasciano» (Quaderno 5, p.45); 26 luglio 1914: «Orario festivo. Siccome la festa di S. Giacomo non si è potuta far ieri, si fa oggi, perciò si dà benedizione solenne, con diacono e suddiacono, mentre il sig. Vice Rettore fa da celebrante, con litanie e Tantum ergo in musica. Alle 6,30 circa ci raduniamo tutti nel salone, ove vi è pure il Ven. Sig. Rettore e Mons. Barlassina. Due chierici, un coadiutore ed uno studente leggono al Sig. Vice Rettore componimenti di auguri, ai quali egli risponde ringraziando ed animandoci al lavoro» (Quaderno 6, p.51); 22 luglio 1918: «Alle ore 20 si va alla Consolata a fare gli auguri anticipati per S. Giacomo al Sig. Vice Rettore che domani andrà per una settimana di campagna a Ceresole Reale» (Quaderno 11, p.33).

 

Per i lavori. Era ovvio che i lavori dipendessero dal Camisassa. Nei diari si nota poco, ma qualche sprazzo appare, come: 9 giugno 1915 [passeggio a Rivoli. «A Rivoli vi è pure il Rev. Sig. Vicerettore» (Quaderno 7, p.40); 30 giugno 1915 [passeggiata prima a Pianezza e poi a Rivoli]. «Più tardi viene il V. Sig. Vice-Rettore e si lavora nel cortile» (Quaderno 7, p.45).

 

Quando sostituisce l'Allamano. Capita che qualche volta l'Allamano non possa presiedere a qualche atto ufficiale. È ovvio che chi lo deve sostituire sia il Camisassa: 17 maggio 1914: «Orario festivo. Alle 4 Vespro; indi si fa la vestizione di 4 che domani partiranno per l'Africa [P. L. Perlo, Don Meraviglia Giovanni, Coad. Eugenio Marinaro, Coad. Domenico]. Fa la funzione il Sig. Vice Rettore, poiché il Sig. Rettore fu preso dall'emicrania, e non può muovere di camera» (Quaderno 6, p.39).

 

Peccato che i diari che sto esaminando si fermino al 1920. Sarebbe stato utile constatare come la comunità abbia reagito alla morte del Camisassa e come sia stata in grado di comprendere lo stato d'animo del Fondatore. Dalle testimonianze questo aspetto appare. Siano sufficienti le parole rilasciate da S. Francesca Giuseppina Tempo: a chi si era offerto di tenergli compagni perché non rimanesse solo in quella circostanza, l'Allamano ha risposto: «Mi basta il Signore» E subito dopo: «Eppure un giorno vedremo che questo era per il meglio» (Deposizione al processo, I, 488).

giuseppeallamano.consolata.org